Cosa ha a che fare il fitness con la poesia? È
una domanda che mi faccio tutte le volte che mi concedo qualche minuto di
libertà per fare una passeggiata in un parco vicino casa. Se ci vado da solo
porto con me un libro e, mentre mi perdo tra le parole comodamente seduto sulla
mia panchina preferita, osservo con sospetto quelli che considero “i malati di
fitness”. Poi scuoto la testa e mi chiedo il perché della loro perenne ricerca
della perfezione fisica.
È la stessa domanda che, partendo da
presupposti completamente opposti ai miei, ha rivolto a sé stessa ALISON BECHDEL, artista di culto del
fumetto americano, attivista LGBTQ+ e appassionata di fitness, anche se nel suo
caso è lecito parlare (per sua stessa ammissione) di una vera e propria “ossessione”.
Perché in effetti la Bechdel nel corso della
sua vita ha praticato una miriade di sport, soprattutto quelli che si possono
fare in solitaria, cose come lo scii e le scalate, la corsa sia a piedi che in
bicicletta e poi anche il fitness da casa, quello da fare trasformando il
proprio salotto in una palestra perfettamente attrezzata mentre in tv un
personal trainer pre-registrato spinge l'improvvisato atleta domestico “a darci
dentro”.
Ma la Bechdel è anche una vorace lettrice di
poesia, una di quelle che si appassiona non solo alle opere ma anche alla vita
dei suoi autori preferiti, nelle cui biografie scova quei significati grazie ai
quali potersi dare una sorta di illuminazione, un'indicazione per interpretare
al meglio la propria esistenza.
Mettendo assieme due realtà così
(apparentemente) antitetiche come lo sport e la poesia, la Bechdel ha
realizzato qualcosa di unico nel suo genere, la graphic novel COME DIVENTARE SUPERFORTI (E COMPLICARSI LA
VITA) arrivata in Italia nello splendido volume edito da RIZZOLI LIZARD.
L'idea è semplice e allo stesso tempo ardita,
simile a certe imprese sportive capaci di spingere al limite le possibilità del
corpo: trovare un punto di convergenza tra la ricerca poetica e il
raggiungimento di una condizione fisica tale da renderci non forti - questo non
basterebbe - ma addirittura “superforti”.
Il che vuol dire, se non proprio invincibili, almeno in grado di affrontare gli
affanni della vita.
Il risultato è un viaggio tra i ricordi e i
momenti più significativi della vita dell'autrice, un vero e proprio memoriale
raccontato attraverso l'arte del fumetto.
Il filo conduttore è il fitness, un’ossessione che gradualmente si trasforma
fino ad assumere i connotati della ricerca interiore, qualcosa di non dissimile
dall’introspezione di quei poeti citati nel libro dalla stessa Bechdel.
Lo sport e la cura del corpo si intrecciano così
con l'altra grande passione della Bechdel, quella per la parola, per il romanzo
e la poesia, elementi talmente significativi che le biografie di alcuni dei
suoi autori preferiti (Samuel Taylor, Margaret Fuller, ma anche Jack Kerouac e
il movimento beat) finiscono col diventare parte integrante della storia, autentici
numi tutelari ai quali l'autrice si affida durante le scalate in montagne, le
corse in bicicletta o gli esercizi casalinghi.
Sullo sfondo la storia recente degli Stati Uniti, con alcuni momenti salienti
come l'11 Settembre, gli scontri razziali e la pandemia da Covid-19, che
diventano a loro volta metafore della ricerca interiore che ha spinto la
Bechdel a realizzare il volume. Un'urgenza nata non solo dal bisogno di
raccontare se stessa, ma anche di offrire una visione del mondo contemporaneo,
con tutti i contrasti, le sfide e le insicurezze entrati prepotentemente nelle
nostre esistenze.
Lo stile della Bechdel è limpido, le sue
tavole non sono mai cupe, grazie anche alla scelta di una colorazione delicata
e luminosa e alla presenza di una ironia di fondo capace di strappare un
sorriso nonostante i temi affrontati siano spesso realmente dolorosi, come la
morte del padre e la malattia della madre.
Non mancano le riflessioni sulle difficoltÃ
generate dal suo orientamento sessuale, vissuto in quel contesto culturale a
cavallo degli anni '80 e '90 che metteva all'angolo non solo i sentimenti ma
anche le aspirazioni delle persone e che solo oggi sembra stia trovando il
legittimo riconoscimento anche dal punto di vista dei diritti civili (salvo,
purtroppo, alcune sacche di ottusa arretratezza culturale ancora da
scardinare).
Ma il tema principale del libro, la cui
storia si sviluppa in archi narrativi che hanno come riferimento temporale i
decenni vissuti dalla Bechdel (gli anni Settanta, Ottanta, Novanta e Duemila)
resta quella del viaggio introspettivo, vissuto attraverso l'ossessione per il
fitness e la ricerca di quella “superforza” del titolo che di fatto non ha
nulla a che vedere con la forza fisica in sé ma, piuttosto, con un'energia
spirituale da attivare attraverso lo sport e la cultura dei libri, con le
emozioni della poesia, veri “strumenti ginnici” attraverso cui costruire un
proprio equilibrio interiore e un migliore rapporto con gli altri.
LA
SINOSSI
I lettori che hanno
conosciuto Alison Bechdel leggendo Fun Home, un memoir nel quale scavava nel
passato della sua famiglia e si confrontava con l’omosessualità nascosta del
padre, saranno felicemente sorpresi di scoprire che l’identità di questa
autrice così profondamente letteraria non è legata solo agli scaffali di una
biblioteca, ma soprattutto ai tapis roulant di una palestra.
Alison Bechdel, infatti, è
da sempre ossessionata con l’attività fisica e negli anni si è lasciata
travolgere dalla moda del momento: dall’aerobica allo spinning, dalle arti
marziali allo yoga, non si è fatta mancare nulla. Eppure, ogni volta, non si è
mai sentita pienamente soddisfatta e ha capito che l’allenamento non basta.
Per ritrovare se stessi
occorre leggere le poesie di Samuel Taylor Coleridge, perdersi nei diari di
Dorothy Wordsworth, fare pace con Jack Kerouac e ammirare una pioniera del
femminismo come Margaret Fuller. E nelle parole di queste personalità , Bechdel
trova il senso profondo delle sue manie salutiste: la paura di non essere
accettata. Perché il segreto della forza sovrumana non sta negli addominali
scolpiti, ma nel nostro legame con gli altri.
L’AUTRICE
Alison Bechdel, americana, vive nel
Vermont. Icona della comunità LGBTQ+ e artista di culto del fumetto
underground, è diventata famosa in tutto il mondo grazie alla sua autobiografia
a fumetti Fun Home.
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