Eddie Trunk è uno degli esperti
musicali americani di maggior rilievo. Ha pubblicato libri e condotto
numerose trasmissioni soprattutto radiofoniche ed è proprio per una
radio statunitense che ha realizzato questa lunga intervista a Brian
May nel corso del tour con i Queen e Adam Lambert.
ET: Come sta andando questo tour Brian?
BM: “Sta superando ogni aspettativa.
Non posso credere a quello che stiamo facendo. È grandissimo e pieno
di gioia e divertimento ed è davvero molto simile a quanto facevamo
una volta. So che Freddie amerebbe tutto questo e vorrei che fosse
qui con noi per goderselo. Adam non è una sua copia, ma sono
convinto che nella sua personalità Adam abbia degli aspetti nel modo
con cui approccia i concerti molto simili a quelli di Freddie. Non ha
bisogno di apparire divertente o altro e soprattutto non ha bisogno
di dimostrare quanto sia straordinaria la sua voce, che è davvero al
di là di ogni aspettativa. Non credo che la gente se ne sia del
tutto resa conto, ma Adam ha una voce strabiliante e non sto
esagerando. Lo direi anche se non fossimo in tour. Possiede una voce
incredibile e si impegna ad utilizzarla e a svilupparla, proprio come
faceva Freddie. Suonare con lui è bello e divertente, anche perché
in lui non c’è alcuna finzione, è molto genuino. La sua presenza
rende me e Roger nuovamente giovani. Stiamo mettendo noi stessi in
questo progetto e io e Roger stiamo suonando meglio di quanto non
avessimo mai fatto e nel riuscirci siamo davvero fortunati proprio
perché sono passati così tanti anni per noi due. I nostri corpi
riescono ancora a gestire tutta l'energia che c'è sul palco. Lo show
dura circa due ore e mezzo, ed è altamente energico e molto
colorato, con una vasta gamma di emozioni e stili, ed davvero molto
simile ai nostri vecchi spettacoli. In proposito voglio raccontarti
un episodio che mi ha davvero colpito: ho incontrato due settimane fa
il mio vecchio addetto alla sicurezza. Ha lavorato con noi per
qualche anno e anche dopo che le nostre strade si sono separate ha
continuato a seguire i Queen. A un certo punto mi ha detto 'Ho visto
un sacco degli spettacoli che avete fatto. Ho seguito ogni cosa che
avete fatto dal 1986 e stanotte posso dire di aver visto i Queen'. E'
un pensiero che mi ha commosso e trasmesso gioia e ho pensato che
avesse ragione nel riferirsi ai Queen, perché qui c’è ancora
tutto lo spirito di Freddie e John, e in più noi siamo ancora qui e
abbiamo trovato Adam Lambert che si mette all’opera. Con lui è
come se non ci fosse bisogno di chiedergli nulla, non serve
pianificare. È proprio il giusto genere di persona per noi. ”
ET: Hai detto che tu e Roger suonate
meglio di quanto non abbiate mai fatto. E' un'affermazione piuttosto
forte tenuto conto della fama che i Queen hanno sviluppato nel corso
della loro storia. Pensi che Adam giochi un ruolo in questo? Recente
ho avuto occasione di parlare con i Judas Priest, che hanno inserito
nella loro line-up un nuovo e giovane chitarrista che gli ha infuso
una nuova linfa vitale. Pensi che Adam stia avendo lo stesso impatto
sui Queen?
BM: “Si, assolutamente. Penso che sia
successo giusto in tempo.”
ET: Quindi, la logica domanda è: dove
pensi che vi porterà ? A registrare un disco? Ad estendere il tour?
BM: “Noi viviamo alla giornata, come
abbiamo sempre fatto del resto, quindi la risposta alla tua domanda
è: non lo so. Al momento la richiesta per fare altre date del tour è
enorme. Riceviamo telefonate ogni giorno e quindi ci sono buone
possibilità che il tour prosegua. Vedremo quello che succede. Quando
Freddie se n'è andato ho pensato che fosse tutto finito e che era
ormai tempo di dedicarci ad altro e in effetti per molto tempo non
abbiamo fatto nulla come Queen. Per anni abbiamo guardato posti come
il Forum di Los Angeles e il Madison Square Garden di New York
pensando con nostalgia a quando abbiamo suonato negli anni Settanta e
Ottanta. Adesso ritornarci dopo tutti questi anni è come rivendicare
il fatto che dovessimo suonarci ancora prima che fosse troppo tardi.
Un giorno moriremo tutti oppure le mie dita smetteranno di muoversi.
È un dato di fatto, una cosa inevitabile. Una volta riuscivo a fare
due ore di spettacolo senza sentirmi stanco. Adesso invece è dura e
passo il giorno successivo ad ogni concerto sottoponendomi a massaggi
a mani e piedi, alle gambe e alle ginocchia. Ho un sacco di
infiammazioni alle dita, in particolare negli sforzi ripetitivi
necessari a tutti i chitarristi. Oggi si combatte anche con questo
tipo di cose. Se guardi le mie dita sembra che siano a posto, ma in
realtà ho dovuto lottare per tornare in forma. Ma in qualche modo al
corpo tutto questo piace, anche se inevitabilmente arriva un momento
in cui sei davvero stanco e il fisico inizia a cedere. Così magari
capita che al mattino mi sveglio con le dita doloranti e devo passare
del tempo a farlo passare. Ma a parte questo, stiamo sul palco per
oltre due ore e ci divertiamo un sacco.”
ET: Attualmente un sacco di band sono
in tour, ma non tutti se la passano così bene come voi in questo
momento. Ci sono un sacco di gruppi che si organizzano per suonare
insieme negli stessi posti così da aumentare il pubblico. Voi invece
state facendo un tour nelle grandi arene, senza nessun supporto e
peraltro lo state facendo in America dove i Queen non hanno
propriamente il loro maggior bacino di utenza. Credo che in questo
senso si possa dire che state facendo davvero qualcosa di
sbalorditivo.
BM: “È incredibile e la cosa più
stupefacente è che non avevamo nessuna certezza che sarebbe andata
così bene. Ci stiamo davvero divertendo e mi rendo conto che sta
andando bene anche grazie ai social network dove posso leggere i
commenti dei fans e interagire. È bello conoscere le opinioni dei
fans e talvolta è anche istruttivo e mi sento fortunato ad avere
questa possibilità .”
ET: Dopo tutti questi anni continui
ancora ad usare la leggendaria Red Special...
BM: “La Red Special ha ancora la
potenza di un tempo ed è davvero parte del mio corpo. E ha i tasti
originali, vecchi quindi di quasi cinquanta anni. C’è un po' di
magia nella mia chitarra ed è bellissima. Ne ho alcune copie, tra
cui una realizzata dalla Guyton che uso durante Fat Bottomed Girls (è
riconoscibile per il colore più chiaro della cassa, ndt) e un'altra
acustica che suono per Crazy Little Thing Called Love. Ma continuo ad
usare soprattutto la Red Special originale, perché ha la sua voce,
che è anche la mia voce.”
ET: Ho lavorato nella produzione del
Rock Honour del 2006 a Las Vegas, quello in cui vi siete esibiti
assieme a Paul Rodgers. Oltre a voi c'erano anche i Kiss, i Judas
Priest e i Def Leppard e ricordo che i loro chitarristi usavano
carrelli ricolmi di attrezzature e chitarre. Poi arrvasti tu con una
semplice custodia per la tua Red Special e attorno a quel contenitore
si percepiva una sorta di aura. Anche per questo credo sia stupendo
che sia ancora oggi il tuo strumento.
BM: “Si, la amo.”
ET: Parliamo ancora dell'attuale tour.
Qual è stato il processo di scelta della set list? Adam ha
partecipato alla scelta delle canzoni?
BM: “Si certo, ha collaborato anche
lui proponendo le sue idee. Per dirla alla Prince 'abbiamo troppi
pezzi di successo' e in effetti nel nostro repertorio c'è davvero un
numero imbarazzante di canzoni di successo e quindi non possiamo
suonarle tutte. E nemmeno ci va di proporre solo le hits. Di fatto ci
siamo limitati a fare una semplice selezione in un momento in cui
eravamo molto influenzati dal fatto di aver dato il via alla
pubblicazione di Rainbow e così ci siamo detti che sarebbe stato
bello proporre qualcosa di quel periodo. All'epoca eravamo pesanti,
duri, veloci. Oggi suoniamo alcune di quelle cose ma ad una velocitÃ
ridicola, ma è bello rifare alcuni di quegli assoli e ogni sera c'è
sempre qualcosa di diverso. Ma non vogliamo restare bloccati nel
passato, anche se allo stesso tempo facciamo tesoro di quello che
abbiamo costruito insieme a Freddie e lo stiamo riportando in giro in
un modo differente e rinnovato.”
ET: Hai menzionato il termine heavy, un
genere a cui i miei ascoltatori sono molto legati. Siete consapevoli
dell’influenza che i Queen hanno avuto su band come Metallica,
Testament, Anthrax, Dream Theatre e tante altre ancora? E' una cosa
che vi sorprende?
BM: “Personalmente mi emoziona. Sono
band che amo molto, adoro le cose heavy e uno dei miei più grandi
amici è Paul Crook dei Anthrax che mi ricorda sempre quanto la
nostra musica sia stata importante per lui e la sua band. In
generale, amo il fatto che la gente si emozioni con noi e che in
qualche modo ciò che abbiamo fatto li abbia ispirati. Non c’è
tributo più grande e non c’è piacere più grande che sapere di
aver ispirato delle persone a fare grandi cose. E' una cosa che mi
rende molto felice.”
ET: Hai un chitarrista che ascolti oggi
e che ti emoziona?
BM: “E' una domanda difficile questa
perché dovrei elencare tutti quelli che mi piacciono da sempre. Ad
esempio ascolto ancora Jeff Beck (che con i Queen ha suonato nella
versione originale di Let Me Live con Rod Stewart e, più
recentemente, ha inciso con Roger Taylor la versione solista di Say
It's Not True per l'album Fun On Earth, ndt) e resto a bocca aperta
per quello che riesce a fare. E poi amo ancora il mio Hendrix (di cui
lo stesso Freddie Mercury era un fan accanito, ndt). Il mio più caro
amico è Tony Iommi (chitarrista dei Black Sabbath con i quali Brian
ha collaborato più volte in passato e con il quale ha in programma –
prima o poi – di incidere un album, ndt) e non smetto di seguire
tutto quello che fa. Mio Dio, Tony ha delle dita infinite: è lui che
ha creato l’heavy metal. Guardarlo mentre suona è straordinario.
Al momento anche i Sabbath sono in tour e sono molto felice di
questo. Tornando alla tua domanda, di chitarristi che mi emozionano
ce ne sono davvero tanti. Mi viene in mente ad esempio Joe Bonamassa,
che è incredibile e fa davvero battere il cuore con la sua musica.”
ET: Tutti i chitarristi che hai citato
dimostrano che anche alla loro età il rock n’ roll mantiene
giovani e questo penso sia fonte di ispirazione per i fans e tutte le
giovani leve.
BM: “È una cosa grandiosa. Sento di
essere ogni giorno in dovere verso Dio per essere ancora in quel
corso dal quale pensavo di essermi allontanato, sai? E' questa la
cosa più grande per me, il fatto di poter ancora interagire con i
tuoi idoli è il più grande lusso concesso ad un musicista rock di
successo. E' per questo che sono nate collaborazioni come quella con
Eddie Van Halen.”
ET: A proposito di Star Fleet Project
(l'album realizzato da Brian assieme a Van Halen, ndt), puoi dirmi se
uscirà in cd?
BM: “Dovrebbe, ma i cd non sono morti
ormai?”
ET: Non per me. Combatto per farli
vivere. Sono ancora un ragazzo da cd.
BM: “Dovremmo farlo tutti. Tempo fa
parlavo con Paul Crook, che è un grande interprete e che è anche
diventato produttore. Mi ha fatto sentire davvero modesto per la mole
di cose che ha realizzato. Ci sono grandi band in circolazione. E poi
non abbiamo menzionato Joe Satriani e Steve Vai.”
ET: Prima mi dicevi che non pensavi
saresti tornato in attività e poi avete fatto dei tour e un album di
inediti con Paul Rodgers (The Cosmos Rocks, ndt). Come la giudichi
quella fase della storia dei Queen post-Freddie?
BM: “Penso che sia stata molto buona
e anche allora non posso certo dire che l'abbiamo cercata. Fu una
collaborazione naturale e penso che Paul resti un nostro idolo e che
sia un cantante incredibile. Con lui ci siamo spostati più verso il
blues e insieme abbiamo vissuto dei momenti bellissimi, facendo tour
lunghi ed estenuanti, con i quali siamo arrivati a toccare il
Sudamerica e proprio quando ci siamo esibiti a Rio e Buenos Aires,
capimmo che Paul aveva bisogno della propria carriera solista. Del
resto perché avrebbe dovuto abbandonare la propria strada carriera
solo per cantare le canzoni dei Queen? Quindi ci rendemmo conto che
era giunto il momento di fare un passo indietro per non forzare
troppo oltre le cose. Successivamente, per l'ennesima volta, non
abbiamo pensato a nessuno in particolare con cui lavorare. Non
abbiamo cercato Adam Lambert e nessun altro che potesse sostituire
Paul. Ci siamo solo detti che era finita, che era stato bellissimo e
che potevamo stringerci la mano e proseguire oltre.”
ET: Quindi quella sarebbe potuta essere
davvero la fine.
BM: ”Si, non potevo pensare che
l’avremmo fatto ancora. Ma poi all’improvviso è spuntato questo
ragazzo attraverso American Idol che ci ha permesso di notarlo per la
prima volta. Delle persone mi mandarono un link della sua esibizione
con Bohemian Rhapsody.”
ET: Ci sono un sacco di band come i
Journey (nei quali ha cantato, tra gli altri, Jeff Scott Soto,
vecchia conoscenza dei Queen, ndt) che cercano nuovi componenti
attraverso Youtube. Eravate alla ricerca d qualcuno o è successo per
caso grazie a una segnalazione?
BM: “Assolutamente no, non eravamo in
cerca di nessuno. Ho una vita piena e sono diventato un attivista in
favore dei diritti degli animali e l'idea di poter cambiare il mondo
in modo da salvaguardare gli animali è una cosa che prende molto
tempo. E poi sono tornato ad occuparmi anche di astronomia e
astrofisica e mi occupo di fotografia stereoscopica. Ho pubblicato
alcuni libri sulla storia della fotografia stereoscopica. Ho davvero
bisogno di fare tutte queste cose. Poi, all’improvviso, mi dicono
di guardare Adam perché è perfetto e oggi posso dire che è proprio
vero. Lui fa tutto con grande gioia e lo fa con una voce
incredibile, superiore ad ogni mia aspettativa. Ma non abbiamo spinto
nulla, non ci siamo buttati in questa cosa senza pensare. Adam ha
preso il suo tempo, ha pubblicato le sue cose e ha avviato la sua
carriera e lo ha anche fatto molto bene. Po è arrivata l'occasione
di suonare assieme ad una cerimonia di premiazione in Irlanda per gli
Mtv Video Awards. Abbiamo fatto solo un paio di pezzi, ma subito dopo
un sacco di gente ci ha detto che saremmo dovuti andare in tour. E
così è stato.”
ET: Prima di salutarci, voglio farti
altre due domande. A questo punto i fans cosa devono aspettarsi?
Quali sono i prodotti dei Queen che usciranno?
BM: “Anzitutto il dvd di Rainbow. Poi
abbiamo quest’album in uscita, intitolato Queen Forever, nel quale
ci sarà una selezione di pezzi che sono un po’ inusuali, presi
dagli album in studio, ma anche del materiale inedito mai sentito
prima, come Love Kills che stiamo già suonando in tour. Sarà una
rilavorazione del materiale in nostro possesso. Sono emozionato da
questo album, e sarà una cosa diversa. Abbiamo riscoperto una
canzone registrata a Los Angeles negli anni Ottanta, Let Me In Your
Heart Again (scritta dallo stesso Brian per la moglie Anita Dobson e
che potete ascoltare QUI, ndt), che davvero nessuno ha mai sentito
con la voce di Freddie e questa è una cosa bellissima se pensi che
siamo nell'epoca di youtube. Nessuno l’ha mai sentita e ho i
brividi tutte le volte che l'ascolto. Abbiamo messo assieme le
multi-traccia analogiche ed è come se fosse stata registrata ieri,
con Freddie che è esplosivo, io che suono la chitarra, Roger la
batteria e John il basso. Sono i Queen in un bellissimo periodo e
averla recuperata per il disco mi ha davvero messo i brividi addosso.
E poi in Queen Forever non mancheranno almeno un paio di duetti con
Michael Jackson. Vedremo come andrà .”
(Fonte: www.brianmay.com | Trascrizione
originale a cura di Jen Tunney per il sito ufficiale di Brian May)
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