Un anno con Lloyd, di Simone Tempia, Rizzoli Lizard


Simone Tempia è uno degli scrittori più innovativi nei quali mi sia capitato di imbattermi. Se il suo nome vi dice poco, quello della sua creatura letteraria sono sicuro che saprà accendere anche in voi una vasta gamma di emozioni: il Maggiordomo Lloyd. O più semplicemente Lloyd.

Entrare nel mondo di SIMONE TEMPIA richiede una certa dose di aplomb tipicamente inglese. Tra le pagine di UN ANNO CON LLOYD, edito da RIZZOLI LIZARD nel 2018 si respira infatti la tipica atmosfera che ammanta le antiche dimore immerse nel verde della Cornovaglia o dell’Hampshire, se preferite. Case immense, come immense sono le storie che ne hanno accompagnato la vita dei loro proprietari e dell’immancabile servitù. Schiere di cameriere, giardinieri e tuttofare pronti a soddisfare le necessità dei loro padroni restando diligentemente in un angolo in attesa degli ordini del giorno.

Ma nella dimora riccamente arredata per i propri ospiti da Simone Tempia c’è una figura ben diversa da quella che il cinema e la letteratura ci hanno tramandato. Il suo Maggiordomo è unico nel suo genere. Lloyd appartiene ad una categoria davvero particolare, quella dei dispensatori di consigli, punti di vista e visioni della vita capaci di sorprendere e illuminare.

Va detto che, nonostante certe peculiarità, Lloyd conserva quella tipica discrezione che si conviene a chi deve svolgere un ruolo ben preciso, codificato nelle proprie mansioni. Per questo la voce di Lloyd risuona raramente tra le mura di casa Tempia, talvolta anche una sola volta al giorno come nel caso di UN ANNO CON LLOYD e comunque esclusivamente quando le circostanze richiedono il suo serafico intervento.

Dimenticate dunque il Maggiordomo da additare come autore di un turpe delitto e mettete pure da parte il Lloyd che intrattiene Jack Nicholson in preda ai deliri indotti dall’Overlook Hotel, anche se pare che proprio con quest’ultimo sia in qualche modo imparentato. O almeno così racconta Simone Tempia, forse per aggiungere quel pizzico di mistero che certamente non guasta.

Ma se volete farvi un’idea più precisa sulle doti di Lloyd, se proprio volete saggiare le sue capacità, allora non vi resta che accettare l’invito di Simone Tempia, anfitrione di una dimora nella quale - ve lo assicuro – vi troverete immediatamente a vostro agio. Del resto cosa c’è di più gratificante per lo spirito che passare qualche tempo in una vecchia casa inglese, contornati da quadri e mobili di pregio, sorseggiando un brandy mentre il fuoco nel caminetto fa da colonna sonora alle nostre conversazioni?

L’importante è che siate pronti ad accettare il fatto che Lloyd non si limiterà a riempirvi il bicchiere in silente attesa. Proprio quando crederete di essere rimasti da soli, preda di dubbi esistenziali e pensieri urticanti che vi fanno agitare nella vostra poltrona preferita, quello è il momento in cui il Maggiordomo di casa Tempia farà un passo verso di voi e vi condurrà verso una risposta da afferrare nel giro di poche, efficacissime parole.

Volete un esempio? Eccolo!

"Non dovrei pensare così tanto ai problemi inutili, Lloyd"

"Quindi sta pensando di non pensare ai problemi, sir?"

"Dici che dovrei smettere di farmi pensieri?"

"Dico che dovrebbe smettere di farsi problemi, sir"

"Anche questo è un problema, Lloyd"

"O forse è la soluzione, sir"

Nel libro pubblicato da RIZZOLI LIZARD, Simone Tempia ha scelto assieme alla casa editrice di realizzare una sorta di diario giornaliero, per accompagnare il lettore attraverso quelli che vengono definiti molto opportunamente “365 lampi di genio e di dolcezza”. Perché in effetti i pensieri espressi dal Maggiordomo sono in perfetto equilibrio tra la genialità di chi ha colto il senso più profondo delle cose e l’aver comprenso che solo esprimendoli con la dovuta tenerezza possono fare realmente breccia nel cuore altrui.

Naturalmente il lettore non deve cadere nell’errore di prensare di essere al cospetto di una raccolta di aforismi, sebbene non ci sarebbe nulla di male se UN ANNO CON LLOYD fosse un libro di motti esistenziali o poesie in forma di haiku giapponesi, ai quali per certi versi è assai vicino.

L’originalità sta nella capacità dell’autore di essere riuscito a definire con dei brevissimi dialoghi un’atmosfera che ha la dignità del racconto nonostante l’esiguità del testo. Leggere i 365 dialoghi tra Lloyd e il suo Sir (alter ego dell’autore, ma anche del lettore) significa entrare immediatamente in una dimensione letteraria nella quale, pur mancando qualsiasi elemento descrittivo, è comunque incredibilmente ricca di dettagli, definiti volta per volta dalla fantasia stessa del lettore, che si ritrova rapito nella scena animata dal Maggiordomo e dal padrone di casa.

Chi è dunque Lloyd? Un consigliere, certamente. Forse addirittura la voce della coscienza di Sir e, quindi, anche della nostra, che cerca di illuminarci là dove ci sembra esistano solo le tenebre dell’indecifrabilità dell’esistenza. O forse è solamente avvezzo ai fatti della vita e sa mostrarceli nella giusta prospettiva, quella che ci viene meno quando siamo in difficoltà o preda del dubbio.

Così, con lo scorrere dei giorni e dei dialoghi tra Lloyd e Sir, il libro della RIZZOLI LIZARD diventa quasi un diario personale da tenere sempre a portata di mano, come fosse un indovino da consultare almeno una volta al giorno, per avere un’indicazione sulla via emotiva da percorrere.

Lloyd è dunque qualcosa di più di un Maggiordomo sui generis e definirlo amico non sembra poi così sbagliato. Del resto chi se non un amico fedele è disposto ad ascoltarci ogni giorno e a offrirci la sua saggezza?

A Simone Tempia va certamente riconosciuto il merito di aver creato un genere letterario nuovo e originale, impossibile da definire fino in fondo e proprio per questo ancora più emozionante e prezioso. La sua scrittura, asciugata di ogni possibile orpello, scorre con quella stessa tenerezza e determinazione che Lloyd applica nei confronti di Sir, perché si sa, la saggetta merita sì delicatezza ma anche un’estrema fermezza in chi la dispensa.

E se c’è un ulteriore elemento che riesce ad amplificare la già enorme qualità della creazione di Tempia, questo va ricercato nell’edizione curata dalla RIZZOLI LIZARD. La scelta dei materiali e dei colori, la resa grafica anche delle illustrazioni realizzate da FRANCESCO CHIACCHIO che arricchiscono e sottolineano con adeguata leggerezza il contenuto testuale, sono aspetti che fanno si che UN ANNO CON LLOYD sia un libro da non riporre mai sullo scaffale. Dopotutto di un Maggiordomo come Lloyd si ha sempre bisogno, anche quando si crede di poterne fare a meno.

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