Rami Malek: festeggerò con Brian, Roger e Kashmira le Nomination ai Golden Globe




A poche ore di distanza dalle candidature ai prossimi Golden Globe, Rami Malek ha rilasciato alcune dichiarazione a Entertainment Weekly, dove spiega le emozioni che sta provando e racconta che presto festeggerà le nomination assieme ai suoi nuovi amici: Brian May, Roger Taylor e Kashmira Bulsara.
 
Cosa significa per te vedere tutta la dedizione che hai messo in questo ruolo riconosciuta attraverso la candidatura ai Golden Globe? 
È bello grandioso, ma non lo considero un riconoscimento solo a livello personale. La candidatura riguarda tutto il film e tutti coloro che hanno lavorato al massimo per realizzarlo.  Sono così orgoglioso di tutti loro. È così speciale. Sono a Londra in questo momento, quindi forse già stasera potrò festeggiare con la band. Stiamo parlando al telefono io, Roger Taylor e Brian May e cercherò di trovare il modo di uscire insieme per bere qualcosa.

Entrambi hanno ripetutamente parlato della loro ammirazione per la tua interpretazione. È stato gratificante sapere che le persone più vicine, che hanno effettivamente vissuto gli eventi del film ti sostengono così tanto? 
Questa era l'unica cosa di cui mi importava all'inizio. Non potevo lasciarmi condizionare da tante voci. I Queen significano così tanto per così tante persone e ci sono legioni di fan che li adorano e hanno la loro visione specifica di chi sono Freddie e la band. Pensavo che se avessi avuto l'approvazione di Brian e Roger mi avrebbero dato la spinta di cui avevo bisogno per rendere giustizia e onorare la storia di Freddie Mercury. Il loro supporto era fondamentale. Questo di per sé è già il premio. È questo il più grande riconoscimento che si possa chiedere.

Con loro due hai sviluppato un rapporto umano immagino.
Ho sviluppato un ottimo rapporto con Roger Taylor e non posso credere che lo stia dicendo, ma Brian May e io ci siamo avvicinati molto. Questo è ciò che la vita mi ha riservato. Dato che sono a Londra, porterà la sorella di Freddie a cena in uno dei suoi ristoranti preferiti. Sono queste esperienze le più gratificanti.

Uno dei motivi per cui molti hanno elogiato la tua interpretazione è che non solo hai acquisito il modo in cui Freddie sapeva comandare le arene piene di migliaia di persone, ma anche la sua vulnerabilità nel privato. Come sei riuscito a ricreare entrambi quegli elementi?
Aveva ognuna delle persone presenti ai loro concerti letteralmente nel palmo della sua mano e alla fine, voleva solo che qualcuno lo tenesse nel palmo della propria. Inizialmente pensavo: "Come farò a rivestire i panni di questo dio del rock? di questa divinità." La cosa utile è stata studiare la storia delle sue origini. Questo giovane di Zanzibar che va a scuola a Bombay. È stato letteralmente mandato su una nave, senza i suoi genitori, da solo. Scopre di avere talento, di saper suonare il pianoforte e di avere una grande voce. Ma è così lontano dalla sua famiglia che quando torna, il suo paese è nel bel mezzo di una rivoluzione e così sono costretti a rifugiarsi a Londra quando Freddie ha 18 anni. Lo prendono in giro a causa delle dimensioni dei suoi denti. È Farrokh Bulsara e sta cercando di scoprire la sua identità. La sua famiglia, come qualsiasi famiglia di immigrati, non vuole che il loro figlio sia una rockstar. Sperano possa diventare avvocato o un medico. Doveva in qualche modo combattere contro tutte queste cose e seguire il proprio istinto. Stava anche lottando con la sua sessualità in un momento in cui l'essere omosessuale era estremamente stigmatizzato. L'ho solo visto come un pesce fuor d’acqua, che nonostante avesse davanti a sé ostacoli insormontabili, aveva un desiderio ardente di vivere la sua vita ed essere il suo vero sé. Quando saliva sul palco, qualsiasi cosa stesse scoppiando e bruciando dentro di lui è esplosa ed è esplosa verso il pubblico. Ha permesso a tutti di condividere questo spirito di comprensione e ha dato loro lo spazio per essere esattamente chi erano. 

Come è essere parte di qualcosa che celebra la vita di Freddie in un modo che consente a tante persone di connettersi con lui?
Ho girato tutto il mondo per promuovere il film. Penso di aver fatto un giro e mezzo completo dell’intero pianeta. La mia ultima tappa è stata a Tokyo e lì abbiamo sorpreso il pubblico candando assieme il set del Live Aid e il pubblico conosceva tutte le parole. E' stato un momento davvero emozionante. Dal pubblico sono arrivate tante domande e alcuni di loro parlavano molto bene l'inglese, mentre altri avevano bisogno di un traduttore. Il potere dei Queen trascende ogni tipo di confine, non solo attraverso la loro musica ma nel modo in cui comunicano. C'è qualcosa a riguardo che ti colpisce così profondamente. Affermare ciò con la narrazione e dare la prospettiva intima della band rende tutto più profondo. Mostra la potenza dei Queen.