Gold
Series è il nome con il quale il chitarrista dei Queen ha
deciso di chiamare e identificare la ristampa del suo materiale solista. Back
To The Light lo scorso anno è stato il primo passo, seguito a distanza di pochi
mesi da Another World.
Entrambi gli album sono stati riproposti in vari formati,
dal vinile al cd, dalla cassetta al boxset ricco di contenuti aggiuntivi, tra
cui un libro fotografico e alcune canzoni rare non presenti nella versione
originale del disco.
Nel frattempo Brian sta promuovendo la ristampa con una serie di interviste e con una presentazione ufficiale che si è svolta presso il Royal Observatory Greenwich. Dalle dichiarazioni rilasciate sono emerse alcune indicazioni su quelle che dovrebbero essere le prossime uscite delle Gold Series.
Come sempre in questi casi utilizziamo il condizionale
finché non ci saranno annunci ufficiali.
Il prossimo album a
ritornare nei negozi dovrebbe essere l’EP
Starfleet Project, realizzato nel 1983 in occasione di alcune sessions con
altri musicisti/amici, tra cui Eddie Van Halen.
A proposito del lavoro,
nato per dare la sigla ad una serie tv inglese e che comprende anche un lungo
omaggio a Eric Clapton (tuttavia poco gradito all’ormai scontroso “slow hand”),
Brian May ha spiegato di volerlo riproporre con un nuovo mix, vere e proprie
versioni alternative rispetto alle originali delle quali non è mai stato
particolarmente soddisfatto.
Proprio l’aver ripreso in
mano quel materiale lo ha spinto a riconsiderare l’idea di incidere delle nuove
canzoni (negli ultimi anni, salvo il singolo New Horizons, Brian ha pubblicato
quasi esclusivamente assieme a Kerry Ellis). Inevitabile ripensare al progetto
con l’amico Toni Iommi ma, proprio a proposito di quest’ultimo, in un’intervista
rilasciata al magazine Classic Rock, Brian ha spiegato che al momento non ci
sono i tempi giusti per poterlo concretizzare.
Tuttavia ha anche spiegato
di essere affascinato dall’idea di realizzare un disco strumentale (e orchestrale) nel quale far confluire i brani
classici che lo hanno ispirato di più.
Dopo Starfleet, verranno
ristampati anche Live at Brixton Academy,
testimonianza del primo tour solista realizzato all’indomani della
pubblicazione di Back To The Light e la colonna sonora del film Furia di Alexandre Aja, pellicola
pressoché sconosciuta in Italia ma divenuta di culto in patria (per saperne di
più puoi leggere il mio articolo dedicato al libro Frontiers
– Il cinema horror franco-belga degli anni 2000 pubblicato da Shatter Edizioni).
Nel corso della sua lunga
carriera Brian ha collaborato con tantissimi artisti e proprio a questo lato
della sua esperienza extra Queen vorrebbe dedicare una o più compilation nelle quali raccogliere quelle canzoni che lo
hanno visto suonare assieme ad altri
musicisti. Un progetto che potrebbe essere davvero mastodontico se
consideriamo l’enorme mole di progetti ai quali ha preso parte in oltre 50 anni
di carriera!
Proprio una nuova
collaborazione è il prossimo progetto in uscita, un singolo inciso con l’ex
10cc Graham Gouldman e intitolato Floating In Heaven. Il brano è dedicato
al telescopio spaziale James Webb messo in orbita dalla NASA (con cui Brian
collabora da anni in qualità di astrofisico ed esperto di fotografia
stereosopica) nel 2021.