Erano tutti visibilmente emozionati, forse addirittura
sopraffatti da ciò che li attendeva, prima fuori e poi dentro, la SSE Wembley
Arena. Ma le grandi feste talvolta possono far girare la testa ancora prima di
darci dentro con qualche drink di troppo. Se poi ti trovi a pochi passi dallo
stadio di Wembley e sai che a breve sarai giudicato per come hai raccontato una
delle storie musicali più importanti di sempre, allora non c’è da stupirsi se
le gambe tremano e le parole sfuggono via troppo rapide.
Sono apparsi così ieri sera Brian May, Roger Taylor, Rami
Malek e il cast di Bohemian Rhapsody. L’arena, vestita a festa per accogliere
la prima di un’opera attesissima in tutto il mondo, ha accolto tutti coloro che
hanno contribuito alla realizzazione del film e un pubblico di circa 6.000
persone, tra vip e gente comune, oltre che uno stuolo di giornalisti e
fotografi pronti a raccontare l’evento.
La passerella, quella che comunemente viene chiamata red
carpet, è stata l’occasione per vedere da vicino i volti di due musicisti
straordinari e di un gruppo di attori improvvisamente catapultati
rispettivamente in realtà diverse tra loro e stranamente convergenti. Da un
lato i due Queen, sospinti verso il mondo del cinema in un modo mai provato
prima. Dall’altro Rami e soci, per una serata trasformati in autentiche
rockstar.
Le parole affidate alla stampa sono state di circostanza
certo, ma pure assai emozionate. Rami in particolare è apparso preda di grande
energia nervosa, sia prima che dopo la proiezione del film, così come Joe
Mazzello che si è anche esibito nel classico “saltello da fermo” di John Deacon
mentre suona il basso. Più composti Gwilym Lee e Ben Hardy, mentre Lucy Boynton
ha colpito soprattutto per l’estrema bellezza che, di questo passo, Hollywood
non potrà ancora ignorare per molto coinvolgendola in altri progetti.
Brian May come sempre si è fatto portavoce dell’iniziativa,
spiegando da un lato i contenuti del biopic, dall’altro sottolineando come il
film vada guardato non come documentario ma, piuttosto, alla stregua di un
grande dipinto che vuole rendere omaggio alla vita di Freddie Mercury,
lasciando quindi un certo margine interpretativo allo stile e alla sensibilitÃ
del pittore. Non un mettere le mani avanti il suo, quanto piuttosto la
necessità di disinnescare la critica forse più ovvia al film, ovvero l’impossibilitÃ
di essere didascalicamente aderente alla realtà dei fatti narrati (circostanza
questa poi riscontrata durante la visione).
Ben più laconico Roger Taylor (accompagnato dalla sempre
splendida moglie Sarina Potgieter e dai figli) che si è limitato a ricordare
quale lungo viaggio sia stato il processo che ha portato alla realizzazione del
film e ringraziando tutti i presenti per esserci.
Durante il giro di interviste, i volti noti passati davanti
alle telecamere non sono mancati. C’erano, ad esempio, i Darkness di Rufus
Tiger Taylor, Mike Myers (che nel film ha pure una parte) e l’attore Jesse
Williams di Grey’s Anatomy, oltre a qualche volto amico come Kerry Ellis
assieme al marito, Spike Edney, Kashmira Bulsara (forse la presenza più significativa) con il figlio. A poche ore dalla premiere c’è
ancora bisogno di scandagliare foto e filmati per riconoscere i tanti
personaggi famosi presenti all’evento.
Conclusa la passerella di rito, le star hanno guadagnato
rapidamente i propri posti in prima fila per dare inizio alla proiezione. La
SSE Wembley Arena era completamente sold-out e animata dalle canzoni dei Queen
che hanno offerto il giusto diversivo in attesa della 20th Century Fox Fanfare
che ha segnato poi il momento tanto atteso.
Dopo il film, ammirato dal pubblico che non ha lesinato di
accompagnare i brani presenti cantandoli assieme a Rami/Freddie, si è svolta la
breve cerimonia di chiusura, con il cast radunato sul palco per ricevere la
meritata ovazione. L’arena ha così risuonato degli applausi di chi,
convintamente, ha voluto celebrare il film appena visto. Non sono mancate
ovviamente le ovazioni per Brian e Roger e, soprattutto, per quel Freddie
Mercury che ancora una volta, in quel modo assolutamente magico che abbiamo
ormai imparato a conoscere, ieri sera era proprio lì, non solo sullo schermo
grazie all’interpretazione di Rami Malek, ma anche tra la gente grazie alla sua
straordinaria arte.
In attesa di raccontare il film nei dettagli, se vogliamo
chiederci cosa sia successo ieri con l’inizio della grande corsa di Bohemian
Rhapsody, la risposta è semplice e ci riporta alle parole pronunciate da Brian
May proprio sul palco di Wembley nell’Aprile del 1992: “Siamo qui per celebrare
la vita, il lavoro e i sogni dell’unico e solo Freddie Mercury”.
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