Capitolo 80: I 40 anni di Bohemian Rhapsody con un singolo nei negozi a Novembre



Mito, leggenda. E ancora: capolavoro, icona, canzone del millennio. È impossibile parlare di Bohemian Rhapsody senza incedere in toni altisonanti e definizioni degne di un kolossal di Hollywood. Eppure nessuno potrebbe mai rigettare l'affermazione secondo cui il singolo dei Queen pensato e scritto da Freddie Mercury ha ridefinito i canoni estetici di un'intera era musicale, paragonabile forse a certe scoperte scientifiche i cui effetti si riverberano nel tempo, trasformando una creazione geniale in autentica opera d'arte, il cui nome è destinato a restare impresso nel grande libro della storia. Nulla è esagerato quando si parla di Bohemian Rhapsody e l'iperbole è il solo termine di paragone che ben si adatta a descrivere una canzone che non è solo un pezzo rock-operistico, ma anche un marchio, un simbolo di nobiltà di cui milioni di fans amano fregiarsi da ormai quaranta anni.


Sono ben quattro infatti le decadi che hanno visto suonare Bohemian Rhapsody in ogni angolo del mondo. Ma che nessuno osi pensare che dopo tutti questi anni su quei solchi si sia posata della polvere, a meno che non si tratti di quella d'oro o proveniente direttamente dalle stelle. Rendere omaggio e tributare i giusti festeggiamenti a un'opera che nulla ha da invidiare alla Gioconda (anzi, potrebbe ben dirsi che con essa ha in comune il fascino enigmatico e il mistero sul suo reale significato) è un atto doveroso a cui gli stessi Queen non si sottraggono, offrendo al pubblico uno dei loro concerti più famosi e importanti, quella notte di rock graffiante e delicate armonie dipinte sul velluto che si svolve sul finire del 1975.

Quaranta anni fa dunque, un percorso temporale invincibile, un fiume in piena di cambiamenti, album glorificati e poi scomparsi, artisti idolatrati di cui oggi a stento se ne ricordano le gesta. Ma tutto questo non vale per i Queen e buona parte del merito è di questa canzone-manifesto, un brano che ha cambiato tutto, non solo nella vita della band, ma anche nella storia stessa della musica. Impossibile elencare tutti i record e i premi conferiti, l'ultimo in ordine di tempo un Q Awards (di Q Magazine), nella categoria Classic Single, ritirato da un giustamente impettito Roger Taylor, uno dei pochi depositari del vero significato di Bohemian Rhapsody.

Per l'occasione e per la prima volta in assoluto, Bohemian Rhapsody uscirà in versione vinile da 12 pollici, con l'originario lato B, il 27 novembre 2015, che va a completare il già ricco cofanetto edizione limitata di A Night At The Odeon - Live At Hammersmith '75, che sarà comunque disponibile in più formati e che promette di superare in qualità (incredibile ma vero) anche il già osannato Live at Rainbow che appena un anno fa si è meritato ammirazione e soddisfazione tanto da parte della stampa specializzata, quanto dal pubblico.
Su Bohemian Rhapsody si vorrebbero (e potrebbero) dire davvero un'infinità di cose, senza correre il rischio di apparire banali perché una leggenda gode sempre del suo fascino, anche dopo che la si è raccontata centinaia di volte. Le infinite ore trascorse in studio per registrarne ogni singola parte, i dubbi sulla possibilità di completare l'opera e poi di vederla trionfare sul mercato. E ancora: nastri diventati trasparenti per le troppe sovraincisioni; la necessità di affiancare Freddie nella costruzione del suo capolavoro senza tuttavia poterne davvero comprendere tutte le sfumature; le 9 settimane di permanenza al primo posto in classifica e le 14 volte in cui fu mandata in onda nell'arco di una sola giornata da Kenny Everett; e poi lo sgomenti del primo ascolto che, appena concluso, ne brama un altro e un altro ancora, in un ciclo infinito in cui non solo l'udito ma tutti i sensi si nutrono di ogni singola nota.

Qualcuno una volta ha detto che l'arte è il cibo dell'anima, il nutrimento sopraffine che garantisce all'essere umano di evolversi, comprendere se stesso e il mondo che lo circonda. Un viaggio della coscienza, dove la musica diviene il mezzo attraverso cui esplorare un mondo fatto di fantasia, ricco di colori, personaggi pittoreschi, invocazioni drammatiche. Quasi 6 minuti capaci di dilatarsi all'infinito, espandendo anche l'orizzonte dell'ascoltatore che diventa improvvisamente protagonista della struggente epopea del protagonista. Alla fine, quando il disco smette di girare sul piatto, la domanda affiora dal profondo: era una fantasia, forse un sogno? O è stato tutto vero? Lasciate perdere, non cercate risposte. Ascoltate piuttosto: la voce di Freddie ha ripreso a cantare, le note dei Queen stanno disegnando altri mondi e voi ne siete i protagonisti.

Bohemian Rhapsody 12” single: in uscita il 27 Novembre 2015. ACQUISTALO SU AMAZON.IT
A Night At The Odeon: in uscita il 20 Novembre 2015. INFO QUI.


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