Questa è una storia che forse pochi conoscono e che ha raccontato Jimmy Page dal suo profilo Instagram. E’ il racconto di una performance del 1996 che lo vide protagonista assieme al suo sodale Robert Plant e al nostro Roger Taylor sulle note del brano Rock’n’Roll.
Nel 1996 naturalmente non esistevano più né i Queen, per quanti reduci dalla pubblicazione di Made In Heaven l’anno precedente, che i Led Zeppelin, la cui storia si era già conclusa da tempo.
L’occasione di riunione i tre
leggendari musicisti sullo stesso palco arrivò grazie ad una premiazione
organizzata dalla rete televisiva Channel
5, con Page e Plant chiamati a ritirare un premio alla carriera.
Tuttavia l’evento principale
della serata doveva essere l’esibizione dei Los Del Rio, duo all’epoca famoso in tutto il mondo con il brano Macarena (lo ricorderete e lo avrete
sicuramente ballato anche voi in mille occasioni). Solo che i due dovettero
dare forfait a causa di un’improvvisa laringite. Risultato, Channel 5 chiese ai
due ex Led Zeppelin di salvare lo show e suonare al posto dei Los Del Rio.
Per mettere assieme una band
estemporanea, creata per l’occasione, Page e Plant chiamarono al basso Remo Fernandes (musicista indiano da
noi pressoché sconosciuto) e Roger
Taylor, presente alla serata per ritirare un premio in memoria di Freddie
Mercury. L’idea era di suonare in playback Rock’n’Roll
(canzone dei Led Zeppelin che peraltro Roger ha spesso cantato nelle sue
esibizioni soliste).
Le prove in vista dell’esibizione
andarono bene, del resto c’era solo da mimare un pezzo che tutti conoscevano. I
problemi tuttavia si verificarono durante lo show davanti alle telecamere.
Fernandes infatti iniziò a dimenarsi sul palco, preda di un vero e proprio
raptus, accentuando così l’effetto straniante tipico di una performance in
playback.
Non riusciva a smettere di
muoversi, ha raccontate Page, e così facendo ha resa l’esibizione ancora più
una pantomima di quanto già non
fosse. Ma alla fine, ha concluso il chitarrista, è
stato davvero bello far parte dello spettacolo.
E di certo è stata anche l’occasione per ammirare dei grandi musicisti e,
nonostante fosse tutto in playback, il risultato merita di essere rivisto
ancora oggi.
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