Antiche dimore infestate da spettri. Cimiteri dove non tutto è realmente morto. Esperimenti dettati dalla follia per sovvertire le leggi stesse della natura. Assassini e mostri, rituali pagani, demoni intrappolati dietro le facce sorridenti di inquietanti bambole di porcellana. E sangue naturalmente, tantissimo sangue.
Sono questi alcuni degli elementi tipici dell’immaginario creato da MIRIAM PALOMBI, autrice che negli ultimi anni ha saputo regalare ai lettori appassionati di horror, fantasy e letteratura weird opere mirabili, storie realmente spaventose e caratterizzate da un talento per la scrittura di rara qualità .
Già in passato su Queen Forever Blog (e sulla pagina Facebook Book Forever Blog) abbiamo raccontato alcuni dei suoi romanzi e racconti, storie da leggere col fiato sospeso e da conservare accanto ai grandi maestri del genere, nomi come H.P. Lovecraft, Edgar Allan Poe e Stephen King.
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La dimensione letteraria della Palombi appartiene senza alcun dubbio a quella dei grandi, come dimostra anche la raccolta DALLE TENEBRE, pubblicata nel 2020 dalla MYTH PRESS nella Collana Arcadia, una straordinaria collezione di racconti brevi capaci di suscitare paura, raccapriccio, tensione e - soprattutto - la tipica gioia che i lettori di storie horror conoscono così bene e che potremmo considerare una vera e propria forma di catarsi nei confronti delle proprie angosce.
DALLE TENEBRE attinge con tutta evidenza proprio da quel substrato di paure primordiali che ogni lettore ha dentro di sé, spesso sopite come certe correnti telluriche, pronte a deflagrare non appena si manifestano le giuste condizioni.
La Palombi propone un campionario di orrori che si rifà alla letteratura di genere, puntando ad attualizzarne i contenuti, ma senza venire meno alla regola che l’autrice milanese si è con tutta evidenza imposta: proporre sempre, anche nei racconti più brevi, una scrittura di qualità , in cui la ricercatezza per la singola parola non è un vezzo ma l’espressione di una cifra stilistica che punta a nobilitare il genere.
Troppo spesso l’horror, il gallo e la fantascienza (in tutte le loro possibili declinazioni) patiscono il marchio di “letteratura di evasione o intrattenimento” che tende a svilirne valore e qualità , sebbene tutti i grandi scrittori si siano confrontati almeno una volta con una storia di fantasmi!
L’effetto di questa sorta di stigma è duplice: da un lato ha ridotto storie mirabili al rango di beni “usa e getta”; dall’altro ha spinto la qualità della scrittura al ribasso, magari puntando più sugli effetti sensazionalistici che non sul reale talento stilistico e narrativo.
Miriam Palombi rappresenta - per fortuna nostra - qualcosa di completamente diverso, un talento assoluto che in DALLE TENEBRE trova la sua ennesima imperdibile rappresentazione con una serie di 21 racconti che trasportano il lettore in altrettanti incubi nei quali ritroverà alcuni dei temi fondamentali dell’horror assieme a temi più originali derivati dalla commistione di più generi.
Nel vasto campionario di indicibili orrori (come si usava dire una volta) il lettore farà la conoscenza di antichi rituali attraverso cui ridare vita ai morti, vecchine non troppo accondiscendenti con i più giovani, feste natalizie trasformate in banchetti di sangue, bambole assassine, specchi magici e mostri di ogni sorta, libri maledetti e scienziati sprofondati nei loro personali abissi di follia.
Ogni pagina scritta da Miriam Palombi in DALLE TENEBRE somiglia ad una lama che brilla all’improvviso nel buio o a quel rumore sinistro che di notte, proprio alle nostre spalle, ci obbliga a trattenere il fiato, indecisi se la cosa giusta da fare sia restare immobili o fuggire a gambe levate.
Ma che voi apparteniate alla categoria dei coraggiosi o dei pavidi, la certezza è che DALLE TENEBRE vi garantirà una lettura emozionante e perfidamente divertente, qualcosa da cui non potrete separarvi finché anche l’ultima pagina non sarà voltata.
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