New Horizons. Si intitola così il nuovo singolo di Brian May.
Uscirà tra pochi giorni, il 1° gennaio 2019 e celebra l’omonima sonda della
NASA che proprio all’alba del nuovo anno incontrerà Ultima Thule, il corpo
celeste appartenente alla fascia di Kuiper Belt verso cui è diretta dopo un
viaggio iniziato ben 13 anni fa.
New Horizons è il primo
brano interamente solista che Brian realizza in oltre due decenni, a parte
quelli scritti con Kerry Ellis. In questo caso ha collaborato con Don Black, paroliere
inglese già autore di testi per Quincy Jones, Michael Jackson e Andrew Lloyd
Webber e sarà presentato in anteprima mondiale dal quartier generale del
controllo NASA, nel Maryland, all’alba di martedì 1° gennaio nel momento esatto
in cui la sonda incrocerà Ultima Thule.
Il
brano è quindi un vero e proprio tributo personale pensato da Brian May nell’ultimo
mese per la missione della NASA. La sonda è destinata a passare alla storia
perché sorvolerà l’oggetto spaziale più distante dalla Terra che sia mai stato
raggiunto, ben oltre Plutone. Ma naturalmente non è un omaggio a caso, visto
che Brian, in qualità di astrofisico ed esperto di fotografia stereoscopica,
nel recente passato ha collaborato attivamente con l’ente spaziale americano.
Per l’occasione, il chitarrista in veste di scienziato e collaboratore esterno,
sarà tra i presenti presso la base operativa della NASA per assistere allo
storico evento. Sarà la seconda volta dopo la sua partecipazione al
passaggio della sonda Horizon nel 2015 nell’orbita di Plutone, del quale lo
stesso chitarrista realizzò poi, sulla base dei dati acquisiti dalla NASA, la
prima immagine stereoscopica del planetoide.
"Meraviglie
senza limiti
In un cielo infinito
Non potremmo mai raggiungerli
Ecco perché dobbiamo provare "
La traccia che
potremo ascoltare all’alba del nuovo anno (e che conterrà anche una parte
vocale di Stephen Hawking, grande amico di Brian e già presente in un paio di
brani dei Pink Floyd) verrà rilasciata in digital download sulle maggiori
piattaforme nella versione denominata “Ultima Thule mix”. Oltre che a rendere
il giusto omaggio all’impresa della NASA, New Horizons, in un senso più ampio, è
un vero e proprio inno allo spirito di esplorazione del genere umano, destinato
a raggiungere mete sempre più lontane nell'Universo. Nel comunicato stampa
diffuso poche ore fa, Brian ha spiegato:
“Questo
progetto mi ha dato energia in un modo nuovo. Per me,
è stata una sfida eccitante portare insieme due aspetti della mia vita: l'astronomia
e la musica. E' stato Alan Stern, il Project Instigator di questa
straordinaria missione NASA, ad avermi lanciato il guanto di sfida per la
realizzazione di questa canzone, lo scorso maggio. Mi ha chiesto se avrei
potuto trovare un tema musicale per Ultima Thule che potesse essere riprodotto
mentre la sonda New Horizons raggiungeva la propria destinazione. Sono
stato ispirato dall'idea che questo è il corpo celeste più lontano che la mano
dell'uomo ha mai raggiunto. Sarà di gran lunga l'oggetto più distante che
abbiamo mai visto da vicino, attraverso le immagini che la navicella spaziale invierà
sulla Terra. Per me, incarna l'incessante desiderio dello spirito
umano di comprendere l'universo che abitiamo. Tutti coloro che hanno
dedicato così tanta energia a questa missione sin dal suo lancio nel gennaio del
2006 sentiranno di trovarsi letteralmente all’iterno di quel piccolo ma
intrepido veicolo - della grandezza di un pianoforte a coda - mentre raggiunge
un altro spettacolare incontro ravvicinato. E attraverso gli 'occhi' del
veicolo cominceremo a imparare, per la prima volta, come è fatto con un oggetto
della fascia di Kuiper (regione del Sistema Solare che si estende a partire dall’orbita
di Nettuno, ndr). E raccoglieremo preziosi indizi su come è nato il nostro
sistema solare.”
Nei giorni scorsi Brian
ha stuzzicato la curiosità dei fan pubblicando sul suo account Instagram
(@brianmayforreal) alcuni frammenti della traccia con relativo videoclip della New
Horizons. Queste prime due anteprime, anche se brevissime, hanno
totalizzato in poco tempo ben 200 mila visualizzazioni. Una terza parte, prima
del lancio ufficiale del brano, sarà diffusa a breve. Ecco
nell’attesa i dettagli del brano.
New Horizons
Written & composed by: Brian May and Don Black
Featuring Stephen Hawking, with kind permission of the Estate of Stephen Hawking (una scelta quest ache ricorda i due brani pubblicati dai Pink Floyd nell’era Division Bell e Endless River)
Drums: John Miceli (già nei Blue Oyster Cult e nei Rainbow, oltre che collaborator di lungo corso di Meat Loaf)
Produced by Brian May
Co-produced and engineered by Justin Shirley-Smith and Kris Fredriksson
Recorded and mixed at Allerton Hill Studios, England
Additional engineering by John Miceli
P. 2019 Duck Productions Ltd
Written & composed by: Brian May and Don Black
Featuring Stephen Hawking, with kind permission of the Estate of Stephen Hawking (una scelta quest ache ricorda i due brani pubblicati dai Pink Floyd nell’era Division Bell e Endless River)
Drums: John Miceli (già nei Blue Oyster Cult e nei Rainbow, oltre che collaborator di lungo corso di Meat Loaf)
Produced by Brian May
Co-produced and engineered by Justin Shirley-Smith and Kris Fredriksson
Recorded and mixed at Allerton Hill Studios, England
Additional engineering by John Miceli
P. 2019 Duck Productions Ltd
(Fonte: www.queenonline.com - www.brianmay.com)
Inutile
dire quindi che ci aspetta un Capodanno davvero speciale. Le stelle ci attendono con gli occhi puntati verso il cielo più profondo. Le orecchie e i cuori invece saranno sintonizzati sulle nuove meravigliose note che Brian è pronto a regalarci. L'esplorazione spaziale sta entrando in una nuova era. La colonna sonora è quella giusta per rendere il momento ancora più straordinario.