Era l’Agosto del
1975. In effetti siamo piuttosto vicini ormai a quella ricorrenza. All’epoca i
Queen erano di casa ai Sarm East Studios. Tra quelle pareti infatti ha preso
forma buona parte del loro album capolavoro, A Night At The Opera. Ed è lì che
Freddie Mercury e Brian May collaborarono con il cantante Eddie Howell per la
realizzazione del brano Man From Manhattan. Tra pochi mesi potremo riascoltare
la canzone in una nuova versione.
Ad annunciarlo è
stato l’account dedicato alla Convention dell’International Queen Fan Club, che
continua ad essere uno dei più attivi nel panorama internazionale. Ogni anno,
il raduno dei fan dei Queen è anche l’occasione per scoprire novità sulla band
e ghiotte anteprime. Quest’anno i protagonisti saranno proprio Eddie Howell,
accompagnato da Mike Moran.
I due musicisti
hanno unito le proprie forze per dare vita ad una nuova versione di Man From
Manhattan. Il brano del ’75 è stato rivisitato in una chiave completamente
nuova, soprattutto grazie all’apporto di Moran e di un’intera orchestra. Tuttavia
la traccia originale è stata mantenuta intatta, per cui la voce (e il piano) di
Freddie Mercury e la chitarra di Brian May saranno ancora gli elementi portanti
della canzone.
L’idea è quella
di realizzare un singolo destinato alla raccolta fondi per il Mercury Phoenix
Trust e la speranza di Eddie e Mike (che alla Convention saranno presenti) è
quella di ultimare la lavorazione del pezzo in tempo per il Freddie Mercury
Birthday Party di Montreux.
Naturalmente Man
From Manhattan non può essere considerato un inedito, come tutti noi vorremmo. Il
desiderio di riascoltare la voce di Freddie su canzoni rimaste chiuse nel
cassetto non è certamente venuta meno. Anzi, complice l’uscita del film Bohemian
Rhapsody, la fame di rarità è sempre più grande. Tuttavia, nella speranza che
qualcosa in questo senso accada per davvero, sarà sicuramente interessante
(ri)scoprire il brano registrato nel 1975, in un’epoca nella quale i Queen
hanno davvero fatto la storia della musica. Il contributo di Mike Moran poi,
garantisce un aspetto qualitativo ed emozionale che non possiamo sottovalutare.
La canzone è
nata grazie all’amicizia tra il manager di Eddie Howell, David Minns, e quello
dei Queen, John Reid che finì inevitabilmente con il far conoscere Freddie e
Eddie in occasione di un concerto di quest’ultimo. I due trovarono
immediatamente la giusta sintonia e finirono con il parlare di un brano scritto
da Howell. Freddie ne rimase incuriosito e chiese di poterne ascoltare un demo.
Nel giro di poche ore i due decisero di lavorarci assieme. Freddie, in
particolare, era interessato a curarne la produzione, ma alla fine suonò anche
il piano e contribuì ai cori. Coinvolse anche Brian May che registrò le parti
di chitarra e la canzone venne ultimata nel giro di una settimana.
La canzone
tuttavia non divenne un successo come avevano sperato (anche a causa di alcune
dispute legali sorte con la casa discografiva), nonostante il demo iniziale
inciso da Howell fosse stato trasformato radicalmente dagli interventi di
Freddie, tanto che il pezzo suona decisamente in sintonia con lo stile dei
Queen. Riportarla in auge, peraltro per un’operazione meritoria come la lotta
all’HIV, sarà quindi l’occasione giusta per dare a questa collaborazione il valore
che merita.