E’ una collaborazione passata alla storia e che non
teme lo scorrere del tempo, capace ancora oggi di emozionare. Stiamo parlando
di Under Pressure e dell’incredibile duetto tra Freddie Mercury e David Bowie. Ne
ha parlato recentemente Brian May durante un’intervista rilasciata al magazine
Mojo.
Il chitarrista ha ricordato quanto fu difficile
stare in studio, soprattutto a causa delle contrapposizioni tra Freddie e
David, anche se a distanza di interi decenni preferisce ricordare gli aspetti
più belli di quei momenti risalenti al 1981:
“Non
era facile perché eravamo tutti dei ragazzi precoci e David era molto energico.
Freddie e David si scontravano, ma questo è ciò che può accadere in uno studio
di registrazione. Proprio il fatto che ci siano state delle scintille ha fatto
si che il risultato fosse così grandioso. C’era una sorta di atmosfera meravigliosa
e terribile allo stesso tempo, ma oggi tendo a ricordare più gli aspetti
positivi. E bisogna anche dire che non tutto il materiale che abbiamo
registrato durante quei giorni con David è venuto alla luce, quindi c'è un
pensiero…”
Quale pensiero Brian non lo dice. Magari prima o poi
quei nastri rimasti fino ad oggi inediti vedranno la luce. Sarebbe stupendo, ad
esempio, un EP che mettesse assieme Under Pressure, la sua versione demo
conosciuta come Feel Like, i vari take di Cool Cat che vedevano David Bowie ai
cori e l’ulteriore materiale citato da Brian in questa intervista. Ma
naturalmente restiamo con i piedi per terra: sappiamo quanto i Queen siano
restii a riportare alla luce il vecchio materiale d’archivio, preferendo
concentrarsi sul presente.
Sempre su Mojo, il chitarrista ha parlato anche di un
altro artista prematuramente scomparso: George Michael. Il cantante è
considerato da molti come una grande occasione persa per i Queen. La sua
performance sul palco del Freddie Mercury Tribute aveva convinto molti della
possibilità che fosse proprio George il perfetto sostituto di Freddie. Ma su
questo argomento Brian offre un punto di vista diverso:
“George
è stato fantastico in quel concerto. Ricordo di aver sentito la sua voce e di
aver pensato che fosse molto vicino al modo in cui Freddie cantava. Molta gente
ci ha detto che avremmo dovuto prendere George come cantante per la band, ma
non avrebbe mai funzionato. George era orientato verso una direzione musicale
molto diversa dalla nostra.”
A proposito della sua morte, Brian ha poi aggiunto:
“Non
avrei mai pensato che lo avremmo perso: è stato un tale shock e la notizia mi
ha reso davvero triste. Era un ottimo ragazzo.”
(Fonte: www.femalefirst.co.uk)