I Queen, Sanremo e la “Venere italiana” di Freddie Mercury




È innegabile che per lungo tempo l’Italia abbia vissuto ai margini della musica internazionale, colpa soprattutto della difficoltà di portare in tour le grandi star del rock e del pop che tra gli anni ’70 e ’80 hanno dominato le classifiche di tutto il mondo e i gusti del pubblico. Inevitabile quindi che le occasioni in cui i giganti della musica sono riusciti ad arrivare fin qui siano state salutate come eventi epocali di cui si parla ancora oggi.


I Queen sono arrivati in Italia con enorme ritardo rispetto alla loro popolarità. Mentre il resto del mondo osannava Bohemian Rhapsody prima e Another One Bites The Dust poi e si spellava le mani per applaudirli durante i tour, noi ci crogiolavamo con i nostri artisti nostrani e attendevamo con ansia un appuntamento che, guarda caso, è imminente ancora oggi: il Festival di Sanremo. Freddie Mercury e soci vi presero parte per promuovere The Works (siamo nel 1984) e quanto accadde sul palco lo sappiamo tutti, con un playback poco decoroso (ma che la band era consapevole da tempo di dover fare) e un’organizzazione non proprio all’altezza della situazione (e fu soprattutto questo a generare problemi, non i microfoni spenti).

A distanza di anni si è detto e scritto molto su quella doppia performance e gli stessi Queen (o i loro assistenti) non hanno mancato di tornare sull’argomento. Ma c’è una storia, assai divertente e assolutamente inverosimile, per non dire folle e totalmente falsa (meglio essere chiari su questo), che un paio di mesi dopo la conclusione del Festival apparve all’improvviso sulla stampa.

L’articolo “più completo” (le virgolette sono necessarie, credetemi) venne pubblicato sul settimanale Il Monello (Casa Editrice Universo) del 13 Aprile 1984. In copertina tre giovanissime presentatrici italiane con tanto di sguardo ammiccante e all’interno un articolo intitolato: Freddie Mercury ha trovato la sua Venere in Italia!




Supponendo che siate sopravvissuti al boccone finito di traverso, ecco l’incredibile “storia” raccolta dal reporter di turno, tale Vittorio Selleri che, munito di misteriose fonti, scrive sul magazine nostrano che il cantante dei Queen, proprio in occasione del suo soggiorno sanremese, ha “finalmente” trovato l’amore in una misteriosa donna. Di lei non si sa nulla, tranne che è italiana è che Freddie, anzi no, Freddy come scrive il giornalista, l’avrebbe conosciuta all’Hotel Royal. Amore a prima vista, insomma! E talmente potente da spingere il cantante a valicare più volte i confini italiani per poter trascorrere del tempo con l’amata, definita nell’articolo “la Cenerentola” che vede realizzarsi un incredibile (molto incredibile, direi) sogno d’amore. A legare la rockstar inglese e la bella e misteriosa italiana…le comune origini. Eh si, perché io non lo sapevo, voi nemmeno e dubito anche lo stesso Freddie, il cantante dei Queen, ma si, quel Freddy insomma, aveva origini italiane, “bisnonni o giù di lì” ci informa il buon Selleri.

A beneficio dell’autore del pezzo, va detto non si limita al solo gossip e, anzi, propone una seppur ridottissima analisi di The Works definendolo come “il lavoro più completo dei Queen di questi ultimi anni, con brani rock che si alternano a ballate per sola voce e chitarra, con i quattro componenti della band autori ciascuno di almeno una canzone, sintomo dell’affiatamento che ancora oggi esiste nel più grande gruppo rock degli anni ’70 e ’80”.

Insomma, l’articolo in questione non è proprio tutto da buttare e in fondo ci racconta qualcosa del nostro paese e di un certo modo di raccontare le grandi stelle della musica, come se i loro meriti artistici non fossero mai sufficienti e ci fosse il bisogno di saperne di più, sempre di più. Anche a costo di pubblicare storie di pura fantasia. Ovviamente in attesa che un'ormai attempata signora italiana non alzi la mano e dica: "Sono io la Venere di Freddie Mercury!"

(Ringrazio, ancora una volta, Daniela Speranza, per aver condiviso con me questo vecchio "scoop" tutto italiano!)