Intervista a Freddie Mercury su Joepie Magazine del 1974


Con il loro singolo Killer Queen per la prima volta in cima alle classifiche, le aspettative del pubblico sui Queen sono molto alte. I maggiori specialisti in questo campo prevedono che i Queen faranno lo stesso percorso dei Led Zeppelin. Ma non sempre la gente ha pensato questo sui Queen. Per un lungo anno sono stati ignorati dalla stampa e non hanno ottenuto alcun passaggio né in radio né alla televisione. Quella è stata proprio un osso duro per i componenti dei Queen! Abbiamo parlato di questo e dei loro progetti futuri nel corso di una breve conversazione con il cantante Freddie Mercury.

“E' davvero strano come gli specialisti si sono improvvisamente dedicati a noi. Fino a quando il nostro terzo album Sheer Heart Attack non è stato pubblicato, ci hanno ignorati o hanno cercato di danneggiarci. Non abbiamo mai avuto alcuna critica costruttiva. Grazie a Dio non ce ne siamo mai curati. Abbiamo continuato a lavorare con lo stesso coraggio e lo stesso entusiasmo che avremmo nutrito se le critiche fossero state a nostro favore. Il pubblico ha sempre reagito e ci ha supportato molto bene, ci ha trascinato in alto. La stampa nemmeno sapeva chi eravamo! Da qualche tempo abbiamo respinto le interviste di Melody Maker e del New Musical Express. All'inizio hanno scritto le cose più terribili su di noi e hanno stravolto le nostre dichiarazioni. Abbiamo rifiutato di rilasciare loro interviste per un anno. Molto spesso gli amici ci hanno detto di aver inviato dei giornalisti free-lance per intervistarci e ogni volta si sono ritrovati davanti ad una porta chiusa. Ora che con il nostro album e il singolo siamo al primo posto della top 30, sono obbligati a prenderci sul serio.”

Come ti spiega queste reazioni della stampa?
“In Inghilterra gli esperti che scoprono le band amano essere adulati. Quando abbiamo pubblicato il nostro primo album, abbiamo avuto un sacco di fans che hanno fatto si che l'album entrasse nelle classifiche. Per la stampa fu un fatto compiuto, ma senza mai scrivere una parola su di noi abbiamo scalato la cima. Non potevano sopportarlo. Le spingono loro le band sai? Non abbiamo mai avuto uno scontro con i giornalisti. Erano semplicemente furiosi perché abbiamo venduto i nostri album senza il loro coinvolgimento. Grazie a Dio in altri paesi non funziona così.”

Sul palco sembri essere aggressivo. Sei così anche nella vita di tutti i giorni?
“Niente affatto. Io sono un tipo morbido. Sul palco provo una sorta di trasformazione per l'influenza che la musica esercita su di me. Amo il nostro repertorio e me ne faccio coinvolgere. Siamo molto fortunati ad avere una casa discografica che non cerca di costringerci in una certa direzione. Io vivo il palco e le sensazioni che provo su di esso. Quando canto una canzone lenta posso sentirmi malinconico, ma se la musica è aggressiva mi pompo in modo da diventare a mia volta più aggressivo e il pubblico sperimenta questi cambiamenti nello stesso modo.”

Molti vi paragonano ai Led Zeppeli, o agli Yes e ai Beatles.
“Si dice che supereremo i Led Zeppelin, ma questa non è la nostra intenzione. Il nostro intento è quello di superare noi stessi. Naturalmente speriamo di avere successo in tutto il mondo, ma non credo che ci può confrontare con quelle band, tranne che per il fatto che cerchiamo di mettere le loro qualità tutte assieme, ovvero: la tecnica di registrazione dei Beatles, la potenza dei Led Zeppelin e il suono perfetto degli Yes. Prendiamo questi paragoni come un complimento, perché non sono gruppi di poco conto. Nessuno mai ci ha accusati di copiare dalle band, e questo è un bene. Scrivo un sacco di composizioni e odierei se facessero dei confronti col lavoro di altri.”

Qual è al momento il grande desiderio dei Queen?
“Il successo mondiale, naturalmente. E non mi riferisco al fatto di essere circondati da persone isteriche ovunque andiamo, ma il rispetto e l'entusiasmo per le cose che facciamo. Abbiamo notato che il nostro pubblico è molto grande. Abbiamo i patiti ai nostri concerti, ma anche gli snob, senza dimenticare gli adolescenti e gli adulti che vogliono ascoltare la nostra musica. Con tutte queste persone e il loro sostegno speriamo di poter fare molto di più. Per noi Sheer Heart Attack è il primo passo in quella direzione. Siamo pieni di idee e speriamo di poter lavorare presto su un prossimo album.”


@Last_Horizon