Procession
Now I'm Here
Stone Cold Crazy
Another One Bites The Dust
Fat Bottom Girls
In The Lap Of The Gods
Seven Seas of Rhye
Killer Queen
Somebody To Love
I Want It All
Love Of My Life
'39
These Are The Days of Our Lives
Under Pressure
Love Kills
Who Wants To Live Forever
Guitar Solo
Tie Your Mother Down
Radio Gaga
Crazy Little Thing Called Love
The Show Must Go On
Bohemian Rhapsody
We Will Rock You
We Are The Champions
Don't Stop Me Now
God Save The Queen
CLICCA E GUARDA TUTTI I VIDEO DEL CONCERTO
CLUCCA E GUARDA LA PHOTO-GALLERY DELLO SHOW
Now I'm Here
Stone Cold Crazy
Another One Bites The Dust
Fat Bottom Girls
In The Lap Of The Gods
Seven Seas of Rhye
Killer Queen
Somebody To Love
I Want It All
Love Of My Life
'39
These Are The Days of Our Lives
Under Pressure
Love Kills
Who Wants To Live Forever
Guitar Solo
Tie Your Mother Down
Radio Gaga
Crazy Little Thing Called Love
The Show Must Go On
Bohemian Rhapsody
We Will Rock You
We Are The Champions
Don't Stop Me Now
God Save The Queen
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Commento: un concerto è un animale che
difficilmente si fa catturare dalla penna. Si agita, cambia forma,
sguscia via con uno scatto felino e ti sorprende alle spalle,
costringendoti magari dopo ore che il sipario è calato a rivedere le
tue idee. Soprattutto un concerto merita di essere giudicato solo
dopo averlo visto dal vivo, perché chi lo commenta deve aver vissuto
sulla propria pelle l'onda emotiva che dal palco si propaga tra il
pubblico. Occorre entrare in risonanza con le note e tornare a casa
pieni di lividi, esausti e con quella corrente elettrica che nei
muscoli non smette di pulsare e ti impedisce di dormire almeno finché
l'alba non ti sorprende a fare chilometri nello spazio angusto della
tua camera da letto. Il primo concerto dei Q+AL ci arriva purtroppo
solo sul traballante youtube e sebbene la quantità di video e foto
sia davvero impressionante (così come i migliaia di commenti che
hanno invaso i social network), è necessario restare un passo
indietro, come uno sfortunato fan rimasto sprovvisto di biglietto e
che riesce a godersi lo spettacolo solo al di là delle porte rimaste
rigorosamente chiuse. Non ci saranno immagini e i suoni giungeranno
ovattati e così il racconto non può che essere parziale. Tuttavia
alcune cose possono essere dette, a partire dall'immagine parecchio
controversa che potete vedere qui accanto. “Brian May che mette la
corona sulla testa di Adam Lambert. I Queen sostituiscono Freddie
Mercury”. Se dovesse capitarvi, com'è successo a me, di imbattervi
in questo tipo di commenti, fatevi una risata, di quelle grasse che
vi fanno piegare in due e alla fine vi lasciano sulle ciglia piccole
perle di lacrime. Subito dopo rispondete con la verità più ovvia:
“Non guardate una singola foto estrapolata dal contesto. Cercate il
video e vedrete che Brian non fa indossare la corona ad Adam,
semplicemente gliela sistema alla fine dello show in quello che deve
essere visto come un gesto paternalistico, quello di un uomo che ha
di fronte un ragazzo che per due ore ha fatto l'impossibile: ha
cantato le canzoni dei Queen”. Per l'ennesima volta ribadire al
vostro interlocutore che Brian e Roger né oggi né mai intendono
sostituire Freddie, nemmeno se con Adam dovessero incidere un album o
fare altri mille tour. Lo stesso Adam trova imbarazzante e ridicola
questa idea. Quindi spargente la notizia: quella foto non dice nulla
o, meglio, racconta una visione distorta di come sono andate davvero
le cose sul palco, con buona pace dei cronisti, di certuni fans e di
cantanti in voga (vero Cesare Cremonini?) convinti, preoccupati e
inorriditi all'idea che i Queen abbiano un nuovo cantante. Dal 1971 i
Queen hanno e avranno sempre una sola voce. Punto.
Sperando di aver definitivamente (ma ne
dubito fortemente) superato all'annosa questione, proviamo a dire
qualcosa sul concerto in sé. La setlist è certamente un viaggio
enciclopedico nella storia della musica e la strizzata d'occhio fatta
all'imminente Rainbow è la conferma che i Queen si sentono talmente
vivi da voler fare una sorta di tour promozionale, liberato
finalmente da quel latente senso di nostalgia che ha caratterizzato
tutta l'esperienza (comunque importante) fatta con Adam Lambert.
L'ulteriore prova è data anche dalla presenza di Love Kills, prima
vera anticipazione di quel Queen Forever che arriverà a fine anno.
Se una lamentela va fatta, personalmente la indirizzo alla
circostanza che i Q+AL, pur avendo inserito canzoni magnifiche e
lontane dalle scene per troppo tempo (penso a Now I'm Here, tanto per
citarne una), non hanno osato con l'introduzione di pezzi mai fatti
dal vivo (The Miracle, Innuendo....ma l'elenco potrebbe durare ore),
attesissimi dai fans che, in ogni caso, non possono non aver goduto
delle scelte fatte (e delle prossime, perché magari altre sorprese
ci attendono).
Il palco credo possa essere considerato
senza tema di smentita il più bello mai visto negli show dei Queen.
Finalmente ci si è affidati ad una produzione capace di realizzare
effetti in grado di rappresentare la musica della band in una chiave
moderna che però non sovrasta chi sta sul palco, ma lo accompagna e
abbellisce. Troppo spesso negli ultimi anni si è assistito a
concerti nei quali a contare di più erano soprattutto le
coreografie, con la conseguente mortificazione della musica, relegata
a banale comprimario di uno show fatto di laser, video e luci.
Maestri del campo (da sempre) i Pink Floyd e, in effetti, il nuovo
palco dei Q+AL richiama quello stile (l'occhio centrale pinkfloydiano
qui trasformato in una grande “Q” mobile) e proprio come in quel
caso abbellisce senza soffocare i suoni. Su questi ultimi ci sarebbe
tanto da raccontare e spiegare ma, come detto al principio, la scarsa
qualità delle testimonianze a disposizione mi lasciano addosso il
timore di mancare l'obiettivo o di eccedere verso la vetta
dell'entusiasmo o la china della critica. Sicuramente sul palco
alcuni errori sono stati commessi e la performance può essere
migliorata. Ma è solo il primo di una lunga serie di concerti e c'è
tempo di grattare via l'immancabile ruggine che si deposita sulle
dita, ma anche l'emozione che magari ti fa mancare una nota ma che
sicuramente rende tutto più vero e sincero. Intanto, a proposito di
tempo che scorre, è già il momento di voltare pagina perché
stanotte si torna in scena e domani sarà un altro giorno di foto,
video, commenti e ricerca di notizie. Bentornati campioni!
@Last_Horizon