Intervista a Tim Staffell su Fox News dell’11 Novembre 2018




I fan dei Queen lo conosco bene e forse addirittura ne rimpiangono la presenza accanto a Brian May e Roger Taylor. Naturalmente stiamo parlando di Tim Staffell, voce e basso degli Smile, la band che in qualche modo può essere considerata il cuore da cui i Queen stessi presero vita. Tim è tornato alla ribalta grazie alla pubblicazione del suo nuovo album, Two Late, e alla presenza nella colonna sonora del film Bohemian Rhapsody di una nuova versione di Doing All Right. E, proprio del film, Tim ha parlato di recente con Fox News.


"Era il modo giusto per farlo", ha spiegato Tim a proposito del biopic campione di incassi in tutto il mondo. "Quando Sacha Baron Cohen era originariamente coinvolto per interpretare Freddie, ho letto un paio di sue interviste e ho provato forti dubbi. Ma una volta che hanno affidato il ruolo di Freddie a Rami Malek e ho iniziato a vedere come andava, ho capito che avevano trovato il modo giusto per fare questo film. E hanno anche compresso molto bene 15 anni di carriera in appena due ore. Ho davvero pensato che fosse fatto bene."

A proposito della versione “revisited” di Doing All Right, realizzata da Tim assieme a Brian e Roger negli Abbey Studios di Londra, ha detto:

"Sebbene i Queen ne abbiano fatto una loro versione per il primo album, lo stile della performance nel film doveva essere più legato alla versione originale degli. Per la realizzazione del pezzo ho cantato e suonato il basso e il risultato è stato molto più autentico. Non sarei stato in grado di vivere con me stesso se non avessi potuto gestirlo."
Tuttavia Tim non nega che Bohemian Rhapsody abbia alterato la storia della nascita dei Queen. Gli spettatori infatti possono vedere Rami/Freddie che incontrato gli Smile nel 1970 dopo una lite con i suoi genitori e li convince a unire le proprie forze per formare i Queen. Un’esigenza quest’ultima dettata dalla sceneggiatura e dalla necessità, come spiegato dallo stesso Staffell, di comprimere 15 anni di carriera in appena due ore.
Ma, come ben sanno i fan dei Queen, Tim e Freddie si conoscevano già per essere compagni di studi all'Ealing Art College di Londra dove frequentavano il corso di graphic design.
"Eravamo entrambi parte degli stessi circoli sociali, che a quei tempi ruotavano attorno alle band", ricorda Tim. "Freddie aveva la sua band. Ricordo di aver frequentato una delle band di Freddie a Liverpool all'epoca. Ed era solito venire a vedere Smile.”
Gli Smile, che comprendeva Staffell, May e Taylor, si erano formati nel 1968 ed era uno dei tanti gruppi che circolavano nella fiorente scena rock londinese. Freddie era un fan del gruppo e frequentava spesso le loro esibizioni, convinto delle potenzialità ancora inespresse dei tre musicisti. Ovviamente all’epoca Freddie era ancora ben lontano dall’essere quell’iconica rockstar che il mondo conosce oggi.
"Era davvero timido," ricorda Tim. "Non era il personaggio esagerato che divenne in seguito. Eravamo entrambi musicisti attivi, anche se eravamo semi-professionisti. Amava Hendrix. Ricordo ancora che faceva “air guitar” con un righello mentre Hendrix suonava alla radio. Questo è uno dei miei ricordi più affettuosi."
Ma l'apparentemente silenzioso Mercury aveva grandi progetti per il suo futuro.
"Diceva: Un giorno diventerò una superstar. Il resto dei suoi compagni di classe soleva dire: 'Sì, sì Freddie. Certo che lo sarai. Forse anche noi."
Un momento importante per Freddie sarebbe arrivato nel 1970 quando Staffell decise di lasciare gli Smile.
"Ero molto più interessato al tipo di musica che permetteva l'improvvisazione", ha detto Staffell. "Volevo suonare il blues. Volevo suonare del jazz. E mi è piaciuto molto lavorare con musicisti che mi hanno permesso di esprimermi in modo diverso ogni sera. Con gli Smile non c'era un grande margine di manovra per l'improvvisazione. Così sono andato avanti per conto mio."
Staffell ha insistito sul fatto che Freddie fosse "la scelta più logica" come suo sostituto negli in Smile.
"È diventato evidente in quel periodo che, nel contesto della musica dal vivo, era un artista", ha detto Staffell. "Era solito esibirsi sul palco, cosa che in realtà io non ho mai fatto. Non sono mai stato un musicista di quel genere. Certamente non avevo la presenza scenica che Freddie stava iniziando a sviluppare in quel momento. Ed è stato fantastico per tutti noi. I suoi compagni di classe lo seguirono."
Dopo che Mercury si unì alla band, dagli Smile emersero i Queen e divennero famosi. Ma Tim non ha rimpianti per la sua decisione.
"Il fatto è che se avessi continuato non ci sarebbe stata alcun motivo per far entrare Freddie nella band. Non me ne sono pentito davvero. Ero contento per lui.”
Staffell dopo gli Smile ha suonato con altre band locali, ma a metà degli anni '70 ha preso un'altra decisione che ha cambiato la sua vita: lasciare del tutto la musica.
"Stavo vivendo con mia moglie a quel punto e stava diventando molto evidente che i pochi soldi che ricevevo dalla musica non ci consentivano di pagare le bollette. Dopo aver studiato come graphic designer al college ho pensato tra me e me: Quello che mi piacerebbe davvero fare è entrare nel settore degli effetti speciali per la TV".
Per i successivi 30 anni, Staffell si è concentrato sulla creazione di modelli, l'animazione e gli effetti speciali. È stato anche il principale produttore di modelli per la prima stagione del programma televisivo per bambini "Thomas the Tank Engine". Poi, nel 2000, Staffell chiuse la sua compagnia ed è tornato alla musica. In questi giorni è uscito il suo secondo album, Two Late.

"È materiale interamente contemporaneo", ha detto. "È molto simile a quello che ho detto prima, cioè al fatto di voler produrre musica e improvvisare. Ho cercato di fondere buone canzoni con testi intelligenti che consentano la massima improvvisazione."
(Fonte: www.foxnews.com