Premessa:
io adoro i film di Carlo Verdone. Alcuni li ho visti decine di volte e
rappresentano quelle costanti tra i miei interessi che mi fanno pensare di
essere davvero un suo fan.
Il
regista romano è anche un grande appassionato di musica e famosi sono i suoi
interessi per Jimi Hendrix e i Led Zeppelin. In più sa anche suonare la
batteria e la musica nei suoi film è un elemento spesso fondamentale.
È
una premessa necessaria perché, quando si accosta il suo nome a quello dei
Queen, la polemica è immediata. Tutta colpa di una vecchia intervista nella
quale Carlo non ha espresso giudizi positivi nei confronti dei Queen, pur
avendo manifestato rispetto per la voce di Freddie Mercury.
Il
problema, come sempre accade quando sono coinvolti i fans, è che tutto ciò che
non è in sintonia con la propria passione diventa motivo di scandalo o di lesa
maestà . Perciò il fatto che io sia innamorato tanto dei Queen quanto dei film
di Carlo Verdone mi dà la possibilità di valutare le sue parole con un sorriso
sulle labbra.
Ma
ecco cosa disse il buon Carlo nel lontano 2007 (e non è detto che nel frattempo
non abbia cambiato idea):
"Un
sondaggio ha mostrato che i ventenni considerano i Queen il gruppo più
importante di tutti i tempi. Con tutto il rispetto per la voce di Freddie
Mercury, era solo la band più cafona, pareva suonassero sempre la stessa
canzone. Vuoi mettere con i Beatles? O Jimi Hendrix?”
È un suo parere
personale, assolutamente discutibile certo, ma poi nemmeno così scandaloso se
paragonato alle tante cattiverie che la stampa (e addirittura certi fans) hanno
dedicato nel tempo ai Queen. Magari possiamo ipotizzare che li conosca poco,
che si sia fermato a un paio di brani e che quindi la sua visione
della loro musica sia limitata. O, più semplicemente, non gli piacciono. A noi fans può sembrare strano, addirittura incredibile, ma ci può stare.
Eppure,
nonostante l’idea non proprio lusinghiera, Carlo ha spesso citato i Queen nei
suoi film. In un paio di occasioni in modo assolutamente palese. In un’altra
occasione, rendendo loro omaggio con un’espediente emerso (a quanto ne so) solo
letteralmente da poche ore grazie a Paola "KillerQueen" Mazzotta.
Se seguite Queen
Forever Blog soprattutto sui social, conoscete già Paola. E’ un’amica sincera
di chi vi scrive e spesso mi aiuta ad individuare dei contenuti da condividere con tutti voi . Ci conosciamo da una decina d’anni, da quando il Blog ancora
non esisteva e io offrivo il mio contributo ad altri lidi. Tra le sue tante
qualità , Paola ha anche un “occhio di falco”, perché è riuscita a notare un omaggio ai Queen che, pur avendolo avuto sotto il naso tantissime volte, mi
era sempre sfuggito.
Ma partiamo
dalle cose più semplici. Carlo Verdone cita i Queen in modo esplicito in due
film.
In Sono Pazzo Di Iris Blond (1996), fa
cantare a Marguerite (interpretata dall’attrice Andréa Ferréol) una versione di
The Show Must Go On che sembra uscita da una composizione di Jaques Brel.
Più tardi
invece, nel 2000, nella scena iniziale di C’era
Un Cinese In Coma, Ercole Preziosi cita il nome di Freddie (ma storpiandolo
in Frankie Mercury) durante un tragicomico concorso di bellezza.
Nel 2004 poi, il protagonista di L'Amore È Eterno Finché Dura si chiama Gilberto Mercuri. Mentre in Posti In Piedi In Paradiso (2012) in uno scambio di battute tra Verdone e Micaela Ramazzotti vengono citati ancora una volta i Queen assieme ai Doors. Per questo riferimento ringrazio @serenarouges su Instagram e nel video qui in basso potete vedere la scena che conferma una volta di più quanto i Queen siano una citazione ricorrente nei film di Carlo:
Nel 2004 poi, il protagonista di L'Amore È Eterno Finché Dura si chiama Gilberto Mercuri. Mentre in Posti In Piedi In Paradiso (2012) in uno scambio di battute tra Verdone e Micaela Ramazzotti vengono citati ancora una volta i Queen assieme ai Doors. Per questo riferimento ringrazio @serenarouges su Instagram e nel video qui in basso potete vedere la scena che conferma una volta di più quanto i Queen siano una citazione ricorrente nei film di Carlo:
Ma se avete
notato questi due riferimenti, certamente vi sarà sfuggita la presenza dei
Queen anche in Cuori Nella Tormenta (1984, per la regia di Enrico Oldoini) e Un Sacco Bello (1980).
Nel primo possiamo vedere un pensieroso Lello Arena di fronte, tra le altre cose, ad una locandina dei Queen relativa al periodo The Works (per questo riferimento ringrazio Simone Vasoli che mi ha inviato l'immagine qui in basso).
Nel primo possiamo vedere un pensieroso Lello Arena di fronte, tra le altre cose, ad una locandina dei Queen relativa al periodo The Works (per questo riferimento ringrazio Simone Vasoli che mi ha inviato l'immagine qui in basso).
Paola Mazzotta invece è riuscita ad individuare nella scena finale di Un Sacco Bello, quella in cui Enzo è nella sua stanza proprio nel momento in cui la notte è scossa da un boato, questi due fotogrammi:
nel primo
possiamo riconoscere (in alto a destra) Freddie in versione Houston 1977
nel secondo si
può riconoscere Roger Taylor (in basso, vicino al filo del telefono) che suona il tamburello e la grancassa durante l’esibizione
dal vivo di ‘39
Un Sacco Bello è
del 1980, un anno nel quale i Queen avevano raggiunto la loro massima
popolarità a livello globale grazie soprattutto a canzoni come Another One
Bites The Dust e Crazy Little Thing Called Love.
È interessante
che per rappresentare il contesto delle passioni musicali in voga in quel
periodo, Verdone abbia scelto proprio i Queen, nonostante magari in Italia non
fossero ancora così amati, complice anche il mancato passaggio dei loro tour
(cosa che sarebbe avvenuta solo nel 1984).
Volendoci
spingere verso un’ipotesi un po’ più ardita, potremmo anche dire che l’accostamento
tra i Queen e un coatto come il personaggio di Enzo non sia proprio un
attestato di stima. Ma il bello del cinema sta proprio nell’utilizzare il
citazionismo per raccontare qualcosa, un frammento del proprio paese o del
contesto sociale nel quale si muovono i personaggi. E il fatto che i Queen,
nonostante la loro “cafonaggine” siano così presenti nel cinema di Carlo
Verdone è comunque da valutare in positivo.
Del
resto se ci sono dei musicisti che non hanno mai voluto prendersi troppo sul
serio e sorridere delle proprie esagerazioni sono proprio i Queen ai quali, ne sono sicuro, vedere Enzo che si imbottisce i pantaloni davanti allo specchio, farebbe ridere di gusto, proprio come accade a tanti di noi ogni volta Un Sacco Bello passa in televisione.
Sul rapporto tra Verdone e i Queen, invece, possiamo dire che nel tempo si è sicuramente evoluto in una direzione meno conflittuale, tanto che lo stesso regista ha voluto inserire Who Wants To Live Forever in una delle sue personali playlist per Spotify che in questi giorni ha condiviso per offrire ai suoi fan qualcosa di bello da ascoltare.
Sul rapporto tra Verdone e i Queen, invece, possiamo dire che nel tempo si è sicuramente evoluto in una direzione meno conflittuale, tanto che lo stesso regista ha voluto inserire Who Wants To Live Forever in una delle sue personali playlist per Spotify che in questi giorni ha condiviso per offrire ai suoi fan qualcosa di bello da ascoltare.