BRIAN MAY | NUOVA MUSICA DEI QUEEN? POSSIBILE! | IL DELICATO EQUILIBRIO NELLA SCRITTURA DI CANZONI



E’ disponibile da pochi giorni nelle edicole inglesi il nuovo numero di Mojo, storico magazine musicale che dedica copertina e articolo principale ai Queen con una intervista a Brian May e Roger Taylor.

I contenuti stanno iniziando a diffondersi in rete e, come sempre, non sono privi di interesse, a partire dalle dichiarazioni con cui Brian ha aperto ancora una volta alla possibilità di pubblicare nuove canzoni a nome Queen.

Il chitarrista ha spiegato di essere sempre a lavoro in studio, anche assieme a Roger e se qualcosa di quanto provato finora dovesse “germogliare” nel modo giusto allora i fans potrebbero davvero ascoltare una o più nuove canzoni firmate dai due musicisti, ma ovviamente ancora a nome Queen.

Non è la prima volta che Brian e Roger parlano di questa eventualità, ma nel frattempo gli anni sono passati senza che nulla accadesse, salvo gli eventi live con Adam Lambert. Eppure quest’anno le sensazioni sembrano quelle giuste, anche alla luce delle parole che lo stesso Brian ha rilasciato poco tempo fa alla fanzine dell’International Queen Fan Club: in quell’occasione ha annunciato per quest’anno l’uscita di Queen II 2025 Remix, ma anche la voglia di fare qualcosa con Roger di innovativo.

Come sempre staremo a vedere.

Ma con Mojo Brian ha anche affrontato il suo ruolo di autore di canzoni, confessando di soffrire ancora oggi di una sorta di insicurezza, un meccanismo psicologico che in passato ha dovuto ovviamente affrontare con ancora maggiore difficoltà. Ogni volta che presentava al resto della band una nuova composizione, ecco che il timore di sentirsi dire che era solo “spazzatura” lo spingeva a scusarsi e vergognarsi.

È quella che si chiama “sindrome dell’impostore”, che fa provare la sensazione di non essere all’altezza e di non possedere le abilità necessarie per potersi considerare meritevoli dei risultati ottenuti. Una sorta di muro emotivo contro il quale Brian continua a scontrarsi ancora oggi e che risale a quando, ancora membro dei 1984, si confrontava con le cover dei suoi eroi musicali (Hendrix, Hank Marvin e i Beatles) domandosi se quello che avrebbe scritto lui avrebbe mai potuto essere allo stesso livello.

Dopo oltre cinquant’anni di carriera e un elenco pressoché sterminato di successi, quella sgradevole sensazione permane, tanto che ancora oggi Brian si domanda se sarà in grado di fare una certa cosa, intraprendendo ogni volta quello che definisce “un viaggio di fiducia in se stessi nel quale devi farti coraggio”.

Sulla scrittura vera e propria, il chitarrista ha spiegato di considerarla come qualcosa che deve stare in equilibrio tra arte e scienza, ovvero tra l’istintività e la perfetta pianificazione, un meccanismo per lui complesso da ottenere anche a causa di un perfezionismo spesso estremo.

Per nostra fortuna passione e logica hanno sempre trovato la giusta dimensione, riuscendo a coesistere in quel modo magnifico che è la musica dei Queen scritta da Brian