Per essere un vecchio dio
rock, Brian May è sorprendentemente morbido e delicato. La sua voce
è soporifera, il suo modo di parlare lento e misurato, qualcosa di
adatto alla lettura di storie della buonanotte, o per le segreterie
che annunciano le previsioni di consegna dei pacchi. O forse è
perfetta per cantare delle dolci ballate dedicate ad una delle sue
innumerevoli passioni: i tassi, l'astrofisica, la fotografia
stereoscopica, Sir Patrick Moore, il mondo dei vegetariani, senza
dimenticare la sua seconda moglie da 15 anni, l'attrice Anita Dobson.
“Lei è semplicemente
eccezionale, e così organizzata!” dice della moglie. In questo
momento, però, sta spiegando - molto educatamente, e senza alzare la
voce, perché oltre ad essere la leggenda del rock con la parlata più
bella del mondo, è anche impegnato sul fronte politico e non nega la
sua avversione per il Primo Ministro inglese David Cameron, che
semplicemente detesta. Si sono incontrati una volta, brevemente, nei
corridoi del Parlamento, quando Brian ha preso parte ad un dibattito
sul tema dell'abbattimento dei tassi.
“E' molto affabile.
Molto affascinante. Si fermò e mi disse: 'Oh, ciao Brian, non
preoccuparti per i tassi, andrà tutto bene'. Ovviamente le cose sono
andate diversamente. Per me Cameron è un pilastro della politica
nazionale del tutto sbagliato: ama i privilegi, è elitario, non ha
nessuna empatia. considera la Gran Bretagna come una sorta di feudo.
Questo è il genere di cose che vogliamo cambiare.”
Quando Brian parla al
prulare si riferisce ai suoi colleghi di Common Decency, un progetto
volto ad una sorta di rivoluzione politica che il chitarrista ha
lanciato il mese scorso, il cui slogan è: “Hai una sola voce - un
voto – usalo”. Giusto per essere chiari, non è un partito
politico e, anche se ci sono state voci, Brian non è in procinto di
candidarsi per il Parlamento. “E' qualcosa che mi avrebbe limitato.
Ci sono troppe cose che devo fare”. In realtà Common Decency è
una campagna volta ad abbattere quella parte della politica egoista e
corrotta per sostituirla con gente “decente”, dotata di un
pensiero indipendentemente dal partito di appartenenza
“Vogliamo solo persone
buone, parlamentari coraggiosi che hanno il coraggio di seguire la
propria coscienza . Una rarità nel Parlamento in questi giorni”
Il suo piano è quello di
stimolare i 18 milioni di elettori (il 38% dell'elettorato inglese)
che non si è preoccupato di votare alle ultime elezioni di tornare
alle urne non per votare un partito, ma per il candidato che pensano
sia più decente, compresi anche gli esponenti di partiti come l'Ukip
(di estrema destra) se si tratta di politici davvero “decenti”.
“Voglio che la gente
voti per questo tipo di candidati, in modo da fermare una volta per
tutte i gatti grassi che abitano la politica.”
I suoi strumenti sono una
grande iniezione di finanze di tasca propria, un grafico a torta che
illustra come gli inglesi hanno votato alle ultime elezioni e uno
slogan che accompagna i dati: “Nessun posto è sicuro, nessun voto
è sprecato”. Brian ha 67 anni e come chitarrista dei Queen è
anche straordinariamente ricco con un valore stimato del suo
patrimonio pari a £ 75.000.000. Poteva tranquillamente passare il
suo tempo steso su un lettino di qualche spiaggia delle Barbados,
sorseggiando un cocktail a base di vodka con Anita. O magari giocare
a golf con i suoi vicini di casa a Londra, i musicisti Robbie
Williams e Jimmy Page. Invece no, è un maniaco del lavoro. Se non è
impegnato con la lotta per il cambiamento del panorama politico
inglese, allora si dedica alla campagna peri diritti degli animali
(possiede una riserva naturale in Dorset). O, ancora, è in tour con
il batterista Roger Taylor e il cantante Adam Lambert. Oppure
realizza cortometraggi, lavora al biopic su Freddie Mercyry con
l'attore Ben Whishaw. Ma può anche dedicarsi alla sua passione per
l'astronomia (ha un dottorato in astrofisica), o spuntare sul tetto
di Buckingham Palace ed esibirsi dal vivo per l'altra Regina del
Golden Jubilee. Come dice lui stesso: “Io non sono molto bravo a
rilassarmi” .Va a letto alle 4 o alle 5 del mattino, ma non perché
è in giro a festeggiare con Mick Jagger, ma perché risponde alle
mail, scrive, registra per il suo canale Youtube e molto altro
ancora.
“Mi sento ossessionato.
Sono un perfezionista” ma sua moglie Anita non gli ha mai urlato
“Per carità , vuoi venire a dormire?”. Spiega Brian a proposito
del rapporto con la moglie: “Penso di aver sentito mormorii in tal
senso, ma lei è meravigliosa”.
L'attivismo politico per
Brian è arrivata tardi. E' cresciuto come figlio unico in una
famiglia modesta politicamente conservatrice. Ha avuto poco tempo per
la politica quando era studente e ancora meno da musicista. Ha
iniziato ad occuparsi di politica quando si è dedicato alle
campagnae contro la crudeltà sugli animali:
“Più vedo come
funziona il Parlamento e maggiore è la voglia di sbattere la testa
contro il muro”. La sua campagna Common Decency è il risultato di
un sogno ricorrente. “Cose come la disuguaglianza, l'ingiustizia e
la crudeltà mi hanno profondamente sconvolto. Sapevo che dovevo fare
qualcosa. Abbiamo solo una possibilità di fare del bene nel mondo.”
Nel mondo che Brian
vorrebbe, i parlamentari non sarebbero costretti a votare contro la
loro coscienza, non ci sarebbe nessun privilegio, nessun austerità e
la proprietà di tutte le banche sarebbe pubblica. Nonostante la mole
di attività che svolte, Brian potrebbe facilmente passare per un
uomo di 50 anni. Le sue mani sono sottili e agili. I suoi denti sono
grandi. Il suo viso è morbido e liscio.
“E' tutto merito della
chirurgia plastica,” scherza. “Penso sia merito delle docce
fredde, di cui sono un grande sostenitore, e della mancanza di sonno,
naturalmente”.
E poi ci sono i suoi
famosi capelli dei quali dice: “Hanno visto giorni migliori, ma
almeno sono ancora qui. Uso un po' di balsamo ma li lascio andare
dove vogliono in modo selvaggio.”
Brian ha sempre avuto una
vita pulita. Mentre Freddie Mercury sniffava cocaina dai vassoi che
giravano durante i parti dei Queen, Brian rispondeva alle offerte con
degli educati “No, grazie”. Spiega:
“La maggior parte delle
persone intorno a me ne faceva uso, ma io non ho mai preso droghe,
nemmeno cannabis. Non mi dispiaceva che altri ne facessero uso, ma
sapevo che tutto ciò che stavo vivendo era reale. Ero arrivato in
alto con la musica. E non ho mai fumato.. Ma faccio l'amore e bevo la
vodka.”
Nel 2006 è tornato
all'Imperial College per finire il dottorato di ricerca in
astrofisica che aveva abbandonato 30 anni prima. A proposito di
astronomia, Brian descrive il defunto Sir Patrick Moore come “Uno
zio per me e l'uomo più generoso che abbia mai conosciuto”. Quando
Sir Patrick ha finito i soldi nei suoi ultimi anni di vita, Brian ha
subito provveduto ad acquistargli una casa e a pagare i suoi
accompagnatori in modo da garantirgli assistenza.
“Era indigenti alla
fine. E' strano come questo paese ignora i suoi eroi. Non era curato
dallo Stato.”
Per seguire l'eclissi
solare del mese scorso, Brian ha noleggiato un piccolo aereo ed è
volato fin sopra le Isole Faroe. Ne è valsa la pena: lui e i suoi
amici hanno assistito alla corsa di un'ombra gigantesca attraverso le
nuvole, che è arrivata ad oscurare il sole, lasciando alla vista
solo una luminosa corona:
'E' stato emozionante.
Freddie avrebbe amato una cosa del genere.”
Freddie Mercury è
ovviamente un tema che in questa conversazione torna spesso..
“Freddie è sempre
stato attaccato alle sue priorità . Non sopportava gli stupidi e non
era, a differenza mia, uno che amava compiacere gli altri.”
Brian lo amava
profondamente. Dopo la quasi contemporanea morte del padre e di
Freddie, Brian chiese aiuto per la depressione. Oggi, prende qualche
conforto da un potere superiore:
“Io credo in una sorta
di Dio, che è una cosa molto impopolare da dire come astronomo. Ma
non credo che l'astronomia sia incompatibile con l'esistenza di un
potere superiore”.
Brian ha qualcosa da dire
anche sulle tasse:
“Ho pagato milioni e
milioni di sterline in tasse e sono orgoglioso di questo perché
credo che la tassazione sia per il bene comune.”
Dice anche che sarebbe
stato felice di pagarne di più:
“Dico davvero. Anche se
non sono super-riccho,” aggiunge in fretta. “Non è una questione
di quanti soldi hai e quante case possiedi. E' che certe persone sono
ingiustamente ricche e potenti e non hanno mai lavorato per ottenere
ciò che possiedono. Dovremmo tutti avere pari opportunità . Io non
sono un uomo apatico. Lavoro giorno e notte per cambiare il mondo.”
Improvvisamente sembra un
po' stanco:
“Alcune persone pensano
che io sia molto ingenuo e forse lo sono davvero. Come posso cambiare
il mondo in 40 giorni? (a Maggio si svolgeranno le elezioni)”.
Ma vede anche questo come
una sua precisa responsabilità :
“Io non sono Madre
Teresa, ma cerco di rendere il mondo un posto migliore. Forse questo
sarà il mio lavoro per il resto della mia vita. Anche se spero di
potermi rilassare un po' dopo le elezioni e trascorrere più tempo
con Anita, i miei figli e i miei nipoti.”
Brian May è una
personabuona, gentile, intelligente che, oltre a vendere 200 milioni
di dischi, ha dedicato gran parte della sua vita a fare cose buone e
gentili. Il che è, naturalmente, ammirevole. Ma non posso che essere
dispiaciuta per la povera Anita, infilata da sola nel letto per delle
ore prima che Brian spenga il computer, metta via i suoi grafici a
torta e si unisca a lei.
(Fonte:
www.dailymail.co.uk)
@Last_Horizon