Si sta svolgendo in questi giorni
in Armenia lo Starmus, il Festival dell’Astronomia, creato per
ispirare ed educare soprattutto le nuove generazioni alla cultura della scienza
e della ricerca.
Nel corso degli anni lo Starmus
ha visto protagonisti numerosi testimonial, non solo del mondo della scienza,
ma anche dell’arte e della musica, nella convinzione che la divulgazione di
argomenti come l’astrofisica e la ricerca spaziale possano trovare un terreno
più fertile tra il pubblico se a parlarne sono personaggi non necessariamente
appartenenti al mondo accademico.
In questo senso Brian May è un caso più unico che raro.
Oltre ad essere il chitarrista dei Queen,
ha anche un dottorato in astrofisica
e collabora da tempo con la NASA e
altre agenzie spaziali. Il suo contributo negli ultimi anni si è dimostrato
rilevante, non solo in quanto scienziato, ma anche come eccellente
comunicatore. È indubbio, infatti, che il suo carisma e la notorietà di cui
gode gli abbiano consentito di fare breccia anche tra i più giovani,
spingendoli ad interessarsi di temi come l’astronomia e l’esplorazione spaziale.
Brian non poteva quindi che
meritare un riconoscimento anche sul palco dello Starmu e, nel giorno dell’inaugurazione
dell’edizione 2022, gli è stata conferita la prestigiosa “Stephen Hawking Medal”, l’onorificenza dedicata al grande
scienziato scomparso nel 2018, a sua volta membro dello Starmus e amico
personale dello stesso Dr May (molti fans dei Queen ricordano la presenza di
Hawking tra il pubblico del musical We Will Rock You).
Un emozionato Brian May ha
dichiarato: "È un grande onore per
me ricevere questo premio assieme a due donne meravigliose come la poetessa
americana Diane Eckerman e l’antropologa inglese Jane Goodall, che hanno
davvero cambiato la visione del mondo e dell'umanità". In precedenza
la medaglia è stata conferita anche a Elon Musk, Brian Eno, Hans Zimmer e Buzz
Aldrin.
La premiazione è avvenuta in un
giorno davvero speciale, il 5 Settembre, quando Freddie Mercury avrebbe compiuto 76 anni:
"Freddie era interessato a tutto. Era affascinato dal
fatto che fossi un astronomo e mi chiedeva regolarmente: "Brian, se
non fossi qui con me, saresti diventato uno scienziato?". A quel
tempo ho dovuto lasciare l'astronomia e concentrarmi sulla musica. Ma sono
riuscito a tornare all'astronomia e a conseguire il dottorato.
Freddie era molto concentrato, poteva parlare di una varietà di
argomenti, amava la scienza, le mie immagini stereoscopiche, si interessa a tutto. Ma
poi tornava a concentrarsi sulla sua musica e diceva: ‘Io devo fare le mie
cose, io devo fare musica’. Ecco cos'era Freddie”.
Brian May si è detto molto felice
di essere in Armenia, sottolineando che gli piacerebbe trascorrervi più tempo
per conoscere il paese e ha ricordato il terribile terremoto che colpì il paese
nel 1988 e per il quale all’epoca pubblicò, assieme ad altri musicisti, il
singolo Smoke On The Water per raccogliere fondi in favore della popolazione
colpita dall’evento.
Il chirarrista ha anche ricordato
il suo incontro con il famoso suonatore di duduka Jivan Gasparyan, sottolineando che grazie a lui "ha cercato di assorbire i sentimenti
e la musica armeni". E, a proposito di musica, il 7 Settembre sul
palco dello Starmus, Brian si esibirà nell’Another
World Concert assieme a Jivan
Gasparyan Jr., al cantante inglese Graham
Goldman dei 10cc, con cui Brian May ha di recente inciso il singolo
Floating In Heaven (dedicato al James Webb Telescope), Derek Sherinyan dei Sons of Apollo e Serj Tankyan dei System Of A Down, accompagnati dall’Orchestra Sinfonica
del National Academic Theatre of Opera and Ballet.
"Questo concerto sarà un buon momento per fare esperimenti
musicali. Ognuno di noi uscirà dalla propria comfort zone, il che è
positivo, perché durante la performance potremo testare ciò che non possiamo
permetterci di fare altrove", ha spiegato Brian May in
conferenza stampa.