Oggi 25 Ottobre Kerry Ellis è diventata mamma e davvero non posso
esimermi dall'esprimerle le mie congratulazioni. Ovviamente per un
fan il modo più bello per farlo è diffondere in rete un pensiero,
un sentimento autentico che ti fa mettere da parte tutto il resto,
spinto dalla voglia di dire la tua il più in fretta possibile. Chi
mi conosce sa che lo faccio senza nemmeno un briciolo di ipocrisia.
Per mia fortuna sono ben distante da quella pletora di presunti fans
che da qualche tempo appestano i social network con le loro deliranti
invocazioni di supremazia. Ma so che voi siete fatti di una buona
pasta e sapete distinguere il millantato credito da chi, al
contrario, prova solo a raccontare questa grande passione che è la
musica. Quindi mettiamo da parte chi si auto-proclama amico di questo
o di quello, sbarazziamoci anche di chi è diventato ormai campione
di copia/incolla internazionale e diciamo, nel modo più semplice
possibile: AUGURI KERRY!
La prima volta che ho sentito parlare di Kerry risale al 2002 e
ovviamente mi riferisco al cd di We Will Rock You. All'epoca vivevo
ancora a Bologna e il mio negozio di riferimento era la gloriosa
Nannucci (con qualche sortita al Virgin Store, a volerla raccontare
tutta) e ricordo perfettamente di averlo acquistato assieme alla
Queen Symphony. Ho passato un buon quarto d'ora a rigirarmi quei due
strani oggetti tra le mani, piuttosto incredulo all'idea che la mia
amata musica potesse funzionare anche in versione classica e musical.
Inevitabilmente il successivo ascolto ha fugato ogni sospetto e così
entrambi sono diventati due dischi per me fondamentali. Sapete,
quando vi capita di perdere il vostro cantante preferito, l'idea di
rivivere certe emozioni è sempre forte, anche quando a cimentarsi in
quei pezzi sono voci che ascolti per la prima volta.
Poi, a distanza di pochissimo tempo è arrivata la prima
collaborazione di Kerry con i Queen e sfido con la classica alzata di
mano chi può vantare anche questo ricordo. Di certo i soliti
ipocriti avranno la compiacenza e il pudore di tenere le manine ben
calate sotto il sedere. A tutti gli altri invece dico: No-One But You
cantata da Kerry Ellis è sempre stata magnifica, in ogni sua forma.
Questo è quanto. Naturalmente da quell'EP di acqua sotto i ponti ne
è passata davvero tanta e il coinvolgimento di Kerry con la musica
dei Queen si è intensificata nonostante il cambio nel cast di We
Will Rock You. Il merito è, come al solito, di Brian May che nella
sua voce ha visto ciò che serviva alla sua musica per prendere vita.
Recentemente il nostro Doc si è espresso proprio in questi termini:
lui la musica ama produrla e scriverla, ma per cantarla serve una
voce nell'accezione più alta del termine. Kerry è la risposta che
Brian May si è dato ed è la soluzione che ha scelto di proporre al
suo pubblico da qualche anno a questa parte.
Inutile a questo punto soffermarsi sulle ovvie e inevitabili
polemiche: ciascuno è libero di pensarla come vuole e non sarà di
certo io a dire che Kerry e le decisioni di Brian non vanno demolite
se lo si ritiene opportuno. Ma proprio perché ognuno è libero di
dire la propria io, per l'ennesima volta, confermo il mio punto di
vista: in studio Kerry ha un'impostazione ancora troppo da musical,
che mi convince poco perché talvolta può sembrare che le canzoni
siano recitare più che interpretate (vedete quanto sono poco
ipocrita?). Dal vivo, invece, è tutta un'altra storia e la sua voce
semplicemente incanta. Io lo so bene perché il 14 Luglio scorso a
Pescara ero in prima fila e ho goduto di ogni singola nota. Anzi,
l'emozione è iniziata ben prima, ovvero da quando assieme ai miei
Amici (e la A maiuscola non è un refuso, credetemi) mi sono
ritrovato nel retro del teatro, tra sterpaglie e rami appuntiti a
caccia di un saluto. Kerry in quell'occasione ci ha ricambiati con la
sua risata argentina, qualcosa di realmente contagioso. Ascoltate
Acoustic By Candlelight se non ci credete!
E adesso Kerry è diventata mamma. Cosa si augura ad una nuova
vita appena approdata su questa spiaggia che è la vita? Amore e
felicità, certo. E anche benessere e salute. Ma come fan che si
diletta a condividere con onestà la propria passione, il mio augurio
è di restare immune dalle falsità che purtroppo talvolta arrivano a
intaccare anche cose nobili come la musica. Ma qualcosa mi dice che
avrai dalla tua parte tante brave persone, a partire dai tuoi
genitori ovviamente, ma anche un padrino davvero speciale. Si chiama
Brian. Noi lo conosciamo già, ma vedrai che in breve imparerai ad
amarlo anche tu.
@Last_Horizon