L’Oscuro Caso delle Luci di Roccaverde di Claudio Vastano, Dunwich Edizioni

 


Indossa un impermeabile che ricorda quello del Tenente Colombo, anche nelle macchie di unto. La sua fidanzata lo odio e la futura suocera vorrebbe accopparlo ogni volta che passa a prendere la figlia. Per assistente ha il suo scalcagnato coinquilino, un ex psicologo perennemente depresso. Il suo nome è Casper Pestalozzi, di mestiere fa l’investigatore privato ed è unico nel suo genere.


L’OSCURO CASO DELLE LUCI DI ROCCAVERDE, pubblicato nel 2018 dalla DUNWICH EDIZIONI è una splendida scoperta, forse perché non è facile imbattersi in un giallo contemporaneo capace di mantenere fede al canone imprescindibile del genere, ovvero possedere una trama credibile e, allo stesso tempo, proporre qualcosa di diverso dal solito.

CLAUDIO VASTANO (nato a Lucca, di professione consulente scientifico) è riuscito nell’impresa creando un personaggio bizzarro e unico (pur traendo ispirazione da molti dei suoi predecessori, sia di carta che di celluloide) e, soprattutto, divertente. Perché con i libri di Vastano si ride, talvolta talmente forte da non poter fare a meno di interrompere la lettura per asciugarsi le lacrime. E si resta anche affascinati dal mistero al centro della trama.

Roccaverde è un piccolo paese abbarbicato tra le montagne toscane, simile ai tanti abitati sorti in epoca medievale attorno ad un castello, oggi luogo abbandonato e infestato da una natura lussureggiante. Un paese di per sé anonimo, se non fosse anche la sede di un Osservatorio Astronomico al centro di un fenomeno inspiegabile: misteriose luci colorate che quasi ogni notte illuminano la montagna sotto forma di sfere, di solito innocue. Almeno finché uno scienziato non viene trovato morto, orribilmente trucidato da quelle che tutti in paese conoscono come le misteriose luci di Roccaverde.

Proprio la scelta del sinistro fenomeno è il primo colpo di genio adottato da Vastano, che attinge a piene mani da una delle storie che alimentano da anni infinite speculazioni a cavallo tra scienza e ufologia: quella delle luci di Hessdalen, che prende il nome dalla località norvegese in cui è stato osservato per la prima volta ben trent’anni fa. Vastano “trasporta” le luci nell’immaginaria località di Roccaverde, dando così alla trama una certa dose di credibilità nostrana, oltre che di fitto mistero.

Ma a farla da padrone è lo stile dell’autore, capace di raccontare una storia classicamente gialla con i toni altrettanto tipici della commedia. Come detto, con L’OSCURO CASO DELLE LUCI DI ROCCAVERDE si ride tanto ma si resta anche conquistati dal mistero da risolvere, dal congegno investigativo che vede al centro dell’azione Casper Pestalozzi e i suoi improbabili compagni di viaggio.

Le battute sono costanti ed efficaci e conferiscono alla trama un tono unico che nulla toglie alla sensazione di essere al cospetto di qualcosa di realmente misterioso, forse addirittura soprannaturale e terribilmente letale. Una storia che diverte e lascia col fiato sospeso fino all’inevitabile soluzione, quella che trasforma il romanzo in un autentico giallo con l’investigatore di turno che, a discapito del tono ironico e strampalato, si rivela un sopraffino indagatore, complici le conoscenze in campo scientifico dello stesso Vastano.

Una lettura consigliata a tutti gli amanti dei gialli classici, che sono alla ricerca di qualcosa di diverso nel magma dell’enorme profusione di gialli, thriller e noir che ormai abbondano in libreria, talvolta senza che la qualità e l’inventiva siano realmente al centro del progetto editoriale.

Da parte sua la DUNWICH EDIOZIONI tiene fede al proprio nome, mutuato da una delle storie più famose scritte da H.P. Lovecraft, e offre un catalogo davvero interessante dedicato alla letteratura fantastica, di cui il romanzo di Vastano è uno dei migliori esemplari.

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