Anch’io, come credo sia capitato a molti, ho conosciuto Ezio Bosso grazie alla sua partecipazione al Festival di Sanremo del 2016. Prima di allora non avevo mai sentito parlare di questo magnifico artista, né conoscevo la sua musica.
In quell’occasione a colpirmi non fu tanto la sua
condizione fisica, che pure era predominante per un mero fatto estetico ma,
piuttosto, la sua enorme energia positiva e la passione per la musica e la
condivisione delle emozioni che ne derivano.
Ed è proprio questo il punto di partenza e anche il tema
portante della bella biografia pubblicata da DIARKOS EDITORE che SALVATORE
COCCOLUTO ha dedicato al musicista scomparso nel Maggio del 2020.
Indubbiamente sarebbe stato più semplice e d’effetto
scrivere della malattia che ha afflitto Bosso per lungo tempo e di tutte le
traversie che ne hanno condizionato gli ultimi anni di vita. Ma un libro del
genere avrebbe finito col tradire lo spirito stesso di un artista che, pur non
avendo mai fatto mistero della propria malattia, ha sempre impedito che la
sofferenza prevalesse sul bisogno di fare musica e di condividerla con gli
altri.
Per questo il titolo della biografia è già di per sé una
dichiarazione d’intenti sincera e autentica. LA MUSICA SI FA INSIEME è di fatto un vero e proprio manifesto che
descrive perfettamente Ezio Bosso come musicista e anche come essere umano.
In effetti ciò che traspare dalla lettura del libro è
proprio l’impossibilità di separare l’uomo dall’artista. In Ezio Bosso non c’è
mai stata finzione, nessuna forma di costruzione di un personaggio che dovesse nascondere
la persona, come capita ai tanti musicisti che scelgono di essere altro da sé.
Come raccontato nel libro, Ezio Bosso è sempre stato se
stesso, qualunque fosse il progetto al quale si dedicava. Soprattutto ha sempre
messo al centro del suo mondo la condivisione e l’interazione, sia con altri
artisti che con il pubblico, in un continuo scambio di energia ed emozioni che
sul palco di Sanremo ha forse avuto la sua manifestazione più significativa, ma
certamente non l’unica.
Il libro di Coccoluto, pur non essendo una biografia ufficiale,
è assolutamente rispettosa e frutto di un lavoro di ricerca delle fonti,
costantemente riportate alla fine di ogni capitolo. A colpire, come detto, è la
scelta dell’autore di lasciare la malattia sullo sfondo della narrazione, così
come molti degli aspetti più intimi e personali che lo stesso Ezio Bosso ha
sempre voluto preservare. Il risultato è che a prevalere sono soprattutto le
esperienze artistiche e l’evoluzione del suo modo di intendere il senso stesso
del fare musica.
Per rendere il racconto ancora più efficace, Coccoluto ha
scelto di inserire anche alcune brevi interviste rilasciate da chi Bosso lo ha
conosciuto ancora prima della ribalta sanremese. Si scoprono così i suoi esordi
come musicista negli Statuto, gloriosa band anni Ottanta, e le successive
esperienze che lo hanno visto accanto a grandi musicisti o autore di colonne
sonore per il cinema. Il tutto sempre sottolineato dal “Bosso pensiero”, perché
lo scopo di Coccoluto è quello di raccontare al lettore la filosofia con la
quale Ezio si approcciava alla musica e, quindi, anche alla vita, in un
percorso artistico ed emotivo che emoziona e conquista.
La lettura è piacevole anche grazie allo stile
dell’autore, un narratore capace di raccontare la vita di Bosso con semplicitÃ
ma anche con un senso di profonda umanità e di sincero affetto per il
protagonista del libro. Ed è forse questo l’elemento più significativo di
questa biografia. Scrivere la storia di personaggi famosi non è mai un’impresa
semplice. Oltre alla necessità di individuare le giuste fonti, il rischio di
cedere alla tentazione di scandagliare gli aspetti più controversi è sempre
alto, così come quello di puntare sulla propria visione personale a discapito dei
fatti.
Sono molte le biografie che soprattutto in campo musicale
(un settore dell’editoria italiana che solo negli ultimi anni sta godendo di
una svolta nuova e interessante) alla fine si rivelano essere un insieme di
opinioni personali dell’autore, talmente distanti dal personaggio da far
infuriare il lettore, specie quando quest’ultimo è anche un fan.
Ma non è questo il caso. LA MUSICA SI FA INSIEME è una biografia sincera e “pulita”, ideale soprattutto
per chi non conosce la carriera di Ezio Bosso e vuole approfondirla assieme ad
alcuni degli aspetti umani più significativi, quelli sui quali lo stesso Bosso
ha sempre puntato e che lo rendono una figura realmente luminosa e da non
dimenticare.
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