Il
29 Settembre uscirà anche in Italia il libro Queen In 3-D,
la prima biografia scritta da Brian May che, attraverso
immagini stereoscopiche e ricordi, racconterà la storia dei Queen in
un modo davvero sorprendente. Il volume, tradotto da Raffaella
Rolla ed edito dalla Edel Italy è già in pre-ordine su Amazon e
prossimamente sarà diffuso il comunicato stampa che ne annuncerò
ufficialmente la pubblicazione.
Nell'attesa,
ricordando la mia personale esperienza con il libro Diableries (che
utilizzo come modello non avendo ancora a disposizione l'ultima
creatura di Brian May) e raccogliendo alcune indicazioni provenienti
dalla rete, ho pensato di creare il breve tutorial che segue. Si
tratta di poche istruzioni che, spero, potranno esservi utili nella
comprensione del mondo della stereoscopia o, se lo preferite, del
3-D. Perché Queen In 3-D è proprio questo: un viaggio
tridimensionale nel mondo della nostra band preferita.
All'interno
della scatola che contiene il libro troverete un'ulteriore custodia
(foto 01) che nasconde al suo interno il visore stereoscopico
brevettato da Brian e chiamato in gergo “OWL”, letteralmente
gufo, assieme ad una infografica che ne spiega l'utilizzo.
Una
volta estratto dalla custodia, il visore si presenta nella sua forma
base (foto 01 parte bassa). Per poter essere utilizzato
correttamente sarà necessario ripiegare la parte frontale dotata di
lenti e quella posteriore, simile ad una sorta di cornice. Entrambe
dovranno essere piegate seguendo le linee già impresse sulla
plastica. Ai lati troverete due piccole “alette” di congiunzione
che vi consentiranno di fissare la parte frontale e posteriore alla
base (foto 02).
Una
volta ripiegato correttamente, il vostro “gufo” avrà l'aspetto
indicato nella foto 03.
A
questo punto aprite il libro e scegliete un'immagine (foto 04).
Posizionate il retro del visore in modo da far combaciare la cornice
di plastica con il bordo della fotografia stessa (foto 05).
Una
volta posizionato correttamente, il vostro “gufo” vi consentirÃ
di infilare la punta del naso nello spazio tra le due lenti (foto
06) attraverso cui potrete osservare la fotografia presente sulla
pagina.
A
questo punto dovrete regolare il visore cercando la giusta messa a
fuoco. Come indicato nelle foto 07 e 08 il “gufo” può
essere allungato o accorciato (come una sorta di cannocchiale per
intenderci).
Una
volta trovata la posizione ottimale (varia a seconda della vista) vi
appariranno ancora due immagini identiche. Fissatene il centro (in
Diableries è sufficiente guardare gli occhi rossi degli scheletri) e
gradualmente le due foto si sovrapporranno, generando così l'effetto
stereoscopico. L'immagine, un attimo prima piatta, acquisirÃ
profondità e le figura ritratte si “staccheranno” dal fondo
diventando qualcosa di più di una semplice fotografia. Ciò che è
stato impresso sulla carta vi verrà incontro e vi avvolgerà . Sarete
letteralmente catapultati dentro ogni foto e gli “Ohhhh” dettati
dallo stupore saranno l'unica cosa che da quel momento in poi potrete
pronunciare.
Naturalmente
non è detto che tutto questo funzioni all'istante. Io stesso ho
dovuto insistere un po' prima di trovare le giuste regolazioni e
capire l'esatto funzionamento della stereoscopia, sebbene sia
qualcosa che in pochi minuti diventa naturale e istintivo. Quindi, se
non riuscite subito a vedere le foto in 3 dimensioni, non
scoraggiatevi. Servono solo pratica e pazienza.
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