Quando il cinema ha rifiutato la musica dei Queen

Il legame tra la musica dei Queen e il cinema è fortissimo e nasce da molto prima che il biopic Bohemian Rhapsody diventasse un vero e proprio fenomeno. Se consideriamo Flash Gordon, Highlander e la quantità pressoché infinita di film e serie tv in cui compaiono brani come Don’t Stop Me Now, We Are The Champions o Crazy Little Thing Called Love, allora possiamo ben dire che i Queen sono la band più cinematografica di sempre.

Esistono tuttavia un paio di casi (ma, a onor del vero, potrebbero essere anche molti di più) in cui le canzoni della band o i pezzi solisti sono stati scartati, spesso per ragioni rimaste oscure.

Il caso più famoso è quello di Keep Passing The Open Windows. La canzone, scritta da Freddie Mercury e pubblicata su The Works (1984) era stata inizialmente pensata per la colonna sonora del film Hotel New Hampshire, tratto dall’omonimo romanzo di John Irving. Il legame tra il brano e la pellicola è talmente palese che il titolo non è altro che una delle frasi ricorrenti pronunciate da uno dei protagonisti.

A proporre a Freddie la realizzazione del brano fu Jim Beach che, oltre che manager dei Queen era anche uno dei produttori della pellicola. Tuttavia questioni di budget spinsero la produzione a rinunciare al brano, optando per una colonna sonora a basso costo, tutta basata sulla musica classica.


Meno conosciuto invece il caso di Another World, il brano scritto da Brian May e divenuto la titletrack del suo secondo album solista. È una storia che non conoscevo e per la quale devo ringraziare Davide DE (su Facebook), mentre per le fonti mi sono avvalso di quella meravigliosa miniera di informazioni che è la Biografia Definitiva di Georg Purvis (lo stesso del sito Queenpedia), ma anche di Giuseppe Centineo (sempre su Facebook) che mi ha fornito un link utile a questo articolo.

In questo caso siamo nel 1998 e, come ha raccontato lo stesso Brian, venne contattato dal regista e sceneggiatore Peter Howitt alle prese con la scrittura di un nuovo film, Sliding Doors, che sarebbe poi diventata una delle commedie inglesi di maggior successo di quel periodo. I due si conoscevano da tempo e fu Howitt a proporre al chitarrista dei Queen la scrittura di una canzone che raccontasse il tema portante del film, ovvero come le occasioni che ci capitano nella vita possono condizionare il nostro futuro a seconda se le cogliamo o se ce le facciamo sfuggire.


Brian non perse tempo e compose Another World letteralmente in un giorno, un po’ come gli era già capitato di fare per Who Wants To Live Forever all’epoca di Highlader. Howitt, appena ascoltato il demo, si dichiarò entusiasta del risultato, esclamando “è esattamente quello che ci serve”. E poi…più nulla. Howitt fu costretto a rinunciare alla canzone a causa della partecipazione alla produzione del film di una casa discografica diversa da quella per cui incideva Brian. Così passarono i mesi, il film arrivò al cinema e la storia di Another World cambiò radicalmente diventando semplicemente una nuova canzone solista del chitarrista dei Queen.