Alle case discografiche il Natale è sempre piaciuto. È il periodo commercialmente più prolifico dell’anno, quello in cui le vendite di dischi aumentano vertiginosamente perché, diciamocela tutta, quando non sai proprio che cosa regalare a un parente o ad un amico (o magari a te stesso) non c’è niente di meglio di un disco.
Le canzoni natalizie in particolare hanno sempre riscosso grandissimo successo, diventando in molti casi degli autentici standard capaci di rimpinguare le casse degli artisti e delle etichette discografiche. Se avete letto l’autobiografia del manager Bryan Morrison (2020, EPC Editore) saprete quanto sia importante riuscire a piazzare in classifica una canzone di Natale firmata da un artista pop. In quel caso per Morrison la gallina dalle uova d’oro furono gli Wham con Last Christmas, ma di esempi se ne potrebbero fare a decine.
LEGGI LA RECENSIONE DI HAVE A CIGAR DI BRIAN MORRISON
Anche i Queen non sono riusciti a sfuggire a questa logica, con la EMI che soprattutto negli anni ’80 ha sempre pressato la band affinché entrasse in studio a registrare una strenna musicale. È probabile che a Freddie e soci la cosa non interessasse poi molto o forse era solo una questione di ispirazione. Del resto del Natale si era già occupato Roger Taylor con Magic Is Loose da Strange Frontier, suo secondo album solista uscito proprio nel 1984.
E, proprio nel 1984, finalmente i Queen si convincono che sia giunto il momento di scrivere una canzone natalizie…nel pieno dell’estate!
Dopo la pubblicazione di The Works nel Febbraio di quell’anno, i preparativi per il tour che sarebbe
iniziato ad Agosto e gli impegni solisti di Freddie Mercury per il suo Mr
Bad Guy, toccò a Brian May e Roger
Taylor assumersi l’onere di preparare un singolo natalizio nel pieno della
calura estiva, unico momento di quell’anno in cui sarebbe stato possibile lavorare
a qualcosa di nuovo.
I due, piuttosto che
mettersi a lavoro congiuntamente su una stessa canzone, decisero di pensare
separatamente a qualcosa che sarebbe poi stata proposta al resto della band. Brian da parte sua compose I Dream Of Christmas, mentre la penna di Roger diede vita a Thanks God It’s Christmas.
La scelta come sappiamo
cadde su quest’ultima, sebbene musicalmente fosse forse la più lontana dallo
stile dei Queen (ma più adatta al genere musicale in voga all’epoca).
Curiosamente poi è una canzone che non contiene né una batteria vera (il ritmo
è dato da un loop al sintetizzatore) né un assolo di chitarra, nonostante alla
versione definitiva ci abbiano lavorato un batterista e un chitarrista, con
John e Freddie che di fatto si limitarono ad aggiungere il loro contributo.
Freddie in particolare incise la sua traccia vocale a Monaco, dove era
impegnato a registrare Mr Bad Guy, mentre il resto della band si trovava a
Londra.
I
Dream Of Christmas tuttavia non finì del tutto chiusa in un
cassetto. Freddie infatti registrò la
sua versione (al momento gelosamente custodita negli archivi dei Queen
presidiati da Greg Brooks) nell’ipotesi che alla fine potesse essere il
pezzo giusto da pubblicare. In seguito, quando la scelta ricadde su Thanks God
It’s Christmas, Brian ne incise una nuova versione assieme a John Deacon e soprattutto
ad Anita Dobson, futura moglie del
chitarrista. Il brano è contenuto nell’album Talking Of Love del 1988 assieme ad un’altra canzone inizialmente
scartata dai Queen, Let Me In (Your
Heart Again), poi pubblicava nella raccolta Queen Forever.
Nel frattempo la versione
definitiva di Thanks God It’s Christmas
venne pubblicata il 26 Novembre del 1984
e, pur non facendo parte di The Works, il singolo venne diffuso con un
fortissimo legame a quell’album, a partire dalla copertina, del tutto priva di
qualsiasi riferimento natalizio (a parte il titolo) e con due pezzi tratti dall’album
come b-sides (Man On The Prowl e Keep Passing The Open Windows).
Il singolo tuttavia non ebbe
il clamoroso successo che la band e soprattutto la EMI si sarebbero aspettati,
complice forse anche la mancata realizzazione di un videoclip, elemento
essenziale all’epoca per la promozione di una canzone. Nel Regno Unito, ad
esempio, arrancò non oltre la 21esima posizione per poi gradualmente sparire
del tutto.
Eppure nel tempo,
soprattutto grazie ai fan che hanno sempre amato il brano, Thanks God It’s
Christmas è diventata un classico radiofonico. Provate ad accendere la vostra radio
in questi giorni, state pur certi che riuscirete ad ascoltarla nella
programmazione di qualsiasi emittente.
Lo scorso anno poi è
finalmente arrivato anche un video,
realizzato in animazione da Justin Moon
per la regia di Drew Gleason. Basato
sulle idee suggerite da Brian e Roger, il corto è una sorta di rappresentazione
di ciò che dovrebbe essere davvero il Natale, un momento in cui ognuno di noi
si prende cura del prossimo.