Intervista a Freddie Mercury su Circus Magazine, Aprile 1975

Freddie Mercury vuole essere una leggenda. Il mezzo per diventarlo è una rock'n'roll band chiamata Queen, e il meticoloso Mercury sembra avere la situazione in mano. E' stato lui a scegliere il nome del gruppo, ne ha anche progettato il logo (che combina i segni zodiacali dei suoi quattro membri) e soprattutto ne ha definito lo stile musicale. "Il concetto alla base dei Queen è quello di essere regali e maestosi", ha dichiarato alla stampa inglese all'inizio della loro carriera. "Il glamour è una parte di noi e vogliamo essere eleganti. Ma vogliamo anche scioccare ed essere scandalosi". La storia di Freddie è iniziata lontano nel cuore dell'Impero Britannico. Nato 5 settembre del 1946 a Zanzibar (un'isola al largo della costa orientale dell'Africa), era figlio di un funzionario britannico. Successivamente ha studiato in India e, infine, è sbarcato in Inghilterra, quando era ancora un ragazzo. Ha frequentato la scuola a Isleworth e poi ha iniziato gli studi presso l'Ealing College of Art, appena un anno il chitarrista degli Who, Peter Townshend. E' stato lì che ha incontrato un gruppo di ragazzi che suonavano in una band chiamata Smile sul finire degli anni 70. Gli Smile erano un gruppo locale con Roger Taylor alla batteria e Brian May alla chitarra, oltre al cantante e bassista Tim Staffel. Freddie, che ha sempre cantato in piccole band scolastiche fin dall'età di 14 anni, partecipava già ad latri gruppi mentre studiava l'arte di Mucha e Arthur Rackham. Era un'epoca in cui le band locali si studiavano a vicenda e spesso si prestavano tra loro la strumentazione necessaria per esibirsi dal vivo. Nel 1970 gli Smile si sciolsero per la frustrazione di non essere riusciti a sfondare nonostante la pubblicazione di un singolo (che però ebbe scarsissimo successo) e così Freddie, rapidamente accantonati i propri progetti musicali, propose a Taylor e May l'idea di mettersi assieme per formare una band che nelle sue intenzione doveva chiamarsi Queen. La coppia approvò il progetto e invitò Freddie a unirsi a loro e, dopo sei mesi di audizioni, completarono la line-up con il bassista John Deacon. Per mesi i Queen si esercitarono, suonando solo in piccoli locali e in occasione di spettacoli selezionati per i loro amici e i primi fans, evitando il più possibile di seguire la solita trafila attraverso il circuito provinciale dei club. Memori delle loro esperienze precedenti, i Queen aveva deciso fin da subito di praticare una strada il più professionale possibile. La loro grande occasione finalmente arrivatò quando due produttori, John Anthony e Roy Baker, chiesero loro di realizzare un nastro di prova. Il demo, per lo più registrato con materiale scritto da Freddie, finì sul tavolo della EMI che decise che i Queen potevano essere una buona scommessa. Il primo Lp, intitolato semplicemente Queen, fu un successo immediato in molti ambienti e il successivo Queen II, incentrato sul tema della lotta tra bene e male, alimentò la reputazione della band, attraversando anche l'oceano, fino agli Stati Uniti. L'avventura Americana tuttavia, pur essendo iniziata con ottimi dati di vendita e un tour, si concluse in modo catastrofico, con l'annullamento di ogni impegno a causa dell'epatite contratta da Brian May. All'epoca i Queen erano solo la band di supporto dei Mott the Hoople, ma la defezione poteva davvero compromettere la carriera appena partita. Ma imperterriti, i Queen dedicarono il tempo a loro disposizione per incidere e pubblicare nell'autunno del 1974, Sheer Heart Attack, il loro terzo album. Il risultato fu stupefacente, con il singolo Killer Queen piazzato al primo posto delle chart inglesi e le recensioni favorevoli di riviste come il Melody Maker, che definì i Queen "una delle band più calde della nazione". Infine, nel febbraio del 1975, i Queen ottennero un nuovo tour negli Stati Uniti, con relativa promozione, tra cui l'intervista che segue con Freddie Mercury.

Cominciamo dall'inizio, a Zanzibar.
Freddie Mercury: “Zanzibar? Beh, sono nato lì. vi ho trascorso circa tre o quattro anni. Poi mi sono trasferito in Inghilterra. Non si ottiene molto da Zanzibar.”

Sto cercando di visualizzarla. Ci sono le palme?
FM: “Beh sì , è un'isola tropicale. E' al largo della costa orientale dell'Africa. Mio padre ha lavorato per il governo e giunse sull'isola per una sorta di inviato e così io sono nato lì. Poi ci siamo spostati di nuovo a Londra e da allora ho vissuto sempre qui.”

Che tipo di musica ascolta chi vive a Zanzibar?
FM: “Per quanto posso ricordare credo che fossero soprattutto Elvis Presley e Bill Haley. Ma sono sicuro che fossero apprezzati anche i Beatles.”

E cosa fanno le persone lì?
FM: “Credo che giochino a calcio e hockey. Ci sono un sacco di spiagge lì, quindi credo che facciano anche un sacco di nuoto.”

Sei mai stato nel Queens, a New York?
FM: “No, siamo stati solo a New York una volta. Ci siamo stati una settimana e suonavamo ogni notte. Perché, com'è?”

Un po' come Zanzibar. E' molto tropicale, ci sono le palme e un sacco di spiagge. La gente ama molto nuotare, giocare a calcio e ascoltare Elvis Presley. Che idea avevi di New York?
FM: “Avevo l'idea di una città dal ritmo molto frenetico. La gente ci diceva quanto fosse viziosa come città, ma mi sono divertito. C'è così tanto da vedere, quindi dipende da quanto tempo ci trascorri. La casa discografica ci ha portato in tutti i luoghi più belli da visitare, ma anche nei ristoranti e nei club. Quando ci torneremo la prossima volta, vedremo tutto il resto.”

Ultimamente ti sei dedicato a qualcosa di diverso dalla musica?
FM: “Non c'è stato davvero nulla di non musicale ultimamente, perché abbiamo fatto questa cosa del film del nostro show al Rainbow e abbiamo cercato di ultimarlo in vista del tour. Tu lo conosci il Rainbow? E' una sorta di posto dove suonare e quando ci siamo esibiti lì abbiamo fatto un film dello spettacolo e ora stiamo mettendo insieme i pezzi. Si chiamerà Queen Live At The Rainbow.”

È difficile metterti in imbarazzo?
FM: “Umm, ad essere onesti, non c'è molto che mi imbarazzi in realtà. Non provo imbarazzo in genere, ma forse fastidio quando le cose non vanno bene sul palco.”

Qual è la tua forma di intrattenimento preferita?
FM: “Ascolto Jimi Hendrix e Liza Minnelli, vado nelle gallerie d'arte. Mi piacciono molto gli artisti vittoriani. Mi piace molto lavorare sui dettagli, colori ad acqua, quel genere di cose. E roba popolari come Dalì.”

Ti piacerebbe avere Dali per realizzare i vostri costumi di scena e il trucco?
FM: “Non proprio. Mi piace per diverse ragioni ma abbiamo Zandra Rhodes che realizza i nostri costumi.”

Ti piacerebbe essere il primo uomo sulla copertina di Vogue?
FM: “Sarebbe fantastico e ci sto lavorando.”

Ti piacerebbe incontrare Liza Minnelli?
FM: “Vorrei parlare con lei, si. Vorrei incontrarla dopo un concerto. Non so cosa avrebbe da dirmi o quello che vorrei dire o a lei, ma mi piacerebbe.”

Siete entrambi molto appassionati di vestiti. Potreste parlare di questo. Una volta non vendevi abiti d'epoca?
FM: “Sì, alcuni dei miei migliori vestiti sono di quel periodo. Sono quelli che mi piacciono di più. Non mi piacciono i vestiti confezionati.”

Era un buon business?
FM: Sì, lo facevo con un amico (Roger Taylor, n.d.t.) e quando i Queen erano ancora una realtà semi-professionale, ho pensato di fare qualcosa e allo stesso tempo ,ho avuto l'opportunità di gestire una piccola boutique al mercato di Kensington.”

C'è un designer che ti piace più di altri?
FM: “Ho un sarto che realizza i miei pantaloni e un amico che fa scarpe. E poi c'è Zandra Rhodes ovviamente.”

Trovo che le scarpe siano la parte più difficile del guardaroba.
FM: “Londra è piena di negozi di scarpe. È possibile averle anche su ordinazione. Basta andare in con il vostro disegno e loro le realizzano.”

Quanto è grande il tuo armadio?
FM: “Abbastanza grande. Ho una specie di enorme appartamento a Kensington e ho un enorme corridoio che è solo pieno del mio guardaroba. Potrei avviare un negozio.”

Che posti consiglieresti ai fans dei Queen per acquistare i loro vestiti?
FM: “Dipende, ci sono così tanti posti. C'è un luogo chiamato Essenze, che è un posto molto buono, con roba del 1920. Se hanno soldi da spendere mi piacerebbe chiedere loro di andare da Zandra Rhodes, perché lei ha un posto dove lavora e dove si possono fare acquisti.”

Pensi che l'abito faccia l'uomo?
FM: “Dipende da che tipo di persona sei. Per ciò che facciamo, i vestiti sono molto importanti, e se si sa dove farli questo aiuta.”

Passi molto tempo davanti allo specchio?
FM: “Se ho tempo, sì. Sono una persona molto vanitosa e quindi si, lo faccio.”

Ti capita mai di pensare, quando sei di fronte allo specchio, all'effetto che la tua immagine ha su di esso?
FM: “No, non penso a certe cose così profonde. Ho altre cose a cui pensare. Ho diversi specchi in casa, di varie forme e dimensioni, ma non credo che ci sia alcun tipo di reazione chimica quando ci guardo dentro.”

Potresti paragonarti ad un altro essere umano?
FM: “Assolutamente no. Penso di essere totalmente originale. Sono sicuro che ci sono molte persone che si vedono in me, ma questo è un problema loro. Io sono io, in fondo, ed è così che mi piace essere.”

Quale marca di smalto usi?
FM: “Utilizzato lo smalto Biba. Questo è un altro bel negozio dove la gente può andare. E' davvero un bellissimo negozio fatto bene. Quando i fans vengono a Londra, Biba è il primo negozio che dovrebbero visitare. Uso smalto nero. Il nero sembra essere il colore per me.”

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi di queste persone: Jimi Hendrix, Liza Minnelli e i Led Zeppelin.
FM: “Jimi Hendrix è molto importante. Lui è il mio idolo. Ha una presenza scenica incredibile e tutta la sua opera è degna di unarock star. Non c'è modo di vincere un confronto con lui. Non c'è nessuno che possa prendere il suo posto. Liza, in termini di talento puro, ne trasuda da ogni poro. Ha energia e resistenza pura quando sta sul palco, e il modo in cui lei si offre al pubblico è meraviglioso. C'è molto da imparare da lei. I Led Zeppelin sono i più grandi. Robert Plant è uno dei cantanti più originali del nostro tempo. Come rock band meritano il tipo di successo che stanno riscuotendo.”

Quanto sono importanti le luci nei vostri spettacoli?
FM: “Sono molto importanti. Abbiamo un bello spettacolo di luci che ci portiamo in giro. Abbiamo dedicato un sacco di tempo alla progettazione delle luci. Le luci migliorano tutte le nostre canzoni in modo diverso.”

In un mazzo di carte ci sono quattro regine: quale pensi che ti rappresenti meglio?
FM: “La regina di picche. Ho la sensazione che sia più simile a me. E' molto arrogante e io sono arrogante. Penso anche che la Regina di Picche sia più vanitosa delle altre.”

Quali sono i tuoi sport preferiti?
FM: “Mi piacciono il ping pong e mi piacciono l'atletica, il nuoto e l'hockey.”

Avete mai incontrato un plaser-caster?
FM: “No, che cos'è?”

Alla fine degli anni Sessanta c'erano due ragazze che erano famosi per fare calchi in gesso delle erezioni di famose rock star. Cynthia Plaster - caster è la più famosa delle due.
FM: “Lei è ancora in giro?”

Penso che si sia ritirata alla fine della "summer of love" (il movimento hippie anni '60, n.d.t.):
FM: “Peccato che non abbia mai sentito parlare di lei. Quanti ne ha fatti?”

Non lo so, forse trenta o quaranta. Aveva una bella collezione.
FM: “Mi piacerebbe incontrarla se dovesse capitare in città.”

Come investi il tuo denaro?
FM: Al momento non ne ho. Spendo appena ne possiedo un po', in case, abiti e dipinti. Mi piace anche andare nei ristoranti e spendere denaro per il buon cibo.”

Qual è la tua mano dominante?
FM: “Oh, umm, io suono meglio il pianoforte con la mano destra. Ci sono più cose che non faccio con la mia mano sinistra che non con la destra. Ti dirò una cosa, metto lo smalto solo sulla mano sinistra. E' l'unico lato su cui metto dello smalto nero. Ne ho bisogno solamente lì.”

Pensi che la tua immagine sia una parte importante del tuo successo?
FM: “Mi ha aiutato. Abbiamo una forte immagine ed è' importante, così come il modo di guardare e di suonare.”


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