Durante il periodo natalizio Brian May ha pubblicato un lungo post dedicato
alla malinconia che quel periodo dell’anno porta sempre con sé, sottolineando
di essere ancora afflitto dalla depressione, trattandosi di qualcosa che ti
colpisce e che non passa mai, ma che col tempo impari a gestire.
In occasione delle imminenti date in Nuova Zelanda dei Queen + Adam
Lambert, Brian ha rilasciato un’intervista al sito Timo Out, ripresa da
NZHerald, durante la quale ha spiegato:
"È
stato bello aprire quel tipo di conversazione e la risposta che ho avuto è
stata fenomenale. Il 95% delle persone che hanno risposto a quel post si
sentivano come me. Il che è un po' uno shock, perché pensi che tutti amino il
Natale e si sentano felici in quei giorni. Ma la maggior parte delle persone
che hanno risposto si sentivano ansiose o sovraccariche, preoccupate o depresse,
tanto da sperare che quei giorni passassero in fretta. È stata una rivelazione
per me e in realtà mi ha aiutato a capire che non ero solo e penso che per
tanti altri sia stato lo stesso.”
Brian non è nuovo alla condivisione di aspetti così intimi e delicati della
propria personalità . Nel 2002 ad esempio ha ammesso di aver seriamente pensato
al suicidio nel periodo in cui è stato colpito dalla morte del padre e poco
dopo quella di Freddie Mercury. Anche per questo trova così difficile il
periodo del Natale, ma afferma di aver imparato a gestire la sua condizione.
Uno dei rimedi con cui affronta il suo problema è l’attività fisica, fatta di
cyclette (spesso lo vediamo nei video che pubblica su Instagram) e stretching, in modo da aiutare sia il
suo stato fisico che quello mentale. E invita
chi soffre di depressione a diventare più attivi, sottolineando anche
l'importanza di staccarsi dal mondo moderno mentre si fa esercizio:
"A
meno che non ci sia una buona ragione, lo faccio tutti i giorni. I giorni di
riposo vanno bene di tanto in tanto, ma mi piace farlo almeno sei giorni alla
settimana, soprattutto quando sono in vista di un tour. E sicuramente l’attivitÃ
fisica aiuta anche lo spirito, non c'è dubbio. Aiuta il tuo corpo ma aiuta
ancora di più la tua mente avere quel momento di tranquillità ."
Naturalmente parlare di temi così personali non è cosa da poco e Brian
aveva dei dubbi sull’opportunità di farlo, ma sentiva che era importante
mantenere le cose reali nel mondo spesso artificiale dei social:
"Ho
esitato a parlarne su Instagram perché non cercavo simpatia o qualcosa del
genere, ma allo stesso tempo Instagram ha la tendenza ad essere quella che
chiamano ‘la mia vita perfetta’. Così ho sentito l'obbligo di parlare di come
mi sentivo perché avevo la sensazione che molte altre persone probabilmente stessero
vivendo momenti difficili, magari guardando i profili e chiedendosi perché loro
non potessero ottenere quella ‘vita perfetta’. Nel complesso mi piace essere
sincero.”
Una cosa che lo aiuta a mantenere il morale alto è la prospettiva di
tornare in tour. In particolare, per le date in Nuova Zelanda non vede l’ora
che arrivi il momento di salire sul palco.
"Siamo
sempre venuti ad Auckland, ma non abbiamo mai fatto un tour. Suoneremo a
Dunedin e Wellington e sono entusiasta. Non ho mai visto questi posti ed è bello
visitare luoghi in cu non sono mai stato prima."
Dopo la morte di Freddie Mercury, Brian è sempre stato di fatto il
portavoce dei Queen. Il batterista Roger Taylor è ora l'unico altro membro
della formazione originale e pur avendo passato del tempo in studio con Adam
Lambert, Brian spiega che ci sono poche possibilità di avere nuove
registrazioni.
Inevitabile quando si parla con un attività per i diritti degli animali e
per l’ambiente come Brian May parlare anche di quanto sta accadendo in Australia
"Gli
incendi sono arrivati a spargere cenere fin sui ghiacciai. È spaventoso, una
terribile tragedia. Il mondo sta affrontando disastri ambientali prima del
previsto. Questa è la verità ed è uno shock terribile. Purtroppo è troppo tardi
per salvare così tante persone e soprattutto gli animali più a rischio. Può
davvero essere vero? Un miliardo di animali uccisi in Australia? È
semplicemente spaventoso oltre ogni immaginazione. È una tragedia oltre misura,
non è vero? Una volta su questi temi tendevo a urlare molto. Adesso invece
continuo a parlare, ma devi riuscire a coinvolgere continuamente sempre più persone in modo che
possano rivalutare il proprio comportamento. Ad esempio da quest’anno sono
diventato vegano. Ci sono riuscito per tutto Gennaio e vediamo come andrÃ
avanti questa esperienza.”
(Fonte: www.nzherald.co.nz)