Molto prima di diventare un membro dei leggendari Queen, il chitarrista Brian May coltivava fin da ragazzino un'altra grande passione: le immagini stereoscopiche, che consistono in due fotografie dello stesso oggetto che se visto con uno stereoscopio produrre un effetto 3D. Nel 1960 si è imbattuto in particolari immagini chiamate Diableries, un tipo di carte stereoscopiche francese risalenti al 19° secolo, che ritraggono diorami raffiguranti una visione dell'inferno reso in un contesto vittoriano, a metà tra il genere gotico e l'ironico.
Dal 1860 al 1900 queste carte stereoscopiche sono state molto
popolari in Francia e May, che vanta un dottorato di ricerca in
astrofisica, ne ha accumulato una collezione ora disponibile nel
nuovissima libro intitolato proprio "Diableries : una
stereoscopica avventura all'Inferno", realizzato in
collaborazione con Denis Pellerin e Paula Richardson Fleming. Questa
raccolta di Diableries, seguito ideale del primo libro stereoscopico
"A Village Lost and Found", è stato realizzato analizzando
e restaurando le carte stereo originali rendendole quindi adatte alla
pubblicazione. Il libro è disponibile anche con uno stereoscopio
inventato dallo stesso May.
"Le ho cercate davvero in ogni parte del mondo," spiega
May, che in questi giorni sta visitando numerose città degli Stati
Uniti per promuovere il libro. "Sono abbastanza difficili da
trovare, ma se le trovate vi conquistano subito. Appena le guardi
nello stereoscopio si ha la sensazione di camminare in un universo
parallelo di scheletri e diavoli. Per me è stupefacente, è una
sorta di magia. Quindi questo libro è un portale, spero, di vera
stereoscopia diabolico vittoriana".
Mentre le immagini in Diableries dipingono un mondo
fantastico di scheletri e demoni, rappresentano anche una sorta di
commento sui tempi politici e sociali della Francia dell'epoca: "Chi
ha realizzato queste cards ha effettivamente messo a disposizione la
propria arte per dire cose del genere, per dare voce alle classi
inferiori, in particolare contro Napoleone III. Quindi ci sono
parecchi significati al loro interno e un sacco di satira, di quella
molto pericolosa perché potevi finire in prigione per aver detto
qualcosa contro l'Imperatore".
Queste immagini del 19° secolo sembrano lontane dal 3D moderno
generato al computer al quale gli spettatori di oggi sono abituati ad
ammirare nelle sale cinematografiche. Ma May ritiene che nel passato
vi sia il vero effetto stereoscopico: "Con queste immagini si ha
la geometria corretta, quindi dovrebbe essere una esperienza molto
coinvolgente. Tutti abbiamo visto e amato, me compreso, i film in 3D
come Avatar, ma in realtà la versione vittoriana è il modo più
perfetto di rendere le informazioni stereoscopiche adatte per il
cervello perché costituiscono una visione molto solida e molto
reale”.
Il libro Diableries è solo uno dei tanti progetti di Brian
May in cui è stato recentemente coinvolto. Tra questi l'inizio a
Baltimora di We Will Rock You, il fortunato musical da ora in tour
nel Nord America. Con una storia ambientata nel futuro e contenente
24 canzoni dei Queen, "We Will Rock You è un successo costante
a Londra da oltre dieci anni ed è stato rappresentato in più di 20
paesi. May è stato spite speciale nella serata di apertura del tour
negli States. "E' bello prendere parte allo show, è impostato
in modo perfetto per un guitar hero. Si rendeno felici le persone, ma
rendo felice anche me stesso nel parteciparvi. E dà grande
soddisfazione al cast felice perché la mia presenza sul palco è una
specie di avallo al loro incredibile lavoro. E, mio Dio, sono un cast
e una band incredibile."
May attribuisce il continuo successo di We Will Rock You alla
dedizione del team di produzione. "E' stata una strada
difficile, perché ci hanno massacrati con le recensioni quando
abbiamo aperto a Londra," racconta. "Ma la qualità è
venuta fuori attraverso il passaparola, fino a crescere enormemente.
C'è stato da poco il 12° anniversario dello show ed è più forte
che mai a Londra. Il sogno era di fare la versione americana e poi
portarlo in giro per i teatri degli Stati Uniti. Ci abbiamo messo un
po', ma finalmente siamo partiti".
Quest'anno è anche il 40° anniversario della pubblicazione de
disco d'esordio dei Queen. Da allora è stato un continuo successo
dopo l'altro, qualcosa di cui il chitarrista continua a stupirsi:
"Abbiamo pensato, 'Sì, sì, siamo in grado di conquistare il
mondo' allora ed è ancora incredibile come questo prosegua oggi. A
volte mi sveglio e mi dico 'Mio Dio, è accaduto davvero' e la gente
di tutto il mondo conosce le nostre canzoni e le canzoni sono parte
della loro vita. E' una cosa incredibile, in particolare con canzoni
come We Will Rock You, We Are the Champions e Bohemian Rhapsody, che
sono parte della vita di tante persone. Abbiamo coltivato il sogno di
fare grandi concerti, ma tutto è accaduto in un modo così grande
che non potevamo prevederlo”.
I Queen, che oggi sono May e Taylor, occasionalmente si esibiscono
dal vivo, com'è accaduto il mese scorso per l'iHeart Musica Radio
Festival di Las Vegas, con il cantante pop Adam Lambert. "E
'fantastico, incredibile", dice May "E' un meraviglioso
cantante e interprete . Lui è un grande intrattenitore ed è un
ragazzo fantastico con cui lavorare. E c'è la possibilità di fare
qualcosa assieme. Stiamo guardando a tutte le opportunità ".
Dalla morte di Freddie Mercury nel 1991 ad oggi, la popolaritÃ
dei Queen ha continuato a crescere e ci sono altri progetti legati
alla band attualmente in cantiere. In primo luogo c'è un nuovo
album, probabilmente previsto per il prossimo anno che dovrebbe
includere materiale inedito, come la collaborazione di Mercury con
Michael Jackson degli anni '80: "Ci stiamo pensando sempre di
più e questo album potrebbe avere un po' di cose nuove, il che lo
renderebbe molto più interessante per i fans. Ho lavorato molto
seriamente in studio mettendo le cose insieme un po' nello stile del
Made in Heaven, l'album cui abbiamo lavorato letteralmente con anche
con solo un paio di tracce vocali di Freddie alle quali abbiamo
intrecciato materiale nuovo. Non penso che alla fine tutto l'album
ruoterà attorno a questo tipo di lavoro, ma ne farà sicuramente
parte”.
E c'è anche il prossimo film in programma sulla vita di Mercury,
che a un certo punto aveva previsto Sacha Baron Cohen come il
protagonista. "E' fantastico e siamo molto vicini ad un
annuncio, che ancora una volta sorprenderà non poche persone.
Pensiamo di avere un regista , pensiamo di avere una stella come
attore principale. E' solo una questione di concludere alcuni
contratti e sistemare alcuni dettagli”.
Quanto a May, i suoi sforzi musicali da solista sono concentrati
su come lavorare con la cantante britannica Kerry Ellis, giÃ
protagonista di We Will Rock You: "Preferisco fare musica per
canzoni. Io non mi considero un buon cantante ed è davvero bello
poter lavorare con una grande cantante. Questo è il mio progetto
solista al momento ed è ciò che mi piace: la scrittura, la
produzione e l'arrangiamento, ma lavorando con un cantante".
(Fonte: http://www.cbsnews.com/8301-207_162-57608358/queens-brian-may-releases-devilish-stereoscopy-book/)
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