Time, ovvero quando Freddie Mercury cantò in un musical

Una delle più frequenti critiche che vengono mosse ai Queen ogni volta che la band ha intrapreso qualche nuovo progetto dopo il 1991 suona più o meno così: “Freddie questa cosa non l'avrebbe mai fatta!”. È successo spesso nel corso degli anni, anche quando ormai dodici anni fa decisero di unire le proprie forze a quelle del commediografo Ben Elton per allestire We Will Rock You. Si disse all'epoca, ma temo anche oggi, che Freddie mai e poi mai avrebbe legato il proprio nome ad un musical. In realtà la smentita per i soliti saccenti del web non è tardata ad arrivare e più volte gli stessi Brian e Roger, ma anche Jim Beach, hanno rivelato di come di un musical i Queen avessero iniziato a parlare già nel lontano 1986. Ma c'è di più. Freddie Mercury ha preso parte ad uno spettacolo teatrale, intitolato Time, e questo non deve certamente stupire perché la teatralità nella musica dei Queen è stato fin dagli esordi un elemento fondamentale, forse il più rilevante di tutti.




Time non è un'opera originale, ma venne scritta sulla base di un altro musical andato in scena nel 1970 e intitolato “The Time Lord” e la storia presenta più di qualche similitudine con We Will Rock You. La storia, infatti, ha per protagonista Chris Wilder, un musicista rock trasportato attraverso il tempo, con tanto di band e coristi al seguito, per esibirsi durante un concerto alla High Court of the Universe nella galassia di Andromeda. Lo scopo dell'evento è quello di saggiare il popolo terrestre e stabilire quale ruolo questo dovrà avere nella ricerca della pace universale. Ideatore di questo bizzarro test è Melchisedic che, a dispetto del nome di chiara derivazione ebraica, è un personaggio direttamente ispirato al Doctor Who dell'omonima serie televisiva, al pari del quale ha il potere di controllare lo scorrere del tempo. Il destino della Terra dipende quindi da Wilder e da come, assieme alla sua band, riuscirà a suonare sul palco intergalattico! Proprio come il musical dei Queen, anche Time è di chiara ispirazione fantascientifica e nel suo allestimento curato da Clark gli effetti speciali abbondavano, compreso un ologramma che simulava Akash, un'enorme testa cui era affidato il ruolo di narratore della storia. Proprio per favorire l'uso di effetti speciali così innovativi (siamo tra il 1986 e il 1988), il Dominion Theatre, dove lo spettacolo venne allestito e dove, anni dopo, ha trovato la sua casa naturale proprio We Will Rock You, venne molto modificato per ospitare la base in acciaio massiccio con un ascensore idraulico progettato da John Napier che rendeva la scena molto più dinamica ed emozionante.

Il primo allestimento avvenne il 9 aprile del 1986, per la regia di Larry Fuller, che ne curò anche le coreografie per i successivi due anni. Il cast comprendeva, tra gli altri, Cliff Richard nel ruolo di Wilder, Jodie Brooke Wilson come Louise, Jeff Shankley come Melchisedic e Dilys Watling come uno dei giudici di tribunale, mentre la testa/ologramma aveva la voce di Laurence Olivier. Successivamente Richard venne sostituito da David Cassidy. Del musical è stato realizzato anche un album, pubblicato dalla Emi la cui tracklist comprende tutti i brani eseguiti sul palco, tra i quali meritano una menzione particolare quelli composti ed eseguiti da Freddie Mercury, Julian Lennon (uno dei figli del Beatle John), Murray Head, Dionne Warwick, Burt Bacharach, Richard Carpenter, Leo Sayer, Ashford & Simpson, Dusty Springfield, John Christie, John Helms, Mike Moran (proprio quel Mike!) e Paul Miles-Kingston. Tutti nomi di altissimo livello e famosi in tutto il mondo.

La colonna sonora di Time venne curata in particolare da Dave Clark, al quale si deve la presenza di Freddie non solo nell'album legato allo show ma anche sul palco del Dominion. Dal 1957 e fino agli inizi degli anni '70 Clark è stato un musicista attivo e membro fondatore dei The Dave Clark Five (conosciuti anche più semplicemente con la sigla DC5), il cui primo disco venne pubblicato nel 1962. Sebbene in Italia siano pressoché sconosciuti, ebbero un grandissimo successo e furono l'unica band inglese dopo i Beatles a piazzare un loro singolo nella top ten statunitense in un epoca storica, gli anni '60, nei quali sfondare in America per una band europea somigliava a una vera e propria utopia, e sono stati un gruppo fra i più prolifici e venduti dell'era del beat. All'interno della band Clark aveva un ruolo piuttosto atipico: pur essendo il batterista della formazione, era considerato il vero frontman e sul palco il suo strumento era piazzato in posizione centrale, con gli altri musicisti relegati ai lati.

Come detto, Clark è autore dei brani sui quali poggia l'intero musical. Vediamoli nel dettaglio, con l'indicazione dei vari interpreti (in grassetto ho evidenziato quelli per i quali Freddie ha dato il proprio contributo):

Born To Rock 'n' Roll (The Rock Star, Cliff Richard)
Time Talkin' (The Rock Star, Ashford & Simpson)
Time (The Rock Star, Freddie Mercury)
The Music Of The Spheres (orchestral)
Law Of The Universe (The Judges, Chris Thompson, Miriam Stockley & Michael Mullins)
The Time Lord Theme (Lord Melchisedic - The Time Lord, John Christie)
The Charge (Lord Melchisedic - The Time Lord, John Christie)
One Human Family (The Rock Star, Leo Sayer)
What On Earth (Louise, Dionne Warwick)
I Know, I Know (The Rock Star, Leo Sayer)
Your Brother In Soul (Captain Ebony, Jimmy Helms)
Case For The Prosecution (Lord Melchisedic - The Time Lord, John Christie)
Starmaker (The Judges, Ashford & Simpson)
Time Will Teach Us All (The Rock Star, Julian Lennon)
I Object (Lord Melchisedic - The Time Lord, John Christie)
In My Defence (The Rock Star, Freddie Mercury)
Within My World (Louise, Dionne Warwick)
Because (The Rock Star, Julian Lennon)
Move The Judge (Captain Ebony, Jimmy Helms)
She's So Beautiful (The Rock Star, Cliff Richard)
Beauty, Truth, Love, Freedom, Peace (Akash, orchestral)
If You Only Knew (The Rock Star, Julian Lennon)
We're The U.F.O (The Judges, Murray Head)
The Theme From Time (Akash, orchestral)
Harmony (Lord Melchisedic - The Time Lord, John Christie)
The Return (Akash, orchestral)
Time (Reprise) (The Rock Star, Freddie Mercury)
It's In Every One Of Us (The Rock Star, Cliff Richard)

Personaggi e interpreti:

The Rock Star - Cliff Richard, Ashford & Simpson, Freddie Mercury, Leo Sayer, Julian Lennon
Akash - Laurence Olivier
Lord Melchisedic - John Christie
Louise - Dionne Warwick
Captain Ebony - Jimmy Helms
The Judges - Chris Thompson (apparso poi in Back To The Light di Brian May), Miriam Stockley (apparsa nei cori di Let Me Live) & Michael Mullins, Murray Head, Ashford & Simpson

(Fonte: http://www.time-themusical.com/)

La collaborazione per Time tra Dave Clark e Freddie Mercury nasce da lontano. I due erano amici da diverso tempo e il loro primo incontro risale al 1976. Non si è trattato di una conoscenza occasionale, ma di un'amicizia maturata nel tempo, tanto che Clark fu tra i pochi ai quali Freddie confidò la propria malattia. Avvenne durante una cena organizzata dallo stesso Mercury nella sua abitazione di Londra e Clark non avrebbe mai pensato che al termine del vino e delle gustose chiacchiere, la serata si sarebbe conclusa con quel fulmine a ciel sereno. Improvvisamente su Dave piombarono addosso come macigni i ricordi di quella collaborazione. La consapevolezza che non avrebbe più potuto lavorare con Freddie gli spezzò il cuore. Ma nonostante questo decise di restare accanto all'amico e spesso si alternò al suo capezzale con Mary Austin nei giorni in cui la vita stava scivolando via dal corpo del cantante tra immense sofferenze e i pochi momenti di serenità che la malattia ancora gli concedeva.

Di quel tragico periodo Dave Clark non ha mai parlato volentieri e le uniche volte in cui ha concesso delle interviste lo ha fatto garantendo da parte del quotidiano di turno un'elargizione in favore del Mercury Phoenix Trust. Clark ricorda così la sera in cui l'amico gli rivelò di aver contratto l'aids: “Quando Freddie mi disse di essere malato rimasi sconvolto, soprattutto perché appariva in perfetta forma e non avrei mai sospettato di nulla. In realtà era malato già da tempo, ma solo quando iniziò la sofferenza fisica la sua condizione si fece davvero dura. Però Freddie si limitò a rivelare la cosa solo a pochi intimi e si fece promettere di non raccontare nulla. Il fatto è che all'epoca l'aids era visto come un flagello, una vera e propria piega e lui non sopportava l'idea di essere additato come una specie di untore, un marchiato. Il suo riserbo era tale che io fui tra i pochissimi a saperlo e all'inizio nemmeno gli altri membri dei Queen e la sua stessa famiglia sapevano come stavano davvero le cose. Credo che volesse aspettare anche nella speranza che potesse arrivare una cura e risolvere tutto prima di doverlo rendere pubblico”.

Era questo il tipo di amicizia che legava Clark e Mercury, il cui rapporto dal 1976 in poi si era fatto profondo e sincero. Per questo, nel 1985 Clark chiese a Freddie di lavorare assieme su alcuni brani da inserire nella colonna sonora del musical Time. In una intervista al Dailymail, concesso solo a fronte di un contributo della testata alla lotta contro l'aids, Clark ha spiegato qualcosa in più del suo rapporto con Freddie: “La nostra amicizia mi ha sempre sorpreso perché avevamo caratteri davvero opposti, ma ad unirci davvero era l'aspetto creativo delle nostre esistenze. Eravamo entrambi dei perfezionisti e tra di noi c'era grande confidenza, tanto che Freddie spesso mi raccontava dei suoi affari e dei progetti musicali cui stava lavorando o ai quali avrebbe voluto mettere mano. Ma non si limitava a spiegarmi cosa voleva fare, voleva anche conoscere la mia opinione, perché sapeva che da me avrebbe sentito solo sincerità. Freddie era dotato di un senso dell'umorismo straordinario e ciò che mi manca più di tutto è il suo entusiasmo. Ma era anche un tipo orgoglioso e amante della vita, tanto che fece di tutto per curarsi, arrivando a farsi spedire dall'estero dei medicinali considerati all'epoca miracolosi ma che, evidentemente, non servirono a nulla. Nonostante ciò aveva una grande fiducia nel futuro e una volta mi disse che era certo che nel giro di pochi anni saremmo stati in grado di sconfiggere l'aids e infatti dopo appena un anno dalla sua morte hanno inventato dei farmaci in grado di rallentare il decorso della malattia. Si arrese per davvero solo alla fine, quando ormai per lui la vita non era più divertente. Così decise di sospendere le cure, limitandosi ad assumere gli antidolorifici. La cosa eccezionale di Freddie è che, pur soffrendo in maniera indicibile non si lamentava mai. Diceva di non sopportare i drammi”.

Dalla collaborazione Mercury/Clark nacquero tre brani. Il primo, In My Defence è una canzone scritta da Dave Clark che Freddie Mercury registrò nei leggendari Abbey Road Studios nell'ottobre del 1985, ma venne pubblicata solo l'anno seguente nell'ambito della colonna sonora del musical e come lato B del singolo Time, salvo poi meritarsi gli onori della facciata A nel 1992 per il progetto The Freddie Mercury Album (in America invece venne utilizzato come singolo di The Great Pretender, la versione oltreoceano della raccolta. In quel periodo Freddie era già impegnato per le registrazioni di A Kind Of Magic e pensò che potesse essere una buona idea registrare i brani per il musical assieme agli altri Queen. Tuttavia Clark aveva già prenotato gli studios da tempo e aveva anche coinvolto altri musicisti, così Freddie accettò di cantare da solo a patto di poterla incidere con Brian, Roger e John qualora il risultato finale non lo avesse convinto. Clark ha raccontato che Freddie incise In My Defence in un colpo solo, il che è davvero straordinario se pensiamo che si tratta di una delle interpretazioni più belle di Freddie (e probabilmente della storia della musica). La canzone scritta da Clark è stupenda, ma qui la voce di Freddie ha raggiunto livelli espressivi davvero senza precedenti ed è un peccato che il brano non sia stato rielaborato dal resto della band. Oggi potremmo parlare senza alcun dubbio di capolavoro. In ogni caso al brano presero parte musicisti nei quali Freddie nutriva grande fiducia, a partire da quel Mike Moran con il quale avrebbe poi scritto e registrato Barcelona. A questi si aggiunsero Paul Vincent, già chitarrista in Mr Bad Guy, Andy Pasks al basso, Graham Jarvis alla batteria e Peter Banks alle tastiere. Le cronache dell'epoca (riportate nell'Enciclopedia di Georg Purvis, edita dai tipi di Arcana) raccontano di un primo giorno di lavoro caratterizzato da un evento tragico. Moran infatti fu coinvolto in un incidente automobilistico che gli provocò parecchie contusioni e la rottura di alcune costole. Nonostante questo decise di non mancare all'appuntamento con un artista del livello di Freddie Mercury e si recò ugualmente agli Abbey Road Studios. Lì Freddie, avendo colto il suo malessere, si prodigò versandogli dosi massicce di vodka! Da allora tra Freddie e Mike si sviluppò un'amicizia che sfociò poi nella collaborazione per Barcelona, ma che vide la presenza di Moran anche con i Queen, in All Gods People, sul palco del Tribute e in Made in Heaven.

Time uscì il 24 maggio del 1986 in Inghilterra con la storica etichetta dei Queen, la Emi e riuscì ad entrare nella top 100, dove raggiunse il 32° posto. Sebbene Clark avesse promesso la canzone a Cliff Richard, che del resto era attore protagonista del musical, chiede a Freddie di registrare una traccia vocale, che venne poi completata con una base musicale, sempre incisa presso gli Abbey Road Studios di Londra. Rispetto a In My Defence, Time è certamente più commerciale ma vanta un video promozionale registrato alle 5 del mattino al Dominion Theatre e con la presenza di alcune comparse. Le immagini vennero registrate il 22 maggio del 1986, a poche ore di distanza dalla messa in scena dello spettacolo. In quell'occasione Freddie diede il meglio di sé, confermando di essere dotato di una vena ironica davvero senza pari. Durante lo show, infatti, si travestì da venditore di gelati e iniziò ad aggirarsi tra il pubblico al quale, però, non sapeva quanto denaro chiedere. Così alla fine li regalò ai presenti, pagando di tasca propria il costo.

It's In Everyone Of Us è un altro brano inserito nella colonna sonora del musical, che però Freddie non incise mai, ma si limitò a cantare dal vivo il 14 aprile del 1988 in duetto con Cliff Richard. Proprio di questo brano è disponibile sul forum di queenzone una versione con audio più chiaro rispetto a quella circolata finora. La potete trovare cliccando la pagina facebook del blog.

Born To Rock'n'Roll è il quarto brano del musical cui Freddie diede un contributo, purtroppo rimasto come semplice demo in quanto il pezzo era già stato affidato a Cliff Richard. Tuttavia Freddie ebbe modo di cantarla dal vivo sempre il 14 aprile del 1988 nell'ambito di quella speciale performance di Time creata per raccogliere fondi per il Terence Higgins Trust. Il gala si chiamava Give Time for Aids e il fatto che Freddie vi abbia voluto prendere parte la dice lunga sulla forza che lo ha contraddistinto in una fase così drammatica della sua esistenza.