Brian May ha presentato il libro Queen In 3-D e ha reso omaggio alle vittime di Manchester


Si è svolta ieri sera al Century Club di Londra la conferenza stampa di presentazione del libro Queen In 3-D. Circondato da una serie di memorabilia legati alla storia dei Queen, Brian May ha incontrato la stampa per offrire qualche anticipazione sui contenuti del libro che nel Regno Unito esce ufficialmente domani 25 Maggio.


Ma prima di intrattenere i presenti con le foto tratte dal libro e alcune storie sulla band, Brian non ha potuto esimersi dall’esprimere il proprio cordoglio per l’attentato terroristico di Manchester. Si è dichiarato profondamente addolorato e ha sottolineato quanto sia incomprensibile l’odio che anima chi uccide altri esseri umani, addirittura dei bambini. Ma ha anche ribadito che il tour dei Queen + Adam Lambert si svolgerà come programmato, compresa la tappa alla Manchester Arena del 9 Dicembre prossimo, anche se ovviamente sarà prestata la massima attenzione e saranno innalzati i livelli di sicurezza per il pubblico. Ma la musica e la vita non devono fermarsi di fronte all’orrore.

Ecco le sue parole, seguite da un minuto di silenzio in memoria delle vittime di Manchester:

"Mi sono svegliato questa mattina e ho visto la notizia di Manchester e la prima cosa che ho fatto è stato pubblicare un messaggio su Twitter solo per esprimere il mio dolore e la mia vicinanza alla gente che ha vissuto una simile tragedia. Voglio dire, c'erano delle mamme lì che non sapevano nemmeno se i loro bambini erano vivi o morti. E la cosa più terribile è che non si può comprendere il tipo di odio che deve animare chi è in grado di uccidere dei bambini con una bomba. Certi eventi devono essere per noi l’opportunità di rivalutare noi stessi. Penso che non siamo riusciti a farlo con l’11 Settembre, dopo il quale abbiamo bombardato intere popolazioni grazie a gente come Tony Blair e David Cameron, e purtroppo abbiamo ancora questa idea che per sconfiggere la violenza serva altra violenza. Credo che dobbiamo spazzare via tutto questo una volta per tutte e ricominciare.

Se pensiamo davvero di poter affrontare questi problemi con l’uso della violenza e con un atteggiamento razzista, allora il mondo è davvero immerso in una grande tragedia. Bisogna spezzare il ciclo della violenza e iniziare a trattare gli altri con compassione. Non intendo compassione per i terroristi, ma nei confronti del mondo, rispetto al quale dobbiamo chiederci quale ruolo vogliamo giocare.

Naturalmente dobbiamo rafforzare la sicurezza e confermo che suoneremo a Manchester, come del resto abbiamo già fatto in passato, e non cancelleremo il tour perché la vita deve continuare. Questo è quello che vogliono, rovinare le nostre vite, vogliono impedirci di fare musica, di ballare ed essere felici. Ma la vita deve essere vissuta, quindi no, non annulleremo i concerti, e ovviamente punteremo alla sicurezza. Ma la cosa ancora più importante da fare è capire le ragioni di tutto questo odio. Ci sono delle ragioni e credo che dobbiamo smantellare tutto ciò che è stato fatto finora e ricominciare.”

Per quanto riguarda Queen In 3-D il chitarrista ne ha spiegato la genesi e ne ha rivelato i contenuti, puntualizzando tutti quegli aspetti che purtroppo a causa della fake intervista apparsa sul Sunday Times Magazine rischiavano di restare nell’ombra. Queen In 3-D non è un racconto scandalistico sulla vita di Freddie Mercury (Brian non farebbe mai un’operazione del genere), ma la cronaca sincera di una carriera durata interi decenni e fatta di concerti, album e rapporti umani profondi. Capitolo dopo capitolo la storia della band viene raccontata in ordine cronologico attraverso il punto di vista personale di Brian, che ha quindi riportato alla luce episodi rimasti finora inediti e che consentono, assieme alle foto stereoscopiche, di immergersi letteralmente nella leggenda.