Domani sera (oggi rispetto a voi che
leggete adesso questo articolo, ndt) presso il Cinema Genesis in
Mile End si svolgerà il gala di presentazione per il Regno Unito del
film Solitary, diretto da Sasha Krane, nipote di uno dei padri
fondatori della recitazione, Lee Strasberg. Girato tra Southsea e
Portsmouth (con alcune scene riprese all'interno del Kingston Prison,
la prigione locale), Solitary è un'oscuro psico-dramma che ha per
protagnista una giovane donna che cerca di ricongiungersi con la
propria famiglia attraverso lo svelamento di alcuni dolorosi segreti.
Nel cast figurano Anita Dobson (moglie di Brian May), nonché il
pugile Joe Calzaghe in un piccolo ruolo come guardia carceraria.
Co-protagonista anche Sarina Potgieter Taylor (premiata nell'ambito di un
Festival americano). Suo marito Roger Taylor figura come produttore
esecutivo del film e autore della colonna sonora.
"Una delle migliori amiche di mia
moglie è Katharine Lee McEwan che ha scritto la sceneggiatura ed è
l'attrice protagonista del film", spiega Taylor. "Ovviamente,
essendo coinvolta mia moglie, il progetto mi ha molto incuriosito. Ho
pensato che fosse un argomento molto serio e molto coraggioso, perché
descrive un tipo di difficoltà che coinvolge davvero molti genitori
con i loro figli ed è un tema di cui si parla molto poco. E' roba
che solitamente viene tenuta nascosta. È molto raro vedere tutto
questo alla luce del sole."
Questa non è la prima volta che Taylor
è coinvolto nella realizzazione della colonna sonora per un film.
Nel 1980 i Queen hanno scritto, prodotto e interpretato le musiche
per Flash Gordon e nel 1986 hanno curato la colonna sonora per il
film Highlander. Taylor avverte, però, che la colonna sonora "molto
minimalista" di Solitary è molto diversa dai canoni tipici dei
Queen. Taylor ha creato una sorta di stato emozionale in musica
capace di alimentare la tensione, piuttosto che basato su vere e
proprie canzoni
"C'è una canzone all'inizio,"
spiega, "scritta da mio figlio e mia figlia. E c'è un'altra
canzone nei titoli di coda, scritta da me. Tutto il resto è musica
strumentale. Non credo davvero che sia qualcosa che possa avere una
vita al di fuori del film. E' qualcosa di estreamente legalo alla
pellicola."
Taylor non era presente durante le
riprese. Ha visitato i set di volta in volta e ha utilizzato i
filmati a disposizione per lasciarsi ispirare durante la fase
compositiva. Girare Solitary è stato relativamente semplice,
certamente di più rispetto a un progetto dalla lunga gestazione come
il biopic su Freddie Mercury. Originariamente la scelta per
interpretare sul grande schermo Freddie era caduta sull'attore Sacha
Baron-Cohen, ma Taylor non pensa che fosse abbastanza giusto per il
ruolo.
"Alla fine abbiamo ritenuto che
Sacha, pur essendo brillante, comico e sovversivo, non era veramente
l'attore giusto. Noi non volevamo fare qualcosa di divertente.
Volevamo un attore brillante capace di spingere il pubblico sia verso
le risate e la gioia, ma anche verso le lacrime, la commozione.
Volevamo un attore incredibilmente buono, nel senso più puro.”
Ben Whishaw è attualmente la scelta
per il ruolo di Mercury. Taylor descrive la sceneggiatura di Morgan
come "molto buona" e aggiunge: "Quello su cui si sta
lavorando si basa in realtà sulla sceneggiatura originale di Peter e
sul contributo che ha offerto. Credo sia qualcosa di molto adulto."
Taylor e il collega Brian May non
sranno "guidando" il biopic, ma hanno un potere di veto.
"Diciamo no rispetto a ciò che non ci piace e teniamo le buone
idee o ciò che ci piace davvero.”
Tuttavia Taylor non offre alcuna
garanzia in merito a quando potremo finalmente vedere il film:
"Sembra che le ruote girino molto lentamente nel mondo del
cinema, almeno rispetto a quello musicale. Ma devo dire che Brian ed
io non abbiamo assolutamente fretta. Vogliamo solo che le cose siano
fatte nel modo giusto."
Taylor ha sempre amato i film.
Cresciuto in Cornovaglia alla fine del 1950 e l'inizio degli anni
'60, era un appassionato frequentatore cinema. Parla con nostalgia di
vecchi film come The Alamo interpretato da John Wayne, I Vichinghi e
Psycho di Alfred Hitchcock. Il suo amore per i film è stato
condiviso dai suoi compagni di band. Il film preferito di Freddie
Mercury, ricorda, era il capolavoro di Billy Wilder dA qualcuno piace
caldo. A Mercury piaceva anche Cabaret. "E andavamo tutti
assieme a vedere anche i film di Kubrick, ogni quattro anni quando uscivano."
Tuttavia la band non ha mai abbracciato
il cinema nel modo in cui, ad esempio, hanno fatto i The Who con la
versione di Tommy diretta nel 1975 da Ken Russell: "Eravamo una
band e abbiamo cercato la nostra carriera nella misura giusta, senza
andare oltre", spiega.
Né Taylor ha mai auvto alcun desiderio
di seguire le orme di David Essex apparendo in film come Stardust:
"Sai, non è mai stata una cosa adatta a me, bisogna essere
realisti in questo,” dice, aggiungendo che "è un po' ironico"
per lui di parlare di realismo dato il suo coinvolgimento nel musical
We Will Rock You, che è andato in scena per ben 13 anni. E del resto
ivideo dei Queen erano notoriamente cinematografici. Bohemian
Rhapsody, diretto da Bruce Gowers, ne è un esempio perfetto.
"Naturalmente, questo era tutto
molto nuovo in quei giorni. Oggi invece sembra piuttosto demodè". E adesso Taylor sta contribuendo a
promuovere Solitary. Poteva anche impegnarsi nel ruolo di produttore
esecutivo, ma ha preferito non dare indicazioni alla moglie rispetto
alla propria performance. "Non avrei davvero il coraggio di
percorrere il suo territorio. Penso che ha fatto un ottimo lavoro. Io
non sono un attore e non pretendo di influenzare chi lo è."
Il batterista durante le riprese del
film ha incontrato il pugile Joe Calzaghe durante le riprese ed ha
scoperto che è un grande fan dei Queen: "E' un uomo molto
affascinante e lui interpreta un ruolo molto buono in Solitary. Non è
una grande parte, ma lui è molto convincente."
A differenza del biopic su Freddie
Mercury, Solitary è una produzione a basso costo. Taylor si
congratula con i suoi collaboratori: "Penso che abbiano fatto un
magnifico lavoro con quello che avevano a disposizione. Dopo aver
visto il film un paio di volte ora, penso che sia un lavoro
dannatamente buono!" dichiara, prima di mettere in chiaro che
lui ora vuole liberarsi da questo intervistatore.
(Fonte:
www.independent.co.uk)
@Last_Horizon