Pubblicato
dopo la morte di Freddie Mercury, ma nato già molti anni prima nei momenti di
pausa dai Queen, Back To The Light è
stato il primo album solista di Brian
May che, dopo l’esperienza estemporanea dell’EP Starfleet Project
(registrato con Eddie Van Halen), era pronto a mettere in scena la propria
musica.
Nel 1992,
anno della pubblicazione del disco, i fans dei Queen erano ancora profondamente
addolorati per la scomparsa di Freddie e l’inevitabile fine della band. In
attesa di capire se sarebbe stato pubblicato il materiale inedito lasciato dal
cantante, ciò che restava erano le carriere soliste di Brian May e Roger
Taylor.
Back To The
Light venne quindi salutato come una sorta di naturale prosecuzione di ciò che
erano stati i Queen, pur con le dovute e inevitabili differenze. E il disco, in
effetti, non deluse le aspettative. Canzoni come Too Much Love Will Kill You e
Driven By You possedevano tutte le caratteristiche tipiche dei Queen, tanto da
aver ottenuto anche ottimi risultati di classifica. Il sogno, in qualche modo,
poteva continuare.
Dopo l’album,
il conseguente tour e, pochi anni dopo, un altro disco (Another World), la
carriera solista di Brian May ha subito una battuta d’arresto, salvo poi
ritrovare un nuovo percorso assieme a Kerry Ellis, mentre l’ultima produzione a
nome May risale al 2018 con il singolo New
Horizons.
Nel
frattempo Back To The Light è
diventato una sorta di album di culto, anche perché fuori dai cataloghi da
parecchio tempo. Tuttavia quest’anno, probabilmente tra Settembre e Ottobre,
tornerà nei negozi in una nuova edizione “riveduta e corretta”, con l’aggiunta
di materiale d’archivio, come si conviene alle uscite antologiche.
Ad
annunciarlo mesi fa lo stesso Brian:
"Sto
lavorando giorno e notte in questo momento per ripubblicare l’album. È
piuttosto complicato farlo in isolamento, ma presto sarà pronto, completamente
rimasterizzato e arricchito con un bel pacchetto di tracce bonus.”
Guitar Player ha chiesto a Brian come sta procedendo
il lavoro di “restaurazione” di Back To The Light. Ecco le sue risposte:
“La prima
idea è stata: Devo fare un cofanetto di tutto ciò che ho realizzato da solo? Perché
la mia roba da solista non è in circolazione e io non ho un contratto
discografico. Ma poi ho pensato, perché non affronto un progetto alla
volta? Quindi sto iniziando con Back
To The Light.
E sono
molto emozionato nel riascoltare quella roba perché ci ho messo il cuore e
l'anima. Nel farlo abbiamo
scoperto alcuni outtakes e frammenti e sto scrivendo alcune nuove note di copertina
retrospettive. Ovviamente l'abbiamo rimasterizzato per renderlo quello che
deve essere nel 21° secolo. Ed ha davvero prodotto un grande effetto in
me.
L’emozione
nel riascoltare quelle canzoni dipende anche dal fatto che le ho cantate tutte.
Non sono mai diventato il più grande cantante del mondo, ma sono diventato
abbastanza bravo da esprimere le emozioni che stavo provando in quel momento.
Le ho
cantate anche durante il tour e farlo è stato un po’ come essere
contemporaneamente in paradiso e all'inferno, ma soprattutto all'inferno perché
non mi sono mai sentito abbastanza bravo. Ma è stato anche paradisiaco
perché ho avuto la possibilità di essere là fuori ed essere semplicemente me
stesso ed esprimermi. C'è un'enorme quantità di lutto nella mia carriera
da solista, perché, prima di tutto, stavo soffrendo per la perdita di Freddie. E
poi ero anche in lutto per i Queen.
Ero
determinato a non guardare indietro e a non farmi definire dalla band. Ero
là fuori come Brian May della Brian May Band, e la gente mi chiedeva dei Queen
e io rispondevo: No, non voglio parlare dei Queen. Quello era prima e
questo è adesso. Ma alla fine ho dovuto guardare indietro al mio essere stato
nei Queen e rivalutarlo.
Ma cantare è
stata dura e alla fine ho rinunciato. Ho capito che avrei preferito
suonare insieme a qualcun altro che cantava. E per fortuna è
successo. Roger ed io siamo tornati insieme a Paul Rodgers, e siamo andati
in giro a fare alcune cose.
E poi
abbiamo trovato questo ragazzo di nome Adam Lambert, e lui è stato in grado di
fare cose che... beh, è in grado di fare qualsiasi cosa gli proponiamo! Quindi
è stato uno straordinario viaggio di riscoperta e reinterpretazione.
Siamo stati
fortunati. Sono stato fortunato. E non voglio più essere quel
frontman solista. L'ho fatto per un po', e ci sono state delle grandi
ricompense. Ma preferisco suonare la mia chitarra, onestamente.