Si potrebbe definirla come la battaglia May contro May, anche se tra i due
non c’è alcun grado di parentela. Il primo è il chitarrista e co-fondatore dei
Queen (ovviamente!), la seconda l’attuale Primo Ministro inglese, in carica da
quando il Regno Unito ha votato a favore della cosiddetta Brexit, ovvero l’uscita
dall’Unione Europea. Lo scontro tra i due prende le mosse dalla decisione della
May di ripristinare la caccia alla volpe. Da profondo animalista, il May
musicista si è palesemente schierato contro il Primo Ministro. Inizialmente con
una serie di tweet e commenti sul suo sito ufficiale. Da oggi anche con un
articolo apparso sulle pagine del Guardian. Eccolo.
Fin dall' improvviso annuncio nel mese di aprile di nuove elezioni (sono
previste per il mese di giugno), le persone mi hanno chiesto che cosa avessi
intenzione di fare con Common Decency, il movimento che ho portato avanti in
occasione delle votazioni che si sono svolte nel 2015 (trovate il manifesto
ufficiale tradotto in italiano QUI).
In quella occasione ho sostenuto una campagna per ripristinare la “decenza”,
intesa come comportamento corretto, etico, e ho chiesto alla gente di votare
per un candidato che rispettasse questi principi, a prescindere dal loro
partito di appartenenza. Alla base del concetto di decenza c’erano vari impegni
che il candidato avrebbe dovuto portare avanti, tra cui lo smantellamento di
ingiusti privilegi e tolleranza zero per la crudeltà verso gli animali. Ma ora
è il momento di fare sul serio, a causa di ciò che potrebbe accadere con questo
nuovo voto.
Theresa May è nel bel mezzo di una delle manovre politiche più ciniche nella
storia parlamentare inglese. Sta cercando di aumentare la propria maggioranza e
diventare un dittatore virtuale, a scapito degli interessi del paese. Il Governo
è stato di fatto immobilizzato, proprio come accaduto alla Gran Bretagna nell’ambito
della negoziazione per l'uscita, potenzialmente disastrosa, dall'Europa. Questa
è l'irresponsabilità più grave, un atto mostruosamente egoista e disonesto, e
Theresa May dovrebbe essere chiamata a renderne conto.
Molti sono ancora, incredibilmente, disposti a darle il beneficio del
dubbio, di credere che Theresa May offra una leadership “forte e stabile”.
Ma recentemente abbiamo assistito ad una punta di cinismo senza precedenti.
Nel bel mezzo della sua campagna elettorale, il Primo Ministro ha infatti
affermato di essere a favore della caccia alla volpe, tanto da voler concedere
al Parlamento la possibilità di abrogare la legge che aveva abolito questa
mostruosità .
La caccia alla volpe! La stragrande maggioranza delle persone in Gran Bretagna
sono inorridite e disgustate da tutte queste forme di sport sanguinarie. In un
sol colpo, Theresa May si è distinta per essere moralmente inadatta a ricoprire
il ruolo di Primo Ministro del Governo Britannico.
Abrogare la legge che ha abolito la caccia rischia di precipitare nuovamente
la Gran Bretagna in tempi bui, fatti di grande brutalità , proprio nel momento
in cui si suppone si voglia andare verso un paese moderno e aperto nonostante la Brexit. E non
è solo la caccia alla volpe a poter tornare. Rischiamo di assistere al ritorno
della caccia alle lepri e ai cervi con l’uso dei cani. È disgustoso solo a
pensarci.
Ogni deputato che sostiene un tale ritorno alla crudeltà non è eticamente
accettabile, o decente se preferite. E'ora di svegliarsi e crescere. Non si
tratta di politica di partito.
La situazione reale è questa. Ciò a cui dobbiamo puntare alla fine avere
alla Camera dei Comuni dei politici che abbiano sottoscritto gli impegni etici
di Common Decency. Un Parlamento in cui la democrazia funziona sarà l’unico
modo per moderare un Primo Ministro come quello attuale.
Nel 2015 siamo riusciti a fermare David Cameron ottenendo il divieto di
caccia alla volpe. Come? Il fattore decisivo fu un coraggioso gruppo di
parlamentari conservatori che stavano dalla parte di coloro che si oppongono
alla caccia e che incarnavano i valori di Common Decency. Cameron ha fatto
marcia indietro, perché le sue truppe, agendo in modo cosciente e decente,
hanno rifiutato di sostenerlo.
Nel prossimo parlamento abbiamo bisogno di essere in grado di fare lo
stesso. Anche se Theresa May ottiene un aumento della propria maggioranza, non potrÃ
ripristinare la caccia alla volpe se a contrastarla ci saranno sufficienti
parlamenti “decenti”, al di là del proprio partito di appartenenza. Questo vale
per molte altre questioni ovviamente.
Come possiamo fare che ciò accada? Votiamo secondo il comune senso del
pudore. Votiamo per un candidato, non perché lui o lei appartiene ad un partito
che abbiamo sempre sostenuto. Votiamo per quel candidato decente che onestamente
e dignitosamente rappresenta i nostri interessi in Parlamento. Se avremo
abbastanza di questi politici in parlamento potremo davvero ostacolare il
tentativo di Theresa May di riportare in vigore la barbarie della caccia alla
volpe. E potremo anche salvare la democrazia britannica.
(Fonte: www.theguardian.com)