Freddie Mercury vuole essere una
leggenda. Il mezzo per diventarlo è una rock'n'roll band chiamata
Queen, e il meticoloso Mercury sembra avere la situazione in mano. E'
stato lui a scegliere il nome del gruppo, ne ha anche progettato il
logo (che combina i segni zodiacali dei suoi quattro membri) e
soprattutto ne ha definito lo stile musicale. "Il concetto alla
base dei Queen è quello di essere regali e maestosi", ha
dichiarato alla stampa inglese all'inizio della loro carriera. "Il
glamour è una parte di noi e vogliamo essere eleganti. Ma vogliamo
anche scioccare ed essere scandalosi". La storia di Freddie è
iniziata lontano nel cuore dell'Impero Britannico. Nato 5 settembre
del 1946 a Zanzibar (un'isola al largo della costa orientale
dell'Africa), era figlio di un funzionario britannico.
Successivamente ha studiato in India e, infine, è sbarcato in
Inghilterra, quando era ancora un ragazzo. Ha frequentato la scuola a
Isleworth e poi ha iniziato gli studi presso l'Ealing College of Art,
appena un anno il chitarrista degli Who, Peter Townshend. E' stato lì
che ha incontrato un gruppo di ragazzi che suonavano in una band
chiamata Smile sul finire degli anni 70. Gli Smile erano un gruppo
locale con Roger Taylor alla batteria e Brian May alla chitarra,
oltre al cantante e bassista Tim Staffel. Freddie, che ha sempre
cantato in piccole band scolastiche fin dall'età di 14 anni,
partecipava già ad latri gruppi mentre studiava l'arte di Mucha e
Arthur Rackham. Era un'epoca in cui le band locali si studiavano a
vicenda e spesso si prestavano tra loro la strumentazione necessaria
per esibirsi dal vivo. Nel 1970 gli Smile si sciolsero per la
frustrazione di non essere riusciti a sfondare nonostante la
pubblicazione di un singolo (che però ebbe scarsissimo successo) e
così Freddie, rapidamente accantonati i propri progetti musicali,
propose a Taylor e May l'idea di mettersi assieme per formare una
band che nelle sue intenzione doveva chiamarsi Queen. La coppia
approvò il progetto e invitò Freddie a unirsi a loro e, dopo sei
mesi di audizioni, completarono la line-up con il bassista John
Deacon. Per mesi i Queen si esercitarono, suonando solo in piccoli
locali e in occasione di spettacoli selezionati per i loro amici e i
primi fans, evitando il più possibile di seguire la solita trafila
attraverso il circuito provinciale dei club. Memori delle loro
esperienze precedenti, i Queen aveva deciso fin da subito di
praticare una strada il più professionale possibile. La loro grande
occasione finalmente arrivatò quando due produttori, John Anthony e
Roy Baker, chiesero loro di realizzare un nastro di prova. Il demo,
per lo più registrato con materiale scritto da Freddie, finì sul
tavolo della EMI che decise che i Queen potevano essere una buona
scommessa. Il primo Lp, intitolato semplicemente Queen, fu un
successo immediato in molti ambienti e il successivo Queen II,
incentrato sul tema della lotta tra bene e male, alimentò la
reputazione della band, attraversando anche l'oceano, fino agli Stati
Uniti. L'avventura Americana tuttavia, pur essendo iniziata con
ottimi dati di vendita e un tour, si concluse in modo catastrofico,
con l'annullamento di ogni impegno a causa dell'epatite contratta da
Brian May. All'epoca i Queen erano solo la band di supporto dei Mott
the Hoople, ma la defezione poteva davvero compromettere la carriera
appena partita. Ma imperterriti, i Queen dedicarono il tempo a loro
disposizione per incidere e pubblicare nell'autunno del 1974, Sheer
Heart Attack, il loro terzo album. Il risultato fu stupefacente, con
il singolo Killer Queen piazzato al primo posto delle chart inglesi e
le recensioni favorevoli di riviste come il Melody Maker, che definì
i Queen "una delle band più calde della nazione". Infine,
nel febbraio del 1975, i Queen ottennero un nuovo tour negli Stati
Uniti, con relativa promozione, tra cui l'intervista che segue con
Freddie Mercury.
Cominciamo dall'inizio, a Zanzibar.
Freddie Mercury: “Zanzibar? Beh, sono
nato lì. vi ho trascorso circa tre o quattro anni. Poi mi sono
trasferito in Inghilterra. Non si ottiene molto da Zanzibar.”
Sto cercando di visualizzarla. Ci sono
le palme?
FM: “Beh sì , è un'isola tropicale.
E' al largo della costa orientale dell'Africa. Mio padre ha lavorato
per il governo e giunse sull'isola per una sorta di inviato e così
io sono nato lì. Poi ci siamo spostati di nuovo a Londra e da allora
ho vissuto sempre qui.”
Che tipo di musica ascolta chi vive a
Zanzibar?
FM: “Per quanto posso ricordare credo
che fossero soprattutto Elvis Presley e Bill Haley. Ma sono sicuro
che fossero apprezzati anche i Beatles.”
E cosa fanno le persone lì?
FM: “Credo che giochino a calcio e
hockey. Ci sono un sacco di spiagge lì, quindi credo che facciano
anche un sacco di nuoto.”
Sei mai stato nel Queens, a New York?
FM: “No, siamo stati solo a New York
una volta. Ci siamo stati una settimana e suonavamo ogni notte.
Perché, com'è?”
Un po' come Zanzibar. E' molto
tropicale, ci sono le palme e un sacco di spiagge. La gente ama molto
nuotare, giocare a calcio e ascoltare Elvis Presley. Che idea avevi
di New York?
FM: “Avevo l'idea di una città dal
ritmo molto frenetico. La gente ci diceva quanto fosse viziosa come
città , ma mi sono divertito. C'è così tanto da vedere, quindi
dipende da quanto tempo ci trascorri. La casa discografica ci ha
portato in tutti i luoghi più belli da visitare, ma anche nei
ristoranti e nei club. Quando ci torneremo la prossima volta, vedremo
tutto il resto.”
Ultimamente ti sei dedicato a qualcosa
di diverso dalla musica?
FM: “Non c'è stato davvero nulla di
non musicale ultimamente, perché abbiamo fatto questa cosa del film
del nostro show al Rainbow e abbiamo cercato di ultimarlo in vista
del tour. Tu lo conosci il Rainbow? E' una sorta di posto dove
suonare e quando ci siamo esibiti lì abbiamo fatto un film dello
spettacolo e ora stiamo mettendo insieme i pezzi. Si chiamerà Queen
Live At The Rainbow.”
È difficile metterti in imbarazzo?
FM: “Umm, ad essere onesti, non c'è
molto che mi imbarazzi in realtà . Non provo imbarazzo in genere, ma
forse fastidio quando le cose non vanno bene sul palco.”
Qual è la tua forma di intrattenimento
preferita?
FM: “Ascolto Jimi Hendrix e Liza
Minnelli, vado nelle gallerie d'arte. Mi piacciono molto gli artisti
vittoriani. Mi piace molto lavorare sui dettagli, colori ad acqua,
quel genere di cose. E roba popolari come Dalì.”
Ti piacerebbe avere Dali per realizzare
i vostri costumi di scena e il trucco?
FM: “Non proprio. Mi piace per
diverse ragioni ma abbiamo Zandra Rhodes che realizza i nostri
costumi.”
Ti piacerebbe essere il primo uomo
sulla copertina di Vogue?
FM: “Sarebbe fantastico e ci sto
lavorando.”
Ti piacerebbe incontrare Liza Minnelli?
FM: “Vorrei parlare con lei, si.
Vorrei incontrarla dopo un concerto. Non so cosa avrebbe da dirmi o
quello che vorrei dire o a lei, ma mi piacerebbe.”
Siete entrambi molto appassionati di
vestiti. Potreste parlare di questo. Una volta non vendevi abiti
d'epoca?
FM: “Sì, alcuni dei miei migliori
vestiti sono di quel periodo. Sono quelli che mi piacciono di più.
Non mi piacciono i vestiti confezionati.”
Era un buon business?
FM: Sì, lo facevo con un amico (Roger
Taylor, n.d.t.) e quando i Queen erano ancora una realtÃ
semi-professionale, ho pensato di fare qualcosa e allo stesso tempo
,ho avuto l'opportunità di gestire una piccola boutique al mercato
di Kensington.”
C'è un designer che ti piace più di
altri?
FM: “Ho un sarto che realizza i miei
pantaloni e un amico che fa scarpe. E poi c'è Zandra Rhodes
ovviamente.”
Trovo che le scarpe siano la parte più
difficile del guardaroba.
FM: “Londra è piena di negozi di
scarpe. È possibile averle anche su ordinazione. Basta andare in con
il vostro disegno e loro le realizzano.”
Quanto è grande il tuo armadio?
FM: “Abbastanza grande. Ho una specie
di enorme appartamento a Kensington e ho un enorme corridoio che è
solo pieno del mio guardaroba. Potrei avviare un negozio.”
Che posti consiglieresti ai fans dei
Queen per acquistare i loro vestiti?
FM: “Dipende, ci sono così tanti
posti. C'è un luogo chiamato Essenze, che è un posto molto buono,
con roba del 1920. Se hanno soldi da spendere mi piacerebbe chiedere
loro di andare da Zandra Rhodes, perché lei ha un posto dove lavora
e dove si possono fare acquisti.”
Pensi che l'abito faccia l'uomo?
FM: “Dipende da che tipo di persona
sei. Per ciò che facciamo, i vestiti sono molto importanti, e se si
sa dove farli questo aiuta.”
Passi molto tempo davanti allo
specchio?
FM: “Se ho tempo, sì. Sono una
persona molto vanitosa e quindi si, lo faccio.”
Ti capita mai di pensare, quando sei di
fronte allo specchio, all'effetto che la tua immagine ha su di esso?
FM: “No, non penso a certe cose così
profonde. Ho altre cose a cui pensare. Ho diversi specchi in casa, di
varie forme e dimensioni, ma non credo che ci sia alcun tipo di
reazione chimica quando ci guardo dentro.”
Potresti paragonarti ad un altro essere
umano?
FM: “Assolutamente no. Penso di
essere totalmente originale. Sono sicuro che ci sono molte persone
che si vedono in me, ma questo è un problema loro. Io sono io, in
fondo, ed è così che mi piace essere.”
Quale marca di smalto usi?
FM: “Utilizzato lo smalto Biba.
Questo è un altro bel negozio dove la gente può andare. E' davvero
un bellissimo negozio fatto bene. Quando i fans vengono a Londra,
Biba è il primo negozio che dovrebbero visitare. Uso smalto nero. Il
nero sembra essere il colore per me.”
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi di
queste persone: Jimi Hendrix, Liza Minnelli e i Led Zeppelin.
FM: “Jimi Hendrix è molto
importante. Lui è il mio idolo. Ha una presenza scenica incredibile
e tutta la sua opera è degna di unarock star. Non c'è modo di
vincere un confronto con lui. Non c'è nessuno che possa prendere il
suo posto. Liza, in termini di talento puro, ne trasuda da ogni poro.
Ha energia e resistenza pura quando sta sul palco, e il modo in cui
lei si offre al pubblico è meraviglioso. C'è molto da imparare da
lei. I Led Zeppelin sono i più grandi. Robert Plant è uno dei
cantanti più originali del nostro tempo. Come rock band meritano il
tipo di successo che stanno riscuotendo.”
Quanto sono importanti le luci nei
vostri spettacoli?
FM: “Sono molto importanti. Abbiamo
un bello spettacolo di luci che ci portiamo in giro. Abbiamo dedicato
un sacco di tempo alla progettazione delle luci. Le luci migliorano
tutte le nostre canzoni in modo diverso.”
In un mazzo di carte ci sono quattro
regine: quale pensi che ti rappresenti meglio?
FM: “La regina di picche. Ho la
sensazione che sia più simile a me. E' molto arrogante e io sono
arrogante. Penso anche che la Regina di Picche sia più vanitosa
delle altre.”
Quali sono i tuoi sport preferiti?
FM: “Mi piacciono il ping pong e mi
piacciono l'atletica, il nuoto e l'hockey.”
Avete mai incontrato un plaser-caster?
FM: “No, che cos'è?”
Alla fine degli anni Sessanta c'erano
due ragazze che erano famosi per fare calchi in gesso delle erezioni
di famose rock star. Cynthia Plaster - caster è la più famosa delle
due.
FM: “Lei è ancora in giro?”
Penso che si sia ritirata alla fine
della "summer of love" (il movimento hippie anni '60,
n.d.t.):
FM: “Peccato che non abbia mai
sentito parlare di lei. Quanti ne ha fatti?”
Non lo so, forse trenta o quaranta.
Aveva una bella collezione.
FM: “Mi piacerebbe incontrarla se
dovesse capitare in città .”
Come investi il tuo denaro?
FM: Al momento non ne ho. Spendo appena
ne possiedo un po', in case, abiti e dipinti. Mi piace anche andare
nei ristoranti e spendere denaro per il buon cibo.”
Qual è la tua mano dominante?
FM: “Oh, umm, io suono meglio il
pianoforte con la mano destra. Ci sono più cose che non faccio con
la mia mano sinistra che non con la destra. Ti dirò una cosa, metto
lo smalto solo sulla mano sinistra. E' l'unico lato su cui metto
dello smalto nero. Ne ho bisogno solamente lì.”
Pensi che la tua immagine sia una parte
importante del tuo successo?
FM: “Mi ha aiutato. Abbiamo una forte
immagine ed è' importante, così come il modo di guardare e di
suonare.”
@Last_Horizon