Il 1° Settembre i Queen + Adam Lambert
inizieranno la loro "residency" al Park Theatre di Las Vegas. Ma di
cosa si tratta?
La residency consiste in una serie di
show, in tutto 10 date fino al 22 del mese, che la band terrà al Park Theatre
di Las Vegas, la città in cui ha avuto origine nel 1944 questa modalità di
esibizione. Perché in effetti si tratta di qualcosa che si è consolidato nel
tempo, soprattutto grazie agli show multipli di artisti del calibro di Frank
Sinatra e Elvis, tanto per citare due leggende.
Forse proprio per questo l'idea di
"fermarsi" in un solo posto e suonare a ripetizione è passato
nell'immaginario collettivo come il tipico passo (l'ultimo!) di chi è a fine
carriera e cerca la via più facile per monetizzare senza troppi sforzi, magari
perché le richieste per un vero e proprio tour non sono più quelle di una
volta.
Naturalmente non è questo il caso dei
Q+AL, che proprio dell'esperienza live hanno fatto un punto di forza vincente,
sia sotto il profilo della critica che del gradimento del pubblico. Inoltre, la
residency non è più qualcosa ad appannaggio delle vecchie glorie della musica.
Tutt'altro.
In tempi recenti sono molti gli artisti
che hanno scelto di sperimentare questo genere di concerti. Alcuni esempi?
Celine Dion (dal 2003 al 2007, Britney Spears (la cito sopratutto per via degli
incassi), Elton John (dal 2004 al 2009), Billy Joel, Prince, Bruce Spingsteen e
Michael Jackson, che aveva in programma ben 50 show alla O2 Arena di Londra
prima della sua prematura scomparsa. E poi ci sono anche i residency di Gwen
Stefani e quelle già annunciate degli Aerosmith e di Lady Ga Ga.
Certo, è innegabile che suonare
ripetutamente nello stesso teatro sia un modo di fare musica parecchio semplice
e redditizio. Di fatto si tratta di essere ospiti di un teatro e replicare sera
dopo sera lo stesso spettacolo, andando in scena secondo un canovaccio che
forse ricorda più il mondo del teatro e dei musical che non quello dei grandi
concerti rock.
Proprio per questo, la scelta operata
dai Q+AL potrebbe essere l’occasione per sperimentare qualcosa di diverso rispetto
a quanto visto negli ultimi tour, divenuti un po’ troppo ripetitivi, soprattutto
in termini di scaletta. Il Park Theatre di Las Vegas, a differenza delle grandi
arene in cui si sono esibiti finora sia in America che in Europa, conta circa 5.000 posti, il che
potrebbe offrire una versione più intima dello show, per certi versi più vicina
al pubblico, magari qualcosa di simile a quanto fatto nel 2014 con il concerto
di Capodanno.
E del resto, non dovremo far altro che
attendere ancora pochi giorni per capire se la residency dei Q+AL è una mera
scelta di comodo e di opportunità economica o se, al contrario, sarà da l’ennesima
sfida in cui Brian May, Roger Tayor e Adam Lambert hanno deciso di lanciarsi
per aggiungere un nuovo (e si spera convincente) capitolo della loro
collaborazione.
L’attesa è ormai agli sgoccioli. Viverla
senza troppi pregiudizi e attendere l’esito finale è, come sempre, la modalitÃ
più intelligente di affrontare le cose.
Ecco le date di tutte le esibizioni: (settembre)
1, 2, 5, 7, 8, 14, 15, 19 ,21, 22.