Introduzione di
@Last_Horizon. Raccontare l'impegno animalista di Brian May è
una questione più complicata di quanto non si creda. Spesso le
battaglie che lo vedono coinvolto riguardano prevalentemente il Regno
Unito e, anche se alcune vicende potrebbero essere trattate in
analogia con quanto accade anche in Italia, i temi sono talmente
specifici che il più delle volte leggo le notizie o le interviste ma
ometto di occuparmene sul Blog. In altri casi invece i temi
affrontati da Brian sono, per così dire, più universali e darvi
rilevanza anche nel nostro paese può essere interessante,
soprattutto per quei fans che hanno voglia di approfondire la
personalità di un'artista così unico nel suo genere.
È lo stesso motivo che
mi ha spinto fin dall'apertura di Queen Forever a dedicare ampio
spazio al mondo della fotografia stereoscopica. Prima di creare
questo spazio personale ho vissuto una realtà da fan in cui la
musica era in qualche modo “escludente” rispetto a tutto il
resto. Tuttavia non ho mai davvero apprezzato una visione
monodimensionale dei musicisti e finché non si scade nel mero gossip
(come, purtroppo, accade spesso per Freddie) gli argomenti extra
musicali trovano sempre il mio vivo interesse a cui si aggiunge, come
sempre, la voglia di condivisione con chi dedica un po' del suo tempo
alla lettura del Blog. Ed è proprio con questo spirito (comunque da
fan, anche se l'argomento non riguarda propriamente i Queen) che ho
recuperato un articolo scritto di proprio pugno dallo stesso Brian
per il magazine inglese Prospect e risalente allo scorso Luglio.
Potete leggerlo come una
sorta di manifesto (in quel periodo nel Regno Unito si era votato da
poco) scritto per sostenere Common Decency oppure come lo sfogo di
una persona che ha deciso di dedicare il proprio tempo ad un'idea in
cui crede davvero. In verità , non volendo convincervi di alcunché,
potete anche storcere il naso e bollare le parole di Brian come
utopiche, velleitarie o semplicemente non interessanti rispetto al
vostro modo di pensare e intendere il chitarrista dei Queen. Del
resto ciò che conta è la sua musica. Eppure dietro ogni nota c'è
tutto un vissuto, un mondo interiore in cui Brian crede e che
possiamo provare a conoscere, per comprendere meglio le sue canzoni
ma soprattutto il suo lato più umano, senza intaccare il valore
inestimabile delle sue canzoni con l'invasione della sfera privata da
cui personalmente rifuggo.
Nessun giudizio dunque e
nemmeno una valutazione sulla persona. Solo una buona lettura, per
arricchire noi stessi e quel nucleo caldo e pulsante che ci portiamo
dentro e che chiamiamo “essere fan”.
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Parla Brian May
(tratto da Prospect Magazine del 14 Luglio 2015):
"In comune con la
maggior parte degli inglesi della mia generazione, quando leggo il
titolo di questo articolo, improvvisamente sento nella mia mente
l'inconfondibile voce ansiosa di Harry Secombe che canta quella
canzone che fa: "Se io governassi il mondo, ogni giorno, sarebbe
il primo giorno di primavera". E poi, naturalmente, c'è la
seconda strofa che dice: "Se io governassi il mondo, ogni uomo
sarebbe libero come un uccello, ogni voce sarebbe una voce per farsi
sentire". Per me, questo è un buon punto di partenza per quanto
sto per dirvi.
Per molto tempo ho
sentito che c'era molta sofferenza nel mondo, ma senza approfondire
davvero l'argomento. Io odio l'ingiustizia. Odio anche la
disuguaglianza. E poi odio vedere il degrado della vita cui spesso
sono sottoposti gli esseri umani e anche gli animali. È per questo
che ho fondato Common Decency (il manifesto ufficiale del progetto lo
trovate in italiano QUI), una organizzazione che mira a portare
avanti una vera democrazia, attraverso il cambiamento, verso una
politica sociale in Gran Bretagna più compassionevole, e in ultima
analisi, verso un mondo più compassionevole.
Causare inutile ed
evitabile sofferenza nei confronti di qualsiasi creatura vivente è
moralmente un crimine a prescindere dal fatto le leggi di una nazione
lo consentano. Credo che ogni creatura possieda il diritto alla
libertà e alla vita. Questo è un concetto che va ben oltre la mera
ecologia e al di là di quei ragionamenti che si fanno per
determinare se una certa specie è a rischio estinzione. Si tratta,
detto in modo semplice, del rispetto che si deve ad ogni essere
vivente e che ha inizio nel momento in cui si ha rispetto per il
prossimo. Ma non è mai stato dimostrato che l'uomo sia l'unica
specie importante su questo pianeta una volta gloriosamente fecondo,
rispetto al quale tutte le altre creature possano e debbano
soccombere. Perché dovremmo supporre una cosa del genere? Per secoli
gli esseri umani hanno vissuto nella convinzione che la Terra fosse
al centro di tutto l'universo e che quindi tutto ruotasse attorno a
noi. Questa era una teoria utile per un ignorante o per una specie
vivente arrogante! Naturalmente, oggi sappiamo che questa idea
antropocentrica era spazzatura e che, quindi, il nostro pianeta è
solo una delle molte rocce che orbitano attorno ad una stella gialla
dalle dimensioni piuttosto mediocri se paragonata ad altri corpi
celesti, e che per giunta si trova tra miliardi di altre stelle in
una galassia a spirale (la Via Lattea) piuttosto ordinaria.
La Via Lattea è
solo una delle innumerevoli galassie sparse in tutto l'universo
conosciuto. Noi non siamo al centro di tutto e in realtà non vi è
alcun centro, perché l'Universo è in costante espansione. Allo
stesso modo, in termini evolutivi ora sappiamo che non siamo la
"vetta" della piramide alimentare come abbiamo creduto di
essere per secoli: in realtà ogni specie sulla Terra potrebbe
sostenere di esserlo per il solo fatto di essere giunta fino ai
nostri giorni.
Allora la domanda
sui dobbiamo interrogarci è semplice: perché abbiamo deciso che
possiamo usare ed abusare della creazione per il solo fatto che
possediamo i mezzi per farlo? Dov'è la logica e dov'è la giustizia
o la giustificazione per un simile abuso? Credo davvero che non
esista. Gli animali meritano e hanno bisogno dei propri diritti. Nel
mondo che ho in mente il benessere degli animali sarebbe al sopra
della politica. E se potessi governarlo questo mondo, allora
proporrei di riavviarlo completamente. Sarebbe bello riscrivere un
famosa dichiarazione non più dei diritti dell'uomo ma delle creature
viventi, che potrebbe recitare così: "Noi riteniamo evidente
che ogni creatura sulla Terra è degna di rispetto, è nata con il
diritto alla libertà dalle persecuzioni, il diritto di aumentare la
sua prole in pace e condurre una vita dignitosa sotto il sole . Ne
consegue che ogni creatura ha il diritto di godere di una vita piena
e una morte decorosa con il minor dolore e la minore umiliazione
possibile".
Il mio mondo
ideale, lo devo ammettere, avrebbe bisogno di assumere alcune
difficili decisioni difficili per poter realizzare un progetto del
genere, perché fare della decenza e della compassione i nostri
principi guida (invece dell'economia come accade oggi)
significherebbe rivoluzionare la produzione di tutto: dal cibo alla
condivisione dell'habitat, passando per la medicina, e non ci sarebbe
tolleranza nei confronti di chi tortura o uccidere qualsiasi creatura
per "divertimento", o semplicemente perché questo lo fa fa
sentire potente. Ma con questa rivoluzione ci sarebbero cibo e
risorse per tutti i bambini, perché il mondo ha la capacità di
generare cibo per tutti coloro che ne hanno bisogno, a patto che le
risorse vengano corretta distribuite, al contrario di quanto accade.
Inoltre l'istruzione sarebbe interamente gratuita e accessibile a
tutti, diventerebbe un vero e proprio diritto fondamentale. E
nell'educazione sarebbero includesi concetti come: allevare una
famiglia, e di come la razza umana può auto-limitare la sua crescita
prima che un incontrollata crescita possa distruggere completamente
il pianeta.
La parola
"parassiti" non esiste nel mio mondo, per questo è di per
sé una violazione del principio della dignità della vita anche il
solo pensarla, perché ogni creatura è degna di rispetto. Una volta
che viene applicata l'etichetta di parassità su una creatura,
arriverà qualcuno che potrà giustificarne l'abuso per il solo fatto
che i parassiti non hanno nessun sentimento. Questa è una
distorsione pericolosa e disgustoso della verità . La parola
"antropomorfo" è ridondante per gli stessi motivi. A mio
parere, gli esseri umani causano più problemi di ogni altra creatura
su questo pianeta.
Una volta che tutto
questo sarà risolto, non ci sarà più alcun bisogno di iniziative
come Common Decency. Noi, come razza umana riformata, saremo libero
di dormire sonni tranquilli, sapendo che il nostro karma è
finalmente buono e che stiamo andando in un posto migliore. Il mondo
sarà pieno di musica, arte, scienza pura, di danza e la poesia e lo
sport sarà vissuto con leggerezza e, naturalmente, ci sarà Amore
(proprio con la A maiuscola). C'è qualcuno là fuori che è contro
tutto questo? Purtroppo temo ci sia, ma il nostro giorno arriverà .
Tutto inizia con coloro che mettono un veto su tutto questo per poi
essere sconfitti. Pace! Brian."
(Fonte:
www.prospectmagazine.co.uk)
@Last_Horizon