The Game of Freddie Mercury, di Francesco Colafella, LS Editrice


 

Graphic novel, fumetto moderno, sceneggiatura per un film. Oppure sogno, viaggio emozionale, dipinto, fotografia dell'anima. Sfugge ad ogni possibile definizione THE GAME OF FREDDIE MERCURY, l'opera realizzata da FRANCESCO COLAFELLA e pubblicata da LS EDITRICE.

La visione rappresentata da Francesco Colafella non può essere descritto se non attraverso le emozioni che colpiscono il lettore ad ogni pagina, in un vortice di sensazioni capaci di cambiare in base alla prospettiva con cui si ammira ogni singola tavola.

Raccontare Freddie Mercury, o Farrokh Bulsara o l'icona pop Mercury, quella riconoscibile tra milioni, anche da chi dei Queen non ha mai sentito parlare. Sta tutta qui la difficoltà da affrontare quando si vuole realizzare un'opera come questa, costruita per essere guardata e non semplicemente letta come una qualsiasi biografia.

Me lo immagino Francesco Colafella, illuminato dall'unica lampada appesa sul tavolo da disegno, immacolato come i fogli sui quali sta per tracciare i primi segni. Da dove iniziare, quale tratto rimarcare sulla carta per rendere giustizia alla triplice anima di questo meraviglioso cantante?

Colafella ha accettato un rischio enorme. Freddie non può essere catturato, ingabbiato in un solo contesto. Proprio come faceva sul palco, il cantante dei Queen è in costante movimento, imprendibile, sfuggente ad ogni possibile definizione, schema, rappresentazione. E dire che ci hanno già provato in tanti. Documentari, biografie, dipinti, addirittura anche un film. Freddie visto da mille angolazioni differenti, esplorato attraverso sguardi e sensibilità diverse, nessuna realmente perfetta, efficaci magari ma mai in grado di rendere in modo assoluto la sua figura.

Così Colafella posa la matita, si lascia andare con la schiena sulla sedia e clicca sul tasto play, un attimo prima di chiudere gli occhi, in attesa che le immagini di cui ha bisogno inizio a fluttuare sullo schermo della sua immaginazione, dettate dalla voce di Freddie, dalla sua musica.

Credo sia nato così THE GAME OF FREDDIE MERCURY, non solo come opera pensata, meditata, cesellata tavola dopo tavola, ma anche immaginata attraverso una serie di visioni, quelle che solo i grandi artisti sanno poi definire e concretizzare in una materia fruibile anche per noi lettori.

Il risultato pur essendo fatto di carta è qualcosa di molto più vicino ad un film, una pellicola non lineare ma frutto di un sogno del quale Colafella è lo sceneggiatore, oltre che il pittore nel senso più alto del termine.

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Cos'è dunque THE GAME OF FREDDIE MERCURY? Per comodità dovrei parlare di graphic novel, la definizione che più si avvicina al risultato finale, ma che pure mi pare riduttiva di un'opera che ha immaginato la vita interiore di Freddie intrecciandola con quella del piccolo Farrokh con una profondità diversa dal solito, quella tipica non del biografo ma, piuttosto, dell'artista che incontra un altro artista.

La storia narrata per immagini da Colafella ha inizio nel backstage di Wembley, poco prima che Freddie conquisti uno degli ultimi palchi della sua vita. Ma inizia anche a Zanzibar, nei primi anni di vita di Farrokh, quasi fosse un racconto a due voci che restituisce quel dualismo che il cantante dei Queen si è sempre portato dentro per sua stessa ammissione, con la creazione del personaggio Mercury, quello da portare in scena per essere regalato al pubblico, forse anche per preservare e nascondere la sua reale essenza, quella che poteva essere ferita dalla vita.

Le tavole realizzate da Colafella hanno il dono della luce che emerge improvvisa dall'oscurità. Ogni disegno non è altro che la singola inquadratura di un quadro più ampio, come fosse una pellicola dalla quale l'autore ha estratto i fotogrammi più significativi, quelli che colpiscono il lettore imprimendosi sulla retina e nel cuore.

L'iconografia che ormai accompagna Freddie Mercury rendendolo unico e riconoscibile, simbolico e rappresentativo c'è tutta. Ma non solo. Colafella volteggia con la sua arte tra le immagini meno note di Freddie, reinterpretandole con il proprio stile ma senza mai tradire l'originale. Un atto d'amore perfettamente compiuto che impone al lettore/osservatore di prendersi tutto il tempo che serve per ammirare, scrutare, cogliere ogni singolo dettaglio, ogni forma, pennellata, colore, tratto.

L'armonia è stupefacente, l'effetto incantevole come potrebbe esserlo un concerto dei Queen. Tra le pagine del libro realizzato con grande cura da LS EDITRICE ogni colore è saggiamente dosato, in un equilibrio pittorico di enorme intensità. L'impatto visivo coinvolge, entusiasma e rivaleggia con qualsiasi raccolta di fotografie, spesso risultandone vincente come solo l'arte può fare quando è usata per plasmare e raccontare la realtà.

Non mancano le parole in THE GAME OF FREDDIE MERCURY, poche ma scelte con cura dallo stesso Colafella, quasi fossero il testo di una canzone, la corretta sottolineatura di una narrazione che procede per immagini, ricordi, emozioni.

C'è tutta la vita di Freddie Mercury in questo libro, ma anche tutti i sogni fatti da adolescente maturati poi in quelle speranze trasformate in leggendaria e incancellabile leggenda. E altrettanto indelebile è destinato a restare per il lettore anche il progetto realizzato da Colefella. Un gioco magico, una visione alla quale ha saputo donare luce e movimento, poesia e verità.

Probabilmente c'è stato un momento in cui lo stesso Freddie, magari al termine delle registrazioni che portarono alla creazione di Bohemian Rhapsody si è fermato a riflettere sulla propria visione, ritenendola finalmente compiuta. E' un privilegio che possono avere solo gli artisti quando sanno fare di se stessi strumento creativo. A Francesco Colafella va riconosciuto il merito e il talento di aver dato forma e sostanza ad un bellissimo sogno nel quale Freddie Mercury è assoluto e meraviglioso protagonista.

La sinossi.

Nel gioco il tempo e lo spazio sono concetti relativi. Un attimo può dilatarsi all’infinito e una vita intera scivolare leggera come il battito d’ali di una farfalla. Un giorno un ragazzino di Zanzibar si accorse di poterne forzare le regole grazie a una specie di magia… e vivere per sempre!

Un omaggio al frontman dei Queen, una delle icone del rock. Un Freddie Mercury inedito che racconta se stesso attraverso gli occhi del piccolo Farrock Bulsara. Colonna sonora di tutta la narrazione, la musica immortale della band inglese.

L’autore.

Nato a Chieti il 13 aprile 1979, Francesco Colafella ha studiato presso L’Accademia del Fumetto di Pescara, con la quale collabora dal 2015. nel 2016 dà vita a Ivan dedicato a Ivan, la prima mostra/tributo itinerante delle opere gra- fiche di Ivan Graziani.

Nel 2017, con Francesco Di Gregorio, realizza WRONG WAY BLUES, graphic novel edita da IkonaLiber. Nel 2018 torna all’autoprodu- zione insieme a Carmine Di Giandomenico con MaAncheNo (una raccolta di schizzi “botta e risposta” che gli autori si sono scambiati sui social). Nel 2019, per la Shockdom, nuovamente insieme a Carmine Di Giandomenico, realizza il graphic novel LEONE- appunti di una vita.

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