Ad
Hollywood i biopic musicali sono da sempre visti con sospetto. Colpa degli
incassi, quasi mai all’altezza delle aspettative e, soprattutto, dei costi di
produzione da cui raramente si riesce a rientrare, col risultato che certe
pellicole finiscono nel dimenticatoio o inserite in quelle categorie un po’
underground da rivedere a tarda notte su qualche tv locale o nei cinema d’Essai.
Ma
per ogni regola c’è sempre un’eccezione. Se poi si tratta dei Queen allora l’eccezione
è pirotecnica ed esaltante, esattamente come uno dei loro grandiosi concerti.
Così,
dopo le anteprime di Londra e New York, Bohemian Rhapsody è rapidamente
approdato nei cinema di tutto il mondo (o quasi, sigh! Ogni riferimento all’Italia
è fastidiosamente voluto) dimostrando a tutti che sì, i biopic musicali possono
avere successo. Un grande successo, a dirla tutta.
Perché
il film prodotto dai Queen ha già superato ogni più rosea aspettativa,
esibendosi in un esordio incredibile. Bohemian Rhapsody è al primo posto in
tutte le classifiche, compresa quella americana, dove forse era lecito
attendersi la sfida più rischiosa. Ma Rami Malek e soci sono stati capaci di
portare al cinema una moltitudine di spettatori, tanto che oggi le cifre
relative agli incassi globali gravitano attorno ai 150 milioni di dollari (a
fronte di un investimento stimato in circa 55 milioni).
Naturalmente
siamo ancora agli inizi, al primo weekend di programmazione. La strada è ancora
lunga. Intanto, anche il singolo più importante della storia dei Queen,
Bohemian Rhapsody (ovviamente!) è tornata al primo posto nella chart inglese. Non
era mai successo che la stessa canzone conquistasse la vetta in tre occasioni e
decadi differenti.
I
Queen sono, ancora una volta, i campioni. Meno vincenti, a quanto pare, i
critici che in questi mesi e negli ultimi giorni si sono prodigati nel
tentativo di convincere la gente a non andare al cinema o ad averne una visione
negativa a tutti i costi.
Fonte: https://www.instagram.com/brianmayforreal/ |
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