All’indomani del Freddie Mercury Tribute, anzi, letteralmente un istante dopo la conclusione della straordinaria performance di George Michael con la band, furono in tanti a pensare: ecco, lui sarebbe perfetto per prendere il posto di Freddie Mercury.
Sul palco di
Wembley quella sera di Aprile del 1992, George si impose sul resto del cast
con un’esibizione da brividi, non solo per la sua interpretazione di Somebody To Love, ma anche per ’39 e These Are The Days Of Our Lives (quest’ultima in duetto con Lisa Stansfield). I tre brani messi
assieme, nella loro diversità, sembrarono in qualche modo ripercorrere la
storia dei Queen e George si dimostro ben più che all’altezza. Tutti pensarono
che in quel quarto d’ora avesse fatto sue le canzoni, vestendole con il proprio
stile ma senza allontanarsi del tutto da ciò che avrebbe potuto fare lo stesso
Freddie.
In effetti da quel momento iniziarono a rincorrersi le
voci secondo cui i tre Queen avessero davvero fatto una qualche proposta all’ex
Wham! Chi ricorda le cronache di
quel periodo avrà forse memoria di qualche indiscrezione circolata all’epoca
secondo cui George avrebbe potuto addirittura contribuire al nuovo album a cui
Brian, Roger e John stavano lavorando, quello che sarebbe poi diventato Made In
Heaven.
Quella, infatti, era qualcosa di più di una semplice voce
di corridoio. Sappiamo infatti che George raggiunse davvero i Queen a Montreux
durante la lavorazione delle ultime canzoni lasciate da Freddie, ma poi nulla
andò oltre ad una semplice chiacchierata tra amici.
Naturalmente la storia recente dei Queen ci racconta di
come, salvo l’episodio estemporaneo post Tribute “Five Live”, i Queen abbiano deciso di percorrere altre soluzioni,
prima restando di fatto inattivi per un lungo periodo, salvo poi rimettersi in
gioco, prima con Paul Rodgers e poi con Adam Lambert. Ma nel frattempo l’idea
che George Michael sarebbe stato quello giusto ha continuato ad animare il
dibattito tra i fan ed è innegabile che in tanti hanno sperato che qualcosa
potesse davvero accadere, salvo poi doversi arrendere al destino.
Ma della possibilità di avere i Queen + George Michael è tornato a parlare di recente Roger Taylor in occasione della copiosa
intervista rilasciata assieme a Brian May al magazine Classic Rock. Il batterista, dopo aver confermato che la band ha
registrato qualcosa assieme ad Adam Lambert (potete leggere l’articolo QUI) ci
ha tenuto a precisare che l’ipotesi di unire le forze all’ex cantante degli
Wham! era in realtà destituita di fondamento.
Ecco le sue parole:
"Ricordo
di aver sentito quelle voci, ma non ci sarebbe andato bene. George non era
molto abituato a lavorare con una band dal vivo. Quando ha sentito il potere
che aveva alle spalle durante le prove, non poteva crederci. Pensava di essere
sul Concorde o qualcosa del genere."
Forse può apparire come una dichiarazione un po’
superficiale, con la quale il batterista intende allontanare l’argomento,
magari per difendere inconsciamente tutto quanto fatto dopo a nome Queen+.
Certo, resta il dubbio se lo stile di George si sarebbe davvero potuto
integrare con quello dei Queen. Immaginarlo alle prese con i brani più pop è
sicuramente più semplice che pensarlo mentre canta cose come Tie Your Mother
Down o Stone Col Crazy. Del resto, il problema rappresentato dai Queen per chi
vuole stare davanti a quel microfono è che occorre essere in grado di
cimentarsi con una gamma di generi e stili spesso in totale contraddizione l’uno
con l’altro. Una vera e propria corsa sulle montagne russe che solo la voce di
Freddie (ovviamente!) poteva affrontare regalando sempre delle meraviglie.
(Fonte: www.loudersound.com)