C'è chi dice che le
biografie ufficiali non sono fatte per raccontare la verità su un'artista ma,
anzi, per eluderla e sottrarre spazio a quei libri che, al contrario, cercano
di esplorare cosa c'è dietro i dischi e i concerti. Solitamente commissionate
dalle case discografiche o direttamente dai musicisti, le biografie ufficiali
promettono di raccontare la storia di un cantante o di una band perché “a un
certo punto della loro carriera” c'è bisogno di fare il punto della situazione
e di descrivere da dove si è partiti per meglio comprendere dove si potrÃ
arrivare.
Tuttavia, in qualunque
modo la si voglia vedere, una storia ufficiale di un gruppo rock raramente ci
dice davvero tutto e quasi mai solleva quella cortina oltre la quale tutti noi
fans vorremmo poter sbirciare almeno una volta nella vita. Spesso non ci
accontentiamo del sudore che resta attaccato alle magliette alla fine di un
concerto e nemmeno ci basta riempirci la casa di dischi e fotografie. No,
vogliamo molto di più.
Vogliamo poter sbirciare
dal buco della serratura e, anzi, possederla la chiave capace di schiudere i
backstage, i camerini, le abitazioni private e in particolare le camere da
letto. E che dire poi dei pass per accedere ai party più o meno privati, alle
stanze d'albergo e, perché no, alle automobili dei nostri artisti preferiti?
Siamo fatti così noi fans, non ne abbiamo mai abbastanza, nemmeno quando infine
possiamo sfoggiare decine di album autografati, foto ricordo e memorabilia la
cui rarità farebbe impallidire il museo di Montreux.
Ma se nella Biografia
Ufficiale dei Queen cercate tutto questo, sappiate che nulla di tutto ciò trova
spazio nelle circa 300 pagine che compongo un'opera interessante, ben scritta e
ricca di informazioni ma, per certi versi, asettica pur essendo caratterizzata
da un'enfasi tipica del fan più appassionato.
Nata all'interno del Fan
Club (i due autori ne sono il cuore pulsante ormai da decenni), la biografia
racconta anno dopo la anno la storia dei Queen così come ormai la conosciamo
tutti, con l'aggiunta delle dichiarazioni dei quattro membri del gruppo e i
commenti giornalistici che hanno accompagnato la pubblicazione dei vari album e
singoli.
Pur non essendo, come
detto, un libro che guarda troppo all'interno della vita della band e dei suoi
componenti, ha il merito di non limitarsi ad offrire una narrazione
didascalisca di quanto fatto dai Queen da Keep Yourself Alive in poi. Certo,
non troverete molti riferimenti a fatti ormai noti, come ad esempio i frequenti
contrasti all'interno della band o i momenti più scandalosi che hanno visto
protagonisti Freddie e soci, ma il quadro d'insieme che viene dipinto capitolo
dopo capitolo è fedele alla realtà quanto basta da rappresentare un punto di
partenza imprescindibile per il fan che intende saperne di più della storia dei
Queen.
Scrivere libri di per sé
non è un'impresa semplice, occorre essere dotati anzitutto dei giusti strumenti
linguistici e quindi culturali per mettere assieme qualcosa capace di non
finire nel caminetto dopo le prime dieci pagine.
In questo senso il
lavoro realizzato da Jacky e Jim è di indubbio livello, pur non godendo di quei
picchi di lirismo o di autentica ironia che, ad esempio, caratterizzano lo
splendido Queen Unseen di Peter Hince. In questo caso si è cercato soprattutto
di descrivere l'evoluzione dei Queen non solo come rock band ma anche come
sodalizio tra quattro persone dalla natura totalmente differente l'una
dall'altra, ma poi divenuta sempre più essenziale all'interno delle dinamiche
del gruppo stesso.
Leggendo il libro non si
ha mai l'impressione che Freddie fosse l'unico e solo leader dei Queen e questa
è una ricostruzione certamente fedele alla realtà , almeno per quello che
accadeva in sala di registrazione, dove tutti e quattro hanno sempre goduto
della possibilità di decidere, criticare, proporre e, ovviamente, comporre. Ma
questa biografia è anche e soprattutto il racconto di vent'anni di successi
ineguagliabili.
A voler mettere in fila
tutti i concerti, i primi posti in classifica e i numeri di dischi venduti nel
mondo si corre il rischio di credere che quella dei Queen sia una storia di
fantasia. Ma è tutto vero e ogni pagina racconta comunque la verità e saperlo
non fa altro che emozionare il lettore e inorgoglire il fan che, magari senza
meritarlo, ha avuto comunque il suo ruolo nella leggenda del gruppo
semplicemente acquistando un disco. Ed è forse questo l'aspetto più intrigante
del libro: leggere la storia dei Queen significa conoscere qualcosa a cui
indirettamente si è preso parte, come acquirente nei negozi di dischi o come
pubblico ai concerti.
La narrazione si
conclude con la pubblicazione del doppio Live at Wembley e sarebbe quindi tempo
di rimettere mano al volume per aggiungere quei capitoli che ancora mancano. Ma
sulla storia dei Queen non è ancora stata messa la parola fine e forse anche
per questo i due autori attendono prima di proporne una versione che sia il più
contemporanea ed esaustiva possibile. E anche questo non può che farci
riflettere sulla circostanza che i Queen, nonostante tutto, non sono ancora una
band da biografia definitiva.
Molte altre cose sono
state fatte dopo la prima edizione della biografia: basti pensare a Made in
Heaven, a No-One But You, al musical e alle collaborazioni con Paul Rodgers e e
Adam Lambert, senza dimenticare eventi unici come la cerimonia di chiusura
delle Olimpiadi di Londra. Ma naturalmente questi sono capitoli di una storia
che è andata per certi versi “oltre” la storia dei Queen, quella che si è
inevitabilmente conclusa nel 1991 con la morte di Freddie Mercury.
Si tratta di un cerchio
che ha trovato il suo perfetto compimento con i rimandi al passato contenuti in
Made in Heaven, mentre l'aggiunta di quel “+” che da allora accompagna le
esibizioni di Brian, Roger e John (quest'ultimo finché non ha deciso di
ritirarsi e scomparire) ha segnato un passo inaspettato, prima ancora per gli
artisti oltre che per noi fans.
Per questo la Biografia Ufficiale è il libro perfetto per conoscere la storia dei Queen (non mi piace usare il termine “veri” come fanno alcuni, perché oggi i Queen+ meritano il rispetto che si deve ad una storia leggendaria e ad un presente emozionante) e alimentare la necessaria curiosità per poi approfondire con altri testi e altre ricerche una leggenda che, a differenza di altre narrazioni epiche, ha ancora molto da dirci.