Brian, sei un uomo dai molti interessi, dove è iniziato tutto?
"Oh, molto presto. Tutto è accaduto quando ero bambino e mi
sono innamorato di queste passioni che mi sono portato dietro per il
resto della mia vita. L'astronomia era una di queste, poi la musica
era un altro interesse e stereoscopia è iniziata sicuramente in quel
periodo. Quindi suppongo di essere stato molto fortunato in quanto
tutti i sogni che avevo si sono avverate in un modo o nell'altro.
Stereoscopia in particolare è per me una magia. L'attività di
raccolta di due immagini piatte trasformate in qualcosa che
assomiglia ad una finestra attraverso cui ci si può camminare
attraverso è magia. C'è una magia molto speciale in questi piccoli
diavoli, perché l'universo che si percorre osservandole è davvero
straordinario e insolito.”
Da dove viene l'interesse per le Diableries? Come le hai scoperte?
“Assolutamente per caso! Ero a Portobello Road, attorno al 1970
e mi guardavo attorno in cerca di qualche oggetto come facevo sempre
in quel periodo. Ci andavo il sabato mattina, quando fuori era ancora
freddo e se arrivavi presto potevi fare gli affari migliori. Ero
sempre alla ricerca di nuove carte stereoscopiche e durante una di
queste ricerche mi sono ritrovato tra le mani questi diavoli. Si
trattava di foto stampate su carta molto sottile e mi hanno subito
conquistato! Ho sviluppato l'abilità di visualizzare le immagini
senza la necessità di uno strumento, così le ho messe in controluce
e ne ho potuto ammirare subito i colori e la luminosità . Si poteva
percepire la capacità di entrare in quelle scene e toccare gli
scheletri, i demoni e il diavolo in persona. Ne fui letteralmente
rapito e ho trascorso i successivi 40 anni per trovarle tutte e per
scoprire cosa significassero.”
Hai messo assieme la tua passione per l'astronomia e la musica
pubblicando nel 2008 un album intitolato The Cosmos Rocks con i Queen
+ Paul Rodgers. Ti piacerebbe fare la stessa cosa con la
stereoscopia?
"Oh, ti rivelo qualcosa che non tutti hanno notato. Se si
guarda il primo album dei Queen vi è sul retro della copertina
un'immagine stereo che ritrae Roger Taylor con la sua batteria e se
la si osserva con il visore OWL la si può vedere in 3 dimensioni.
Così si può dire che questa fusione tra musica e foto è sempre
stata lì, in un modo o nell'altro.”
Diableries sta suscitando l'interesse della gente. Cosa
consiglieresti loro per proseguire nella scoperta di questo mondo?
“Beh, spero che possa ispirare le persone ad avere un interesse
nella stereoscopi. Potete realizzare le vostre immagini
stereoscopiche. Voglio dire: perché dovreste accontentarvi delle
solite immagini piatte quando invece è possibile scattare foto in
3D? C'è una bella app per iPhone chiamata '3D Photo' che si spiega
da sé ed è davvero semplice da usare. E' molto gratificante.
Inoltre si può andare ai mercatini delle pulci e su internet e si
possono trovare immagini 3D che risalgono proprio al 1850, quando la
fotografia era agli inizi e anche il 3Dr era qualcosa di
pionieristica. La roba che si può trovare è incredibile!”
Mentre lavori a queste immagini ascolti della musica?
“Sai, onestamente mi piace fare una cosa alla volta. Se c'è
della musica ascolto quella e ne resto coinvolti. Non mi piace avere
della musica di sottofondo. Tendo a non fare due cose allo stesso
tempo.”
Questo tuo interesse per le cose oscure come le Diableries è
presente anche in altre tue attività ?
“Sono sempre stato interessato alla morte come parte della vita,
se questo ha un senso ed è qualcosa che probabilmente troverete
anche nei testi delle mie canzoni. E questo è il tema della vita
dopo la morte, quindi è una buona cosa cui pensare. Hai intenzione
di pianificare la tua vita come se questo è tutto quello che c'è, o
hai intenzione di pianificarla in termini di 'oh, questa è la prima
parte e poi ci sarà una parte successiva sarà così...'. E' un
pensiero salutare da portare avanti.”
@Last_Horizon