Roger Taylor è il batterista e membro fondatore dei Queen, con
all'attivo 330 milioni di album venduti, detentori del primato di
album più venduto di tutti i tempi nel Regno Unito ,il Greatest Hits
del 1981! Il musicista è anche autore di alcuni dei successi più
memorabili del gruppo, tra cui ricordiamo Radio Gaga, A Kind Of
Magic, Days Of Our Lives, ma è anche il primo dei quattro ad aver
intrapreso una carriera solsita e poi la creazione di un altro
gruppo, i The Cross. Roger ha recentemente pubblicato il suo quinto
album solista, intitolato Fun On Earth, e ha riproposto il suo intero
catalogo e, nel frattempo, lavora alla preparazione di un film sulla
vita di Freddie Mercury.
Roger, questo per voi è un periodo ricco di notizie. Nel tuo
nuovo album c'è una canzone politica intitolata The Unblinking Eye.
Ce ne vuoi parlare?
“L'ho scritto nel 2009 e parla dell'impegno del mio paese nella
guerra in Iraq, una cosa che mi ha fatto letteralmente ribollente.
Questa è una canzone sull'incapacità delle persone di affrontare i
leader stupidi. All'epoca ci fu una marcia di due milioni di persone
nelle strade di Londra per dire no a questa guerra e i nostri leader
non se ne fregarono un cazzo! Invece di affrontare temi come aumento
parossistico della povertà che affligge il paese, continuano a
colpire le libertà individuali e adesso il governo è impegnato in
una guerra costosa, economicamente e umanamente, oltre che immorale.”
Spesso nei tuoi album solisti scrivi testi impegnati. Dei Queen
invece si dice che fossero una band da intrattenimento, assolutamente
apolitica.
“Sì, è vero, abbiamo rifiutato, come collettivo, di proporre
messaggi politici ed è uno dei motivi che mi hanno spinto a fare i
miei album, per esprimere più in profondità i miei sentimenti e
avere questa libertà di espressione personale, senza avere qualcuno
del gruppo alle spalla che mi dicesse: 'Dovresti cambiare questa
frase o questo accordo, suonerebbe meglio!'”
Quindi gli altri membri del gruppo hanno rifiutato le tue canzoni
politiche?
“No, questo non è mai successo perché non ho mai avuto il
coraggio di proporle!”
Ci sono solo tre brani impegni nell'intera produzione dei Queen:
White Man, One Vision e Innuendo e questi ultimi due sono delle
creazioni collettive, che coincidenza!
“Sì, ma per essere preciso, ho scritto il testo della canzone
Innuendo con il contributo Freddie: il titolo parla del nostro
impegno senza fine contro il razzismo, la superstizione e il
fanatismo religioso, tutte idee nocive che fioriscono così bene in
questi giorni. Per One Vision, invece, sono stato ispirato dal famoso
discorso di Martin Luther King. L'ho scritto dopo la nostra
partecipazione al Live Aid preda dall'entusiasmo per quel
meraviglioso evento creato da Bob Geldof.”
Il tuo secondo album solista conteneva la title track Strano
Frontier, che sembra molto ispirata a Springsteen e parla della
Guerra Fredda: 'Prendete i vostri figli mentre c'è ancora tempo / ma
non hanno un posto dove andare....'.
“Può sembrare datata oggi, ma la minaccia nucleare era molto
spaventosa in quegli anni e dolorosamente mi ha ricordato di un altro
tempo, quando ero un ragazzino durante la cosiddetta crisi della Baia
dei Porci tra Kennedy e Krusciov. Ci siamo allenati a nasconderci
sotto il tavolo il più rapidamente possibile in caso di allarme
nucleare, che angoscia! (Roger si riferisce al posizionamento di
missili nucleari da parte della Russia nell'isola di Cuba, che
rischiò di scatenare una rappresaglia da parte degli Stati Uniti,
poi fortunatamente scongiurata, sebbene all'epoca si scoprì che gli
States avevano tentato di destituire Fidel Castro con un'operazione
segreta fallita, passata alla storia, appunto, come Baia dei Porci,
ndt.) Ma in realtà l'intero album è stato scritto pensando alla
minaccia atomica sopra le nostre teste.”
Il successivo album Happiness, con la canzone Dear Mr Murdoch
parla invece del problema dei media in Gran Bretagna e del fatto che
Freddie Mercury ammalato ha sofferto per le molestie dei paparazzi.
“E nulla è cambiato da allora. I nostri leader si rifiutano di
approvare leggi a tutela della privacy, come invece hanno fatto in
Francia. Preferiscono lasciare che la gente brutalizzati con immagini
e articoli osceni.”
Inoltre su quell'album c'era la canzone Nazis 1994 che all'epoca
suscitò parecchie polemiche.
“Parlare di neo-nazisti che negano l'Olocausto significava solo
esprime il fatto che possiamo ritrovarceli sulla nostra loro strada.
Ricordo chestavo guardando un documentario in TV che trattava
dell'aumento di questo fenomeno in Germania e la rabbia che provai di
fronte a quelle immagini ha poi generato la canzone, che scrissi
nelle due ore che successive.”
Il singolo venne censurato dalla BBC e rimosso da negozi di
dischi.
“Loro, ovviamente, avevano ricevuto minacce, ma credo
che questo sia il giusto atteggiamento da adottare nei confronti di
queste persone.”
Old Friend, sempre tratta da Happines è dedicato a Freddie, così
come Where Are You Now di Electric Fire?
“Sì, ho sentito per quasi dieci anni dopo la sua morte, il peso
della sua assenza e anche adesso, sebbene la cosa sia un po'
mitigata. Eravamo molto vicini, amici, colleghi di lavoro, lui era il
mio migliore amico e abbiamo riso un sacco insieme. In questa canzone
evoco la sensazione di non avere una direzione da solo: 'Ho bisogno
di un piano, di una direzione di volo/ Dimmi dove sei, perché ho
bisogno di te."
Pensi che la tua generazione che ha vissuto la cosiddetta Swinging
London fosse troppo libero?
“Troppo libera? Non si è mai troppo liberi! Quando ero un
ragazzino, i miei genitori mi lasciano fare quello che mi piaceva, ma
in un ambiente sicuro. Odiavo la scuola, ma la nostra educazione era
buona e penso che non sia proprio così oggi. I computer a mio parere
occupano troppo spazio nella vita dei bambini: essi tendono a
sostituire col pc il contatto umano.”
Sempre su Electric Fire c'è questa canzone, Believe In Yourself.
A cosa ti riferisci?
“Questo è un messaggio molto semplice per tutti noi: odiavo la
scuola, e davvero ho pensato che non avrei mai fatto nulla in vita
mia! Ma basta seguire i propri sogni, credere in se stessi per
farcela, nulla di rivoluzionario.”
Eri sicuro che avreste avuto successo quando avete formato i
Queen?
“Ero fiducioso e credevo nelle mie capacità come batterista e
sul fatto che potevo cantare. Quanto a scrivere canzoni no, non avevo
molta fiducia e ci ho messo un sacco di tempo e fatica prima
scrivere. Il primo brano che ho proposto al gruppo erano davvero
pessimo!”
Come ti sei sentito quando poi uno dei tuoi brani, Radio Gaga è
diventato per la prima volta un grande successo?
“Naturalmente ho provato un immenso orgoglio! Freddie, come un
fantastico designer, svolgeva un ruolo di primo piano nella scrittura
dei pezzi di maggior successo del gruppo. Ma dovete sapere che
eravamo veri amici e questo aveva la precedenza sulla gelosia, anche
se abbiamo tutti e quattro caratteri del cazzo! Freddie mi ha
costantemente incoraggiato a scrivere, come ha fatto con il nostro
bassista John Deacon, che infatti ha poi scritto cose come Another
One Bites the Dust e I Want To Break Free."
Alla fine, nella seconda parte della carriera della band, la
sezione ritmica ha assunto un ruolo di primo piano in termini di
risultati! A proposito della scrittura dei brani, nell'album The
Miracle avete preso la decisione di accreditare collettivamente tutti
i titoli.
“E' stata una iniziativa di Freddie, ed è stato fantastico!
L'idea era quella di smettere di litigare su chi dovesse avere il
proprio nome sui singoli. Credo che sia stata la scelta giusta in
termini di qualità e su The Miracle, così come su Innuendo questo si
nota.”
Tornando al tuo nuovo album, vuoi parlarci della canzone Fight
Club?
“E' incentrata sull'osservazione un po' triste che l'esistenza
di ogni essere, a causa della sua nascita, è legata ad un
determinismo sociale da cui sarà difficile svincolarsi. Così canto
un benvenuto nel club dove dovrai combattere nel tentativo di
rimanere un uomo con dignità e rispetto.”
Sempre sul nuovo album, qual è il tema di Quality Street?
“Parla di aspirazione molto con i piedi per terra e del sogno di
un lavoratore con una casa, una moglie, una macchina. Qualcosa che
riempie la vita, l'universo mentale che non consente l'accesso ad
un'altra dimensione. E contro ogni previsione, scopre un diamante che
cambierà il corso della sua esistenza, ma manteniamo il mistero,
dobbiamo ascoltare il brano!”
Il tuo attuale singolo Sunny Day, suona alla radio come un inno
alla gioai! Ti ricordi il tuo primo shock musicale, il momento in cui
ti sei detto: 'Questo è ciò che voglio fare'?
“Ah, sì! Lo ricordo molto precisamente! Avevo sette anni e
"Rock Around The Clock" di Bill Haley andava in radio alla
BBC, e fu un autentico schiaffo! Quella radio in quel momento era
così conservatrice e per tutta la giornata trasmetteva solo Doris
Day e Frank Sinatra, che mediocrità ! E poi questa canzone arrivò a
sconvolgere tutto e poi ci fu Elvis, un po 'più tardi. Sì, i tempi
stavano cambiando, qualcosa sarebbe accaduto. Così mi sono detto:
'Voglio essere parte di questo cambiamento!'"
E il tuo processo creativo? Scrivi prima il testo o la musica?
“Dipende, varia a seconda dei casi!Con One Vision ad esempio ho
scritto prima le parole che mi sono arrivate di notte come in sogno.
A volte invece accade il contrario: trovo una bella progressione alla
tastiera e poi adattato il testo e questo è accaduto per Be With
You.”
Quali sono i tuoi gusti musicali attuali?
"Credo che, al giorno d'oggi, la musica sia troppo
standardizzata. Per contro, c'è da dire che oggi le donne occupano
più spazio nel panorama musicale, e questo mi piace. Apprezzo una
band islandese chiamata Sigur Ros, adoro l'atmosfera onirica con cui
mi riempie la loro musica.”
Hau un rapporto speciale con la Francia?
“La madre dei miei primi due figli è francese. Hanno ricevuto
una buona educazione a casa, sono andati al liceo francese a Londra e
sono stati studenti brillanti, sono molto orgoglioso di loro. Penso
che il vostro sistema di istruzione sia meglio di quello inglese.”
Per promuovere il patrimonio musicale dei Queen, è stato creato
un gruppo tributo, i Queen Extravaganza, che sta girando in
Inghilterra. Riproducono alla perfezione le ricche armonie vocali che
hai contribuito a scrivere con Brian e Freddie. Era facile per te
suonare la batteria e cantare sul palco? Dovevi competere con
Freddie?
“No, assolutamente! Eravamo in sintonia, eravamo una band.!
Freddie era molto felice di essere vocalmente sostenuto da me e mi ha
stimolato molto in questo senso. Era faticoso, ma mi è piaciuto
molto! C'era un allineamento naturale tra di noi, è come se stessimo
giocando al gatto col topo vocalmente!”
Perfetta definizione per ciò che facevate su molti pezzi dal
vivo, penso a Action This Day e Somebody To Love dove addirittura
cantavi la parte finale della canzone.
“E' stato improvvisato! E' successo quando Freddie era esaurito
alla fine della canzone. Ho sentito che non poteva cantare ancora e
così subentravo io. Devo dire che lui ci metteva tutta la sua anima
quando cantava Somebody To Love, sembrava un po' autobiografico.”
Dopo l'uscita di Electric Fire e il conseguente tour, non hai più
suonato dal vivo come solista. Sei rimasto della stessa idea oggi?
“Tutto dipenderà dall'accoglienza riservata a Fun On Earth. Nel
1998 sono stato infastidito dalla mancanza di successo dell'album,
perché ero molto orgoglioso delle mie canzoni. Ecco perché ho
impiegato tanto tempo per tirare fuori un album, ma se funziona bene
farò un tour in Inghilterra e perché no, visiterò anche Parigi.”
Perché la vostra collaborazione con Paul Rodgers è finita?
“Nella nostra mente non era, come si immagina, un modo per
sostituire Freddie, ma solo una collaborazione con un altro cantante.
Il fatto è che Freddie era un grande fan di Paul, e i Free sono
stata determinanti nella nostra scelta. Abbiamo suonato parecchio tra
il 2005 e il 2008 ed è stato molto bello. Ma Paul è un cantante
blues, e credo che l'interpretazione sul palco cose come I Want To
Break Free gli pesasse! Ci siamo lasciati da amici e lui non esclude
di poter fare qualcosa in futuro.”
Fonte: http://toutelaculture.com
@Last_Horizon