Nell’avvicinarci al grande giorno, che per l’Italia
sarà il 29 Novembre, approfondire i temi riguardanti il biopic dedicato a
Freddie Mercury può essere utile (e anche divertente) per comprendere meglio un
mondo complicato e assai diverso da quello musicale (cui, in qualche modo siamo
abituati) come il cinema.
I nomi di spicco di un film sono nella maggior parte
dei casi il regista (Bohemian Rhapsody ne ha addirittura due!) e gli attori
protagonisti. Eppure, il ruolo forse più rilevante, almeno dal punto di vista
dell’effettiva realizzazione di una pellicola, è il produttore, che è anche la
figura più sfuggente e di difficile collocazione.
Il produttore, infatti, resta nell’ombra, non è
quello che rilascia interviste e nemmeno sale sul palco quando c’è da ritirare
un premio. Eppure è a lui che si deve la ricerca dei finanziamenti per la
realizzazione di un progetto cinematografico. Ed è il produttore che solitamente
sceglie il regista e interviene in modo preponderante nella selezione del cast.
Non è raro, inoltre, che il produttore dica la sua anche sullo script (la
sceneggiatura).
Volete un esempio (negativo) di produttore che ormai
conosciamo tutti? Harvey Winstein! Ma naturalmente Hollywood è piena di figure
molto meno controverse (e serie) il cui apporto alla nobile arte del cinema è
da considerarsi essenziale. Ecco perché credo che conoscere i nomi di chi ha
permesso la realizzazione di Bohemian Rhapsody possa essere utile, anche per
comprendere certe scelte che già fin dalla visione dei trailer non hanno
mancato di suscitare qualche polemica.
Sorvolando su due signori che rispondono ai nomi di
Brian May e Roger Taylor, il primo produttore su cui vale la pena soffermarsi è
Graham King. Presidente e Amministratore delegato della GK Films, King può
vantare un premio Oscar per il film The Departed di Scorsese, ma anche una
lunga lista di pellicole entrate di diritto nella storia del cinema. Basti pensare
che il suo nome è legato a film come Gangs Of New York, Traffic, The Aviator,
Hugo Cabret, The Tourist, World War Z e l’ultima versione di Tomb Raider,
giusto per citare i titoli più famosi. Di fatto è Graham King il motore del
progetto “Boh Rhap” e a lui si deve la scelta di Rami Malek per il ruolo di
Freddie.
Poi c’è una vecchia conoscenza dei Queen: Robert De
Niro. Con la band ha già prodotto We Will Rock You, il musical scritto da Ben
Elton. De Niro non ha bisogno di presentazioni ovviamente. È semplicemente uno
dei più grandi attori di sempre. E’ meno noto il suo impegno come produttore,
ma la sua firma è accreditata su film e serie tv di grande successo.
Altro nome di spicco quello di Jim Beach. Lo conosciamo
tutti per essere il manager dei Queen, ma Jim non è soltanto colui che sta
dietro le tante attività della band. Anzi, col mondo del cinema ha sempre avuto
un ottimo rapporto. Ad esempio ha prodotto alcuni film e documentari dei Monty
Phyton e una lunga serie di pellicole minori e serie per la televisione. C’era
lui dietro il film Hotel New Hampshire (tratto dall’omonimo romanzo di John
Irving) per il quale i Queen avrebbero dovuto scrivere la colonna sonora (Keep
Passing The Open Windows fu scritta da Freddie proprio per quel film e il
titolo riprende una frase ricorrente del protagonista). Jim non è quindi uno
sprovveduto quando si tratta di investire nel cinema.
Tra i produttore
di Bohemian Rhapsody c’è poi Arnon Milchan. Il nome non vi dirà granché, ma i film che ha
prodotto certamente si. Vi dicono niente titoli come The Revenant, L.A.
Confidential e Fight Club? Praticamente una buona parte della storia del
cinema recente. E l’elenco potrebbe essere molto più lungo.
Altri nomi illustri da citare sono quelli di Denis
O'Sullivan (Tomb Raider, Jersey Boys, World War Z, Mi Presenti I Tuoi),
Peter Oberth e Jane
Rosenthal (The Irishman, Nemico Pubblico, Showtime, La Stanza di
Marvin). Senza dimenticare lo stesso Bryan Singer, anche lui accreditato oltre
che come regista anche nella veste di co-produttore del film.
Bohemian Rhapsody può quindi essere considerato a
tutti gli effetti un grande progetto che vede coinvolta peraltro la 20th
Century Fox per la distribuzione (e in minima parte anche la Warner Bros) e che punta alla notte più importante, quella degli Oscar.