LUCA DE GENNARO: POP LIFE 1982-1986. I CINQUE ANNI D'ORO DELLA MUSICA. RIZZOLI LIZARD


Ho vissuto buona parte degli anni Ottanta attraverso i miei fratelli maggiori e la schiera di cugini che passavano ogni giorno per il nostro soggiorno, la stanza che ospitava il grande impianto stereo di mio padre. Nel 1986 avevo dieci anni e davanti agli occhi mi passavano vinili e cassette di ogni genere musicale possibile, dal rock alla fusion, dal pop italiano alla new wave. Un vero e proprio caleidoscopio sonoro sul quale ho potuto plasmare i miei gusti, ovviamente a partire dai Queen, divenuti istantaneamente la mia band preferita, l’amore che sarebbe durato nel tempo.

Se c’è una cosa che ho capito degli anni Ottanta è che, contrariamente alla superficialità che è stata sempre attribuita a quel decennio, si è trattato di un’epoca nella quale la creatività ha rappresentato un valore ancora oggi significativo e determinante per tutto quanto è venuto dopo, in ambito musica e non solo.

POP LIFE 1982-1986 – I CINQUE ANNI D’ORO DELLA MUSIC di LUCA DE GENNARO, pubblicato da RIZZOLI LIZARD è il libro che racconta le atmosfere, i colori, soprattutto i suoni di quella stagione delle nostre vite, puntando su quei cinque anni nei quali sembra essersi concentrata la massima manifestazione della creatività a tutti i possibili livelli.

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Luca De Gennaro è una delle voci radiofoniche più conosciute. Ma non solo. Ha scritto libri e articoli, ha condotto programmi per la televisione, ha aperto alcuni importanti concerti sia italiani che internazionali con il suo DJ set ed è anche un giornalista e un docente universitario. Soprattutto è un appassionato di musica, uno di quelli capaci di metterti addosso le vibrazioni giuste, quelle che accendono le emozioni e ti spingono ad ascoltare gli artisti con un orecchio più attento e versatile.

POP LIFE non è solo un saggio sulla storia della musica anni Ottanta, una sorta di raccolta delle biografie dei principali artisti e movimenti culturali dell’epoca. È anche uno scrigno dei ricordi. Le esperienze personali di De Gennaro si intersecano perfettamente con i concerti, le uscite discografiche, i musicisti che dal 1982 al 1986 hanno conquistato le classifiche e i gusti del pubblico. Non passava giorno che un nuovo cantante, un gruppo o un cambiamento radicale nella fruizione della musica non apparissero all’orizzonte, segnando un passaggio epocale, qualcosa che meritava di essere raccontato da chi quelle novità le ha vissute per davvero.

La storia raccontata nel libro non è solo quella personale dell’autore e non è nemmeno solamente quella degli anni Ottanta. È molto di più, perché racchiude l’atmosfera e l’esplosione di creatività che investì l’Europa e gli Stati Uniti portando alla ribalta artisti i cui nomi sono ancora oggi autentiche leggende. Ma c’è spazio anche per chi ha saputo regalare singole canzoni, quei classici “one shot” poi finiti nell’oblio ma che hanno comunque contribuito a definire uno stile, un’intera epoca.

David Bowie, i Wham! di George Michael, Whitney Houston, Michael Jackson, i Genesis, i Queen, De André, Zucchero, sono solo alcuni dei nomi presenti nel libro. De Gennaro ne racconta le biografie ma soprattutto i momenti di massimo successo e il contributo che con la loro musica hanno dato agli anni Ottanta, producendo album e singoli che in qualche modo, a volte in maniera del tutto inconsapevole, hanno segnato quei passaggi cruciali oltre i quali nulla è stato più lo stesso.

Si passa così dai grandi album pubblicati tra il 1982 e il 1986 ai cantanti e alle band che in quegli anni hanno fatto la loro comparsa sul mercato discografico internazionale o che, sopravvissuti ai decenni precedenti, hanno avuto la forza e la capacità di reinventarsi completamente, per stare al passo coi tempi e anche per anticipare le mode future.

Poi ci sono i concerti, i grandi happening internazionali e i traballanti show italiani, quelli in cui gli scontri tra il pubblico e le forze dell’ordine sembravano compresi nel prezzo del biglietto. Eventi diversi e a loro modo tutti fondamentali che l’autore racconta in qualità di testimone, sia dal punto di vista del fan che si guadagna a fatica un posto davanti al palco che dell’addetto stampa, libero di frequentare il backstage, incontrare i propri idoli, gettare uno sguardo su tutto quanto accade al di là del proverbiale sipario.

La raccolta di aneddoti è davvero enorme e a De Gennaro va il merito di saperli raccontare con leggerezza, portando il lettore ad accompagnarlo nelle proprie avventure, ridendo con lui per quanto vissuto e riflettendo sul senso di quelle incredibili esperienze a contatto con i grandi della musica.

Ma POP LIFE è anche un grande affresco che va ben oltre la musica. Tra le pagine del libro sono presenti numerosi riferimenti alle arti visive, soprattutto al cinema e alla televisione, con la nascita di MTV e poi di Video Music, il cui impatto è stato determinante per la trasformazione dei gusti del pubblico e delle scelte artistiche dei musicisti dell’epoca, a quel punto costretti a dare un’immagine alle proprie canzoni con quei videoclip entrati di diritto nella storia.

Elencare tutto quanto raccontato nelle oltre 300 pagine di POP LIFE è impossibile e sminuirebbe i contenuti stessi che, invece, meritano di essere scoperti capitolo dopo capitolo, come fosse un grande concerto, qualcosa in stile Live Aid sul cui palco si alternano le star che amiamo ancora oggi, quelle a cui sappiamo di dover tributare un enorme grazie per le canzoni, gli show, anche per le piccole e grandi follie che ne hanno caratterizzato l’esistenza.

Da lettori e da appassionati di musica un grazie lo dobbiamo anche a Luca De Gennaro che con competenza e passione ha voluto creare questo scrigno dei ricordi con la complicità della Rizzoli Lizard. Lo ha fatto con uno stile impeccabile, da autentico narratore capace di ammaliare chi lo ascolta, replicando su carta ciò che da anni sa raccontare con la propria voce alla radio. Soprattutto mettendo in ogni capitolo la generosità tipica di chi ha voglia di condividere i dischi della propria vita, un po’ come si faceva proprio negli anni Ottanta quando, tornati dal negozio di dischi, scartavano gli ultimi vinili arrivati e ci mettevamo di fronte al giradischi, col fiato sospeso mentre la puntina calava sul primo solco, consapevoli che una nuova magia era pronta a farci sognare.

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