Per
lungo tempo Zanzibar ha rinnegato o quantomeno oscurato il suo figlio più
nobile, Farrokh Bulsara. Ragioni di ordine culturale, oltre che politico, hanno
mantenuto l’immagine di Freddie più nascosta di quanto non avrebbe meritato. Le
cose però stanno cambiando, come ha appena annunciato Greg Brooks, l'archivista ufficiale dei Queen.
Nel cuore di Stone Town, infatti, proprio nella casa
in cui vissero i Bulsara fino al loro trasferimento in Inghilterra nel 1963 è stato
inaugurato lo scorso 24 Novembre (non una data scelta a caso, ovviamente), un
museo che racconta per immagini la storia di Zanzibar a partire dal 1800 e la
vita di Farrokh, con un focus sulle sue radici zoroastriane, la sua infanzia e l’educazione
scolastica a Panchgani, in India, per poi raccontare di come Farrokh divenne il leggendario Freddie Mercury.
Alla mostra ha contribuito anche la Queen Production,
mettendo a disposizione molte delle immagini esposte nel museo, la cui nascita
peraltro è merito anche di un imprenditore italiano, Andrea Boero che da tempo
rappresenta una delle realtà economiche più rilevanti di Zanzibar con la sua luxuryshortsafari.
Tutte le
informazioni sul Freddie Mercury Museum sono raccolte nel sito ufficiale:
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Andrea Boero e Javed Jafferji, i due creatori del museo |