Con il loro singolo Killer Queen per la
prima volta in cima alle classifiche, le aspettative del pubblico sui
Queen sono molto alte. I maggiori specialisti in questo campo
prevedono che i Queen faranno lo stesso percorso dei Led Zeppelin. Ma
non sempre la gente ha pensato questo sui Queen. Per un lungo anno
sono stati ignorati dalla stampa e non hanno ottenuto alcun passaggio
né in radio né alla televisione. Quella è stata proprio un osso
duro per i componenti dei Queen! Abbiamo parlato di questo e dei loro
progetti futuri nel corso di una breve conversazione con il cantante
Freddie Mercury.
“E' davvero strano come gli
specialisti si sono improvvisamente dedicati a noi. Fino a quando il
nostro terzo album Sheer Heart Attack non è stato pubblicato, ci
hanno ignorati o hanno cercato di danneggiarci. Non abbiamo mai avuto
alcuna critica costruttiva. Grazie a Dio non ce ne siamo mai curati.
Abbiamo continuato a lavorare con lo stesso coraggio e lo stesso
entusiasmo che avremmo nutrito se le critiche fossero state a nostro
favore. Il pubblico ha sempre reagito e ci ha supportato molto bene,
ci ha trascinato in alto. La stampa nemmeno sapeva chi eravamo! Da
qualche tempo abbiamo respinto le interviste di Melody Maker e del
New Musical Express. All'inizio hanno scritto le cose più terribili
su di noi e hanno stravolto le nostre dichiarazioni. Abbiamo
rifiutato di rilasciare loro interviste per un anno. Molto spesso gli
amici ci hanno detto di aver inviato dei giornalisti free-lance per
intervistarci e ogni volta si sono ritrovati davanti ad una porta
chiusa. Ora che con il nostro album e il singolo siamo al primo posto
della top 30, sono obbligati a prenderci sul serio.”
Come ti spiega queste reazioni della
stampa?
“In Inghilterra gli esperti che
scoprono le band amano essere adulati. Quando abbiamo pubblicato il
nostro primo album, abbiamo avuto un sacco di fans che hanno fatto si
che l'album entrasse nelle classifiche. Per la stampa fu un fatto
compiuto, ma senza mai scrivere una parola su di noi abbiamo scalato
la cima. Non potevano sopportarlo. Le spingono loro le band sai? Non
abbiamo mai avuto uno scontro con i giornalisti. Erano semplicemente
furiosi perché abbiamo venduto i nostri album senza il loro
coinvolgimento. Grazie a Dio in altri paesi non funziona così.”
Sul palco sembri essere aggressivo. Sei
così anche nella vita di tutti i giorni?
“Niente affatto. Io sono un tipo
morbido. Sul palco provo una sorta di trasformazione per l'influenza
che la musica esercita su di me. Amo il nostro repertorio e me ne
faccio coinvolgere. Siamo molto fortunati ad avere una casa
discografica che non cerca di costringerci in una certa direzione. Io
vivo il palco e le sensazioni che provo su di esso. Quando canto una
canzone lenta posso sentirmi malinconico, ma se la musica è
aggressiva mi pompo in modo da diventare a mia volta più aggressivo
e il pubblico sperimenta questi cambiamenti nello stesso modo.”
Molti vi paragonano ai Led Zeppeli, o
agli Yes e ai Beatles.
“Si dice che supereremo i Led
Zeppelin, ma questa non è la nostra intenzione. Il nostro intento è
quello di superare noi stessi. Naturalmente speriamo di avere
successo in tutto il mondo, ma non credo che ci può confrontare con
quelle band, tranne che per il fatto che cerchiamo di mettere le loro
qualità tutte assieme, ovvero: la tecnica di registrazione dei
Beatles, la potenza dei Led Zeppelin e il suono perfetto degli Yes.
Prendiamo questi paragoni come un complimento, perché non sono
gruppi di poco conto. Nessuno mai ci ha accusati di copiare dalle
band, e questo è un bene. Scrivo un sacco di composizioni e odierei
se facessero dei confronti col lavoro di altri.”
Qual è al momento il grande desiderio
dei Queen?
“Il successo mondiale, naturalmente.
E non mi riferisco al fatto di essere circondati da persone isteriche
ovunque andiamo, ma il rispetto e l'entusiasmo per le cose che
facciamo. Abbiamo notato che il nostro pubblico è molto grande.
Abbiamo i patiti ai nostri concerti, ma anche gli snob, senza
dimenticare gli adolescenti e gli adulti che vogliono ascoltare la
nostra musica. Con tutte queste persone e il loro sostegno speriamo
di poter fare molto di più. Per noi Sheer Heart Attack è il primo
passo in quella direzione. Siamo pieni di idee e speriamo di poter
lavorare presto su un prossimo album.”
@Last_Horizon