Non serve essere una “regina
assassina”, né “una ragazza dal grosso culone” per apprezzare
fino in fondo We Will Rock You, il musical dei Queen. A dichiararlo
solennemente è Usa Today che ha recentemente incontrato Brian May in
occasione dell'allestimento americano di uno show divenuto ormai
fenomeno internazionale.
"E' una cosa molto buona",
dice Brian May , il leggendario chitarrista e membro fondatore dei
Queen. "E' qualcosa che mantiene la musica viva e consente alle
persone di tornare a vivere sensazioni magnifiche. Questo spettacolo
è molto buono per questo."
Giunto al suo dodicesimo anno nel West
End di Londra, We Will Rock You conta varie produzioni in tutti gli
angoli del globo e finora ha venduto più di 15 milioni di biglietti
in tutto il mondo. Dopo lo show di Las Vegas del 2005, il musical non
sembrava destinato a tornare negli States, ma adesso è pronto a
partire in un vero e proprio tour che coprirà ben 26 città del nord
america, con la prima tappa già fissata per il 15 ottobre a
Baltimora, e che si concluderà il prossimo agosto a Los Angeles . E'
un momento rigenerante per May, che è anche produttore e supervisore
alle musiche dello spettacolo assieme al batterista Roger Taylor.
"E' eccitante sapere che adesso
esiste un vero e proprio allestimento negli Stati Uniti ", dice
May. "Ci sono un sacco di modifiche per lo spettacolo rispetto
all'edizione europea, ma questo è normale per We Will Rock You. Non
è mai stato un corpo solido e immutabile. In ogni paese è apparso
in una forma differente, è stato letteralmente riscritto tutte le
volte, perché l'idea è di far sentire il pubblico come parte della
storia, e la storia si basa sul quella del rock'n'roll come si è
evoluto nel paese in cui lo show si svolge. Si tratta di una favolosa
in una nuova versione."
Ben Elton, l'autore del musical, ha
scritto un'opera che si intreccia con i 25 classici dei Queen ed è
ambientato nel futuro, dove un gruppo di giovani bohémien combatte
per ripristinare il libero pensiero e la musica dal vivo in una
società in cui la tecnologia ha preso il sopravvento rispetto alle
emozioni. Ambientare il musical nel futuro è stato un modo per
rendere la storia meno autobiografica e ingombrante per gli stessi
Queen, la cui intenzione non era quella di autocelebrarsi attraverso
questo spettacolo. Lo show in questo modo è molto più umoristico e
satirico, con una colonna sonora di brani tra i più amati della band
e che raccontano di individualità e di crescita.
"Le canzoni dei Queen tendono a
raccontare cose molto personali come i sogni e le ambizioni che
abbiamo nutrito nel corso del tempo", spiega May. "Si
tratta di brani che raccontano la vita di quattro rock star ma anche
di persone normali, motivo per cui credo che riescano a far
immedesimare la gente così tanto. Siamo molto fortunati perché la
nostra musica attraversa le generazioni e le conquista”.
Anche se, come ammette lo stesso May, è
bello allontanarsi dai Queen e dedicarsi ad altri progetti, ora è
di nuovo tempo di perseguire: "Qualcosa di nuovo senza
aspettative chiare c'è, è come se avessimo di fronte a noi una tela
bianca su cui lavorare. La musica è lì ed è bella, e penso che la
gente si diverte molto nell'ascoltarla," dice May dell'album
che punta a pubblicare per l'estate del 2014. "Stiamo ritrovando
sempre più i nastri, quindi dovremo sicuramente lavorare su roba che
suona come nuove tracce dei Queennei prossimi mesi. E' eccitante."
Qualcosa si muove anche sul fronte
biopic, dopo la battuta d'arresto dovuta alla defezione di Sacha
Baron Cohen. May conferma che lui e Taylor sono soddisfatti per un
buon 90% della sceneggiatura, ma al momento non c'è alcuna fretta di
giungere sul grande schermo. "Noi non vogliamo correre, perché
desideriamo essere assolutamente certi che sia tutto giusto",
dice May. "Vogliamo che sia una storia reale e veritiera, ma
ovviamente divertente."
(Fonte:
www.usatoday.com)