Bohemian Rhapsody: anche la figura di Paul Prenter nel biopic dedicato a Freddie Mercury

Negli ultimi tempi, praticamente da quando è stato annunciato l’inizio delle riprese del film dedicato a Freddie Mercury, non sono mancate le speculazioni sulla sceneggiatura.

Lo scorso 20 Luglio ne avevo già parlato sul Blog (leggi QUI l’articolo) avvertendo di non tenere troppo in conto le notizie che stavano circolando, specie dopo l’annuncio del cast del film. L’indiscrezione secondo cui il biopic avrebbe taciuto alcuni temi scottanti della vita di Freddie e dei Queen non mi sembrava davvero attendibile. Di certo era qualcosa che non poteva provenire da fonti ufficiali, essendoci davvero il massimo riserbo su un progetto partito con enormi difficoltà, ma che adesso ha davvero trovato la propria strada.

Significativa in questo senso una delle ultime dichiarazioni rilasciate da Brian May in occasione di un’intervista radiofonica andata in onda a Los Angeles, dove il chitarrista è stato di recente per promuovere l’edizione americana del libro Queen In 3-D (il relativo video lo trovate in basso).

In particolare, Brian ha spiegato che nel film sarà rappresentata anche una delle figure più controverse (e odiate) nella storia dei Queen e, soprattutto, in quella di Freddie: il suo manager personale Paul Prenter. È un nome che solitamente agita il mondo dei fan, perché a lui si deve l’introduzione di Freddie in un mondo fatto di eccessi che fu poi causa della sua tragica scomparsa. La classica cattiva compagnia che speso il proprio tempo per sfruttare una persona da cui era considerata anche una sincera amicizia.

La circostanza che nel film in lavorazione ci sarà anche il personaggio di Paul Prenter la dice lunga sulle intenzioni dei Queen e della produzione: essere fedeli alla realtà dei fatti, senza alcuna omissione che possa danneggiare il racconto. Ma con la certezza, aggiungo io, che il tutto verrà fatto nel massimo rispetto di tutti coloro che della storia della band hanno fatto parte. Primo fra tutti lo stesso Freddie Mercury e una privacy che nemmeno dopo tanto tempo può e deve essere danneggiata. Su questo, la presenza come produttori esecutivi di Brian May e Roger Taylor è certamente una garanzia.