Quando Kerry Ellis concluse la sua audizione per il musical ispirato ai Queen, We Will Rock You, si
trattava solo di un altro lavoro da aggiungere al suo già copioso
curriculum. Kerry infatti aveva già alle spalle una lunga carriera,
con un debutto nel West End nel musical My Fair Lady appena un anno
prima, senza dimenticare le sue partecipazioni nei Les Miserables,
Wicked e Oliver! Ma a cambiargli davvero la vita è stato We Will
Rock You e più specificamente l'incontro col chitarrista dei Queen,
Brian May. Da quel loro primo incontro il duo ha realizzato molti
progetti, tra cui quello attualmente in corso, un tour letteralmente
a lume di candela che propone versioni più intimiste dei grandi
classici dei Queen. Invece delle grandi arene o dell tetto di
Buckingham Palace, questo è uno show destinato ai piccoli teatri,
tra cui quello lo Scarborough Spa dove Brian e Kerry si esibiranno a
fine mese. Il programma è un mix di canzoni del West End e di
classici dei Queen, tutte ri-arrangiate in chiave acustica e
minimalista.
"In termini di canzoni dei Queen
siamo fortunati di poter attingere ad un repertorio molto ampio e c'è
qualcosa di davvero rinfrescante nel suonare in questo modo, perché
si arriva davvero al cuore della canzone", dice May. "Il
set cambia continuamente in funzione della risposta del pubblico.
Questa è una delle grandi cose di questo spettacolo, perché ogni
sera è uno show diverso. Quando hai una intera band sul palco, in
qualche modo sei limitato. Ma quando ci sono solo io con una chitarra
e Kerry con un microfono c'è un grado maggiore grado di flessibilitÃ
e di semplicità e possiamo chiacchierare col pubblico tra una
canzone e l'altra.”
Il mese scorso May ha pubblicato sul
suo blog ufficiale un messaggio per i suoi fans dicendo che era
appena stato scongiurato un allarme per un possibile cancro. In
quell'occasione il chitarrista ha anche ammesso che c'erano "ancora
alcuni misteri da risolvere" e la prospettiva di tornare a
suonare con Kerry Ellis era una gradita distrazione:
"Mi sento bene in questo momento,
davvero bene," dice. "Per un po' ho avuto qualche pensiero,
ma queste cose accadono non è vero?"
L'album di debutto di Kerry, Anthems,
uscito nel 2010, è stato prodotto dallo stesso May e dopo la
pubblicazione di un album live lo scorso anno, Acoustic By
Candlelight, sono pronti a tornare nuovamente in studio. L'unico
problema è il tempo: la Ellis ha avuto il suo primo figlio, di nome
Alfie, appena lo scorso ottobre e May è notoriamente impegnato in un
sacco di attività , non ultimo l'impegno per la salvaguardia degli
animali. E' diventato il volto della campagna contro l'abbattimento
dei tassi e lui stesso ha più volte dichiarato che vorrebbe essere
ricordato più per il suo lavoro per i diritti degli animali rispetto
ad ogni altra cosa, compresa la musica o l'altra sua grande passione,
l'astrofisica. Nell'ambito di questo progetto ha istituito un rifugio
per animali nel parco della propria casa che condivide con l'attrice
Anita Dobson e la sua organizzazione Save Me è stata creata proprio
per dare una voce agli animali.
"E' di vitale importanza.
Lavoriamo molto a livello delle lobby, perché sono quelle che di
fatto hanno il potere di far decidere il Governo in un senso
piuttosto che in un altro rispetto alla nostra fauna selvatica.
Dobbiamo far sentire la nostra voce. E' dura, ma stiamo raccogliendo
un sacco di amici influenti, tra cui l'arcivescovo Desmond Tutu che
ha parlato in difesa dei diritti degli animali. Credo che vedremo il
cambiamento. Dobbiamo vedrerlo! La gente pensava che l'abolizione
della schiavitù non sarebbe mai arrivata successo, ma poi è
successo e sinceramente penso che tra cento anni la gente guarderÃ
indietro al modo in cui abbiamo trattato gli animali oggi e ne
resterà completamente sconvolta."
Per sensibilizzare l'opinione pubblica
su questo tema, il chitarrista ha anche realizzato una canzone
intitolata Badger Swagger, un vero e proprio brano di protesta che
vede tra l'altro la partecipazione di Sir David Attenborough e
dell'ex chitarrista dei Guns'n'Roses, Slash, un'accoppiata
decisamente sui generis. Eppure è il genere di progetto surreale al
quale Kerry Ellis è ormai abituata da quando ha iniziato a lavorare
con May:
"E' un privilegio poter lavorare
con Brian e ogni tanto devo darmi un pizzicotto per essere sicura di
non sognare. Quando siamo in tour si vede quanto davvero lui e i
Queen significhino per le persone. Dei perfetti sconosciuti vengono da
lui come se lo conoscessero da tutta la vita e si lui ha sempre tempo
per loro. Essere anche solo un po' parte di questo è davvero
speciale."
(Fonte: http://www.yorkshirepost.co.uk)
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