Brian May risponde ancora una volta a chi critica la trama di Bohemian Rhapsody



E’ giunta alla conclusione la breve vacanza che Brian May, assieme alla moglie Anita Dobson e alla sorella di Freddie Mercury, Kashmira Bulsara Cook, si è concesso a Zanzibar. Adesso è tempo di buttarsi a testa bassa nelle prove che porteranno i Queen + Adam Lambert in giro negli Stati Uniti a partire dal mese prossimo.



Tornare a casa dopo un viaggio significa ovviamente anche raccontare ciò che si è visto, attraverso immagini e sensazioni. Così, dopo averci mostrato la scuola e la casa dove Freddie ha vissuto i suoi primi anni, Brian ci ha riportati ancora più indietro nel tempo mostrandoci l’ospedale dove l’amico è nato. Lo ha fatto con questo post su Instagram.


Fonte: https://www.instagram.com/p/BypBoeDFDys/


Ma il chitarrista ha anche voluto cogliere nuovamente l’occasione per rispondere a chi, imperterrito, continua a criticare la trama di Bohemian Rhapsody e il modo con cui la storia dei Queen e dello stesso Freddie sono state raccontate. Ecco le sue parole:

"Alcuni dei commenti sul mio post precedente relativi all'accuratezza di Bohemian Rhapsody mi fanno capire che molte persone non capiscono cosa significa "preciso" nel contesto di un film biografico - piuttosto che di un documentario.

Fermatevi e pensateci. Stai cercando di ritrarre sullo schermo 20 anni in due ore. E hai una storia con cui vuoi raccontare del viaggio emotivo e spirituale di un uomo nel contesto della sua famiglia e dei suoi amici, e del lavoro di tutta la sua vita.

Vuoi raccontare la storia onestamente, decentemente, senza evitare problemi importanti, ma senza dettagli gratuiti e pruriginosi. Vuoi che abbia senso per le persone di tutte le razze, i colori, le tendenze sessuali e l'età. Pensa alla grande quantità di situazioni e ai milioni di parole effettivamente pronunciate in quei 20 anni.

Non c'è modo di raccontare questa storia senza comprimere le scale temporali, spostare gli eventi, condensare più conversazioni nel corso degli anni in scene singole, amalgamare personaggi e, in pratica, lasciare il 99,9 per cento di ciò che è realmente accaduto fuori dal film!!!

Pensate che, confrontando la trama del film con gli scarti che hai raccolto da storie apparse sui giornali, nelle biografie non autorizzate, ecc., ti portino alla conclusione che in Bohemian Rhapsody ci sono degli "errori"? Posso assicurarvi che non c'è una singola parola, azione, emozione descritta nel film che è lì per caso.

Tutto è stato fatto allo scopo di dare una visione, un indizio del quadro generale, un pezzo di un ritratto coerente di un uomo, della sua vita e dei suoi sogni. Il fatto che questo film sia diventato il biopic di gran lunga più riuscito della storia mi dice che noi - o il team - abbiamo capito bene cosa fare. "

Nonostante le ragioni che hanno portato alla scrittura della sceneggiatura in quel dato modo siano ormai piuttosto ovvie, le parole di Brian appaiono ancora una volta illuminanti (e speriamo definitive) su tutta la questione.